MAURIZIO LANDINI DIMENTICA SALARI E LAVORO? TE CREDO, GLI ISCRITTI CGIL SONO QUASI TUTTI PENSIONATI – RONCONE: “DA MESI LO ZAR DEL SINDACATO ROSSO HA SCHIERATO LA CGIL SU TEMI COME L’IMMIGRAZIONE E GAZA PER CERCARE DI ESISTERE. GLI INTERESSI DEI PENSIONATI NON POSSONO COINCIDERE CON QUELLI DI CHI È ANCORA ATTIVO, O VORREBBE ESSERLO, SUL LUOGO DI LAVORO – SIAMO NEL TEMPO DEL LAVORO NERO, DELLO SFRUTTAMENTO PIÙ LURIDO E VIOLENTO. PER NON PARLARE DEI GUAI DELLE PICCOLE AZIENDE, TRAVOLTE DALLA MULTINAZIONALI. LANDINI, DAVANTI A QUESTA SCENA, NON C’È. NON INCIDE…”

Fabrizio Roncone per 7 – Corriere della Sera - https://www.corriere.it/sette/25_ottobre_18/landini-roncone-503075ba-b091-4604-9808-cf78b2f25xlk.shtml

Maurizio Landini è, ormai, un caso. 

MAURIZIO LANDINI A DIMARTEDI

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Se escludiamo la maglietta della salute, quella t-shirt che si ostina a far comparire sotto la camicia bianca e la giacca blu, Landini si comporta sempre di più come il capo d’un partito politico.

 La sua agenda è ormai dettata da temi e battaglie politiche. Parla da leader politico. Fa politica. Invece, come sappiamo, il suo incarico ufficiale resta un altro: guida il maggiore sindacato italiano, la leggendaria Cgil.

landini meloni

L’ultimo sciopero generale proclamato è stato però per Gaza. A difesa della Flotilla. E prima aveva schierato il sindacato sul fronte dell’immigrazione: a maggio, per il referendum sulla cittadinanza. Da cosa nasce questa deriva?

Qualche tempo fa, l’ipotesi più accreditata tra gli osservatori, e numerosi furono pure gli articoli di retroscena, era che Landini ambisse a conquistare il comando del centrosinistra. Ma l’ipotesi che oggi possa arrivare e mettere da parte Elly Schlein e Giuseppe Conte, coagulare le nascenti forze di centro che Matteo Renzi cerca d’organizzare, spezzare le efferate ambizioni del sindaco di Genova Silvia Salis, oggi tutto questo sembra, a essere delicati, un progetto non irrealizzabile, ma comico.

GIORGIA MELONI E MAURIZIO LANDINI

No, c’è dell’altro. Cosa? Guardate, la sensazione forte è che Landini cerchi luoghi e argomenti per cercare di esistere.

Il suo è, numeri d’iscritti alla mano, un sindacato a forte densità di pensionati. E gli interessi dei pensionati non possono coincidere con quelli di chi è ancora attivo, o vorrebbe esserlo, sul luogo di lavoro. La Cgil, un tempo, ai bei tempi, si batteva per i salari, la sicurezza, la disoccupazione. C’erano battaglie memorabili. E successi, talvolta, di una forza commovente. Il problema è che si tratta di questioni ancora attuali. E, forse, ancora più gravi.

MAURIZIO LANDINI E LO SCIOPERO GENERALE PER LA FLOTILLA - VIGNETTA BY GIANNELLI

Aggiungo: siamo nel tempo del lavoro nero, dello sfruttamento più lurido e violento. Per non parlare dei guai delle piccole aziende, travolte dalla multinazionali. Landini, davanti a questa scena, non c’è. Non incide. Va bene, lo so: s’è vantato d’aver portato in piazza un milione di persone per i massacri nella Striscia. Ed era un bel numero, e pure la causa – ovvio – era giusta. Io, però, ricordo il fiume rosso, quei 3 milioni di lavoratori che Sergio Cofferati, il 23 marzo 2002, schierò a Roma per difendere la manomissione dell’art.18.

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