DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Fosse un film, sarebbe un thriller con un finale western. Giorgia Meloni si fa attendere a lungo in conferenza stampa. Otto ministri […] intervengono senza sapere se davvero si mostrerà. «Sul serio ha cambiato idea?». Mistero, suspense. Alla fine, appare dalla scaletta laterale, a sorpresa. E si cala nella parte: mostrare il pugno duro della legge, far brillare sul portone di Palazzo Chigi la stella da sceriffi d’Italia.
DECRETO CAIVANO - VIGNETTA BY NATANGELO
«Quelle del decreto Caivano non sono solo norme repressive – scandisce - sono norme di prevenzione ». Ed è proprio in quel «non solo» che si concentra una scelta tattica chiarissima: se l’economia toglie il sonno, se Matteo Salvini vuole rubarle l’anima e i voti, Palazzo Chigi si butta all’inseguimento della pancia securitaria del Paese.
Più del merito delle misure […] pesa il messaggio politico. La leader identifica un terreno a lei caro, quello su cui raccogliere il consenso di chi promette “legge e ordine”. Pone in cima alla lista delle emergenze il crimine minorile. Cerca di coprire le minacce economiche che incombono sull’Italia. E poi […] respinge alcune accuse circolate nelle ultime ore, ad esempio quella di voler mandare dietro le sbarre gli adolescenti: «Per i reati gravi c’è un ammonimento e la convocazione dei genitori. Non c’è il tema di sbattere in galera i dodicenni. C’è invece l’arresto in flagranza di reato per i ragazzi dai 14 ai 18 anni».
giorgia meloni carlo nordio matteo piantedosi
[…] È una sfida aperta a Salvini, come detto. Uno scudo per mettersi al riparo dall’offensiva leghista sulla sicurezza e sull’emergenza migranti. Un rilancio in nome di antiche convinzioni di destra e recenti sondaggi in calo, che affliggono Fratelli d’Italia.
[…] Puntare tutto sulla legalità significa tentare l’operazione impossibile di fermare con un dito i nuvoloni neri della crisi. Quella alimentata da un’inflazione ancora alta, dal Pil che arretra, da un Patto di Stabilità che ritorna e fa paura. C’è poco tempo, infatti, per stringere un nuovo accordo. Meloni lo sa. Ed è consapevole di non poter escludere il ritorno alle regole stringenti dell’era pre-Covid.
giorgia meloni con paolo gentiloni
Dovesse accadere, «sarebbe drammatico perché si produrrebbe una contrazione delle economie già in sofferenza importante». Meglio, semmai, congelare i parametri emergenziali attualmente in vigore:«Senza un’intesa sulla riforma, lo proporrò».
Ma il segnale che qualcosa sta davvero cambiando arriva un attimo dopo. Domandano alla presidente del Consiglio degli attacchi di Salvini a Paolo Gentiloni, il Commissario europeo accusato di giocare contro gli interessi nazionali. È con lui che Meloni deve trattare ogni dossier sensibile: non solo il Patto, ma anche la manovra e il Pnrr.
Eppure, la premier sceglie di attaccare l’italiano, di non farsi scavalcare neanche pubblicamente dal suo vice: «Da quando ogni nazione ha il suo commissario, accade che questi tengano un occhio di riguardo verso la nazione che rappresentano. Penso sia normale e giusto. E sarei contenta se accadesse di più anche per l’Italia».
Sono parole durissime, che sconfessano una collaborazione obbligata. È la sintesi di una diffidenza antica, che coinvolge la leader e i suoi fedelissimi. Ed è un anatema pronunciato per almeno due ragioni. La prima: Meloni ha compreso fino in fondo l’impraticabilità del progetto di spostare gli equilibri continentali grazie a un’intesa tra popolari e conservatori, dunque reagisce preparando una campagna elettorale spostata più a destra. La seconda […]: è recente un duello durissimo tra la premier e Gentiloni. Un colloquio finito malissimo, in cui la prima ha accusato il secondo di non collaborare in nome dell’interesse nazionale sui dossier chiave per il Paese, a partire appunto dal Patto di stabilità. Meglio affidarsi a “legge e ordine” che rendere conto degli insidiosi parametri di cui ragiona Bruxelles.
giorgia meloni alfredo mantovano giorgia meloni giorgia meloni giorgia meloni in conferenza stampa decreto caivano 1giorgia meloni incontra don maurizio patriciello 2
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