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LA MEMORIA CORTA DI GIORGIA – AL QUESTION TIME AL SENATO LA MELONI HA AFFERMATO DI “NON AVER MAI DETTO DI VOLER USCIRE DALL’EURO”. EPPURE, NEL 2014 AVEVA DICHIARATO CHIARO E TONDO: “A QUESTE CONDIZIONI L'ITALIA NON HA INTERESSE A RIMANERE NELLA MONETA UNICA, CI CONVIENE USCIRE” – NEL DIBATTITO LA DUCETTA SE L’È PRESA CON I SINDACATI: “SONO PASSATI DA 6 SCIOPERI GENERALI IN 10 ANNI A 2 ALL'ANNO”. HA SCARICATO SU BONACCINI LE COLPE DEI RITARDI DEGLI AIUTI PER IL POST-ALLUVIONE – ED È TORNATA SULLO SCHERZO DEI COMICI RUSSI... – VIDEO

 

MELONI, IL QUESTION TIME AL SENATO

Estratto dell’articolo di www.corriere.it

 

GIORGIA MELONI - QUESTION TIME SENATO

Un question time, quello di Giorgia Meloni al Senato, nel segno anzitutto delle donne e del contrasto alla violenza di genere. Non a caso la premier , come i ministri, ha sulla giacca il nastrino bianco con una macchia rossa, simbolo della lotta alla violenza delle donne. E non a casa l’esordio è nel ricordo di Giulia Cecchettin che «non è oggetto del question time. Ma ringrazio tutti i gruppi per l’approvazione della, norma di contrasto alla violenza sulle donne. Esiste un terreno su cui siamo in grado i lavorare insieme e saremo sempre a disposizione per farlo».

 

I dati sull’occupazione femminile

Meloni precisa subito che dal mercato del lavoro sono arrivati risultati «record» anche di «occupazione femminile in termini assoluti e in tasso di occupazione». E sottolinea: «è forse il risultato che mi rende più fiera di questo primo anno di governo». I dati sul lavoro femminile «sono anche frutto di misure per incentivare l’occupazione favorendo la conciliazione dei tempi di vita e lavoro», per «non costringere le donne a dover scegliere: quello non vuol dire avere libertà, si ha libertà se si possono fare tutte le scelte».

 

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Gli scioperi: «Da 6 in 10 anni a 2 all’anno»

GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI - QUESTION TIME SENATO

Poi arrivano una serie di botta e risposta su diversi temi. La presidente del Consiglio tocca il tema degli scioperi: «Sull’attenzione messa per i rinnovi contrattuali, devo dire che questo ha portato un cambio di atteggiamento da parte di alcune organizzazioni sindacali. Prima avevano una mobilitazione contenuta - ho registrato dal 2012 al 2022 circa 6 scioperi generali - ora se ne fanno due ogni anno, ma anche questa è una buona notizia».

 

Lo scontro con Renzi

Poi la premier risponde colpo su colpo a Matteo Renzi, che aveva evidenziato come la premier «dice che va tutto bene ma intanto i costi del pane e della benzina aumentano». «Io non ricordo di aver detto di voler uscire dall’euro. Ricordo di aver detto di voler stare in Europa a testa alta ed è quello che facciamo. Poi nessuno ha la bacchetta magica perché, ad esempio, il costo della benzina non dipenda da me. Ma se ci vuole dare una mano col suo amico bin Salman...», replica Meloni.

GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI - QUESTION TIME SENATO

 

E aggiunge: «Sul Pnrr io penso che anche qui si debbano fare i conti con il fatto che non c’è nessun ritardo. Siamo stati i primi a presentare i piani e le uniche difficoltà sono per gli obiettivo che abbiamo ereditato come lo stadio di Firenze su cui le sue critiche sono state un po’ tardive. Noi non vogliamo disperdere le risorse per progetti che non sono realizzabili noi le vogliamo mettere a terra e si vedrò nelle prossime ore. Ancora una volta la speranza di una certa opposizione di tifare contro il fatto che all’Italia venissero pagate le rate è stata tradita».

 

«Ritardi sull’alluvione? Colpa della Regione Emilia Romagna»

Sull’alluvione dell’Emilia Romagna «non c’è nessuna promessa mancata, almeno da parte del governo», mentre è la Regione ad essere in ritardo, ha detto Meloni. «Ad ascoltarla si resta senza parole e con un dubbio: pensa di poter smentire la realtà con le sue parole?», ha replicato la senatrice del Pd Sandra Zampa.

 

Le ragioni per sostenere l’Ucraina

giorgia meloni antonio tajani

«L’unico modo per mantenere un equilibrio tra le forze in campo è sostenere l’Ucraina», ha detto ancora la premier. «Se noi avessimo fatto quello che qualcuno ci chiedeva in quest’aula oggi non avremmo avuto una pace, ma un’invasione: e io non sono così cinica da scambiare le cose. L’unico modo per arrivare ad una soluzione del conflitto è sostenere l’Ucraina: è quello che faccio, l’ho ribadito in quest’aula e nella telefonata con i comici. Sono consapevole che gli italiani siano stanchi di questa guerra: ma la politica ha il compito di guidare la società».

 

«Nella telefonata» ai comici russi «ho detto quello che ripetuto tante volte in questo Parlamento. Primo, ho detto che noi siamo al fianco dell’Ucraina. Ho detto che cerchiamo una pace giusta, in linea con il diritto internazionale e che siamo pronti a fare le nostre proposte: proposte che confronteremo anche con Parlamento quando ci dovessero essere i margini per quella pace giusta».

 

Il nodo sicurezza

giorgia meloni al senato

«Il governo ha varato diversi provvedimenti in tema di sicurezza, con determinazione e convinzione: perché garantire sicurezza non ci permette solo di difendere i più fragili ma ci serve soprattutto per garantire un ambiente di crescita economica. Perché la sicurezza è una grande materia economica».

 

Lo ha detto Giorgia Meloni al premier time in corso al Senato. Ricordando le norme antiborseggio, la sicurezza delle stazioni, o il divieto di ingresso per chi ha già commesso reati, la premier ha sottolineato che tutte queste «sono norme di buon senso e non solo necessarie per difendere i cittadini, ma anche per difendere i turisti: il turismo è un asset economico - ha scandito Meloni - e se i turisti non vengono derubati, la nostra reputazione migliora e i flussi aumentano».

 

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giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani

 «Il pacchetto sicurezza che noi abbiamo approvato non è una scatola chiusa, è un disegno di legge a disposizione del Parlamento: sono certa e convinta che, grazie anche al lavoro che farà il Parlamento - lo dico a tutte le forze politiche - il disegno di legge potrà essere rafforzato e diventare ancora più organico di come è uscito dal Consiglio dei Ministri».

 

Le pensioni dei medici

«Sull’articolo 33 della manovra, che coinvolge alcuni medici, è stato evidenziato un trattamento disomogeneo. Il governo ha annunciato che intende rivedere la norma, in particolare sugli operatori sanitari, che non subisca penalizzazione chi accede alla pensione di vecchiaia o ha elevata anzianità contributiva».

 

L’intesa con Tirana

giorgia meloni question time alla camera

«L’accordo tra l’Italia e l’Albania è importante, molto innovativo e che racconta lo spirito di innovazione europea. È un accordo che nasce da considerazioni condivise con Rama» e che interviene sull’immigrazione irregolare di massa”, dice Meloni, che aggiunge: «La collaborazione tra Stati Ue è preziosa».

 

Anche se «ho sentito ogni genere di fake news, che volevamo costituire una Guantanamo europea, deportare migranti... ma l’accordo - ha scandito la premier - rispetta il diritto internazionale e gli immigrati non vengono deportati perché l’Albania non è la Germania nazista» e che «l’unico diritto che violiamo è quello dei trafficanti. Ricordo inoltre che l’Albania è uno Stato che di diritto è candidato all’ingresso in Ue e che ha un premier socialista che il Pse vuole cacciare perché non è abbastanza di sinistra accogliere i migranti» «Confesso» che il Parlamento «mi manca molto. Ho una lunga carriera parlamentare come si vede dalla passione che metto nelle mie risposte. E qui vengo volentieri».

 

FDI: MELONI, A QUESTE CONDIZIONI CONVIENE USCIRE DA EURO

giorgia meloni question time alla camera

(ANSA) - ROMA, 11 MAR 2014 - "A queste condizioni l'Italia non ha interesse a rimanere nella moneta unica, ci conviene uscire". Lo afferma la presidente di Fdi Giorgia Meloni, che in un' intervista a QN, sottolinea che la proposta di uscire dall' euro non e' una provocazione. "Poiche' senza di noi l'Europa crolla - continua l'ex ministro della Gioventu' - puo' essere che minacciando l'uscita dall'euro qualcuno si renda conto che le cose cosi' non vanno e occorre cambiarle".

 

"L'Italia - continua la Meloni - e' stata spogliata della propria sovranita'" e "non ci stiamo a essere considerati come la Grecia". Sul M5S, che come Fdi chiede l'uscita dalla moneta unita, sottolinea: "tra noi e i grillini c'e' una grande differenza: la concretezza. Noi vogliamo portare a casa dei risultati nell' interesse della nazione, loro tirano solo a sfasciare tutto". Alla domanda se Berlusconi sia ancora credibile come leader del centrodestra risponde: "no, credo sia arrivato il momento che una nuova generazione si misuri".

GIORGIA MELONI

 

E sulla possibilita' che il centrodestra si ricomponga sottolinea: "dipende dalle idee. Su immigrazione, Europa, banche e tasse noi siamo i soli a difendere le idee del centrodestra". La Meloni si sofferma anche sulle accuse di Fini, che ha definito Fdi 'bambini viziati': "un giudizio a dir poco ingeneroso, la verita' e' che siamo gente che e' dovuta crescere in fretta perche' abbandonata dal padre"

 

FDI: MELONI, ALL'ITALIA CONVIENE USCIRE DALL'EURO (ANSA) - FIUGGI (FROSINONE), 8 MAR 2014 - "Non accettiamo di essere classificati come un paese 'maiale', perche' in realta' noi siamo galline dalle uova d'oro. In queste condizioni all'Italia non conviene stare ancora nell'euro". Lo ha detto Giorgia Meloni aprendo il congresso nazionale di Fratelli d'Italia.

 

GIORGIA MELONI

"Se vogliono che restiamo - ha aggiunto la parlamentare - devono cercare di convincerci, la Germania in primo luogo perche' hanno bisogno piu' loro di noi che noi di loro. Se ritengono che siamo indispensabili, come dicono, facciano qualcosa. Se ci accusano di populismo, meglio cosi': meglio populisti che servi".

GIORGIA MELONI ALL ASSEMBLEA DI CNAGIORGIA MELONI