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Salvo Mistakes per Dagospia
Cambiamo verso: e per tenere fede allo slogan renziano applichiamo lo spoil-system dal basso, chè i posti da occupare sono molti di più. Dario Franceschini da mesi chiede a Via XX Settembre di fornirgli la copertura di spesa per almeno 20 dirigenti di nomina diretta, i famigerati ‘comma 6’ capaci di miracolare un qualsiasi ciuccio di partito e proiettarlo nella dirigenza pubblica.
Quel numero 20 si ripresenta, guarda un po’, proprio nello scarno testo di riforma del Ministero dei Beni Culturali che Dario cambio-il-verso-ma-non-il-pelo-dc ha presentato oggi ai sindacati. Eccoli i 20 posti per i dirigenti che si beccheranno i più importanti musei d’Italia. Da Brera e Capodimonte, dalla Galleria Borghese alla Galleria degli Uffizi, ma anche Colosseo e Ostia antica. Insomma, dove il piatto non piange perché non ci sistemiamo un bel nominato?
Questo il programma del Ministro: “Conferita a circa 20 musei la qualifica dirigenziale, di I o II fascia, riconoscendo così il massimo status amministrativo ai musei di rilevante interesse nazionale i cui direttori potranno essere scelti tramite selezione pubblica tra interni o anche esterni all’amministrazione”. Non vi fate ingannare dalla formula ‘selezione pubblica’, il predicato che regge il periodo è “potranno”, non “dovranno”.
Ecco le conseguenze. Il patrimonio culturale patrio, finalmente pago del Massimo Status Amministrativo, si avvia verso un destino Alitalia. 20 musei e aree archeologiche per 20 raccomandati e una bad-company per tutte le pinacoteche e gli antiquarium che non rendono più un marengo.
Tanto, quando i 20 campioni d’incasso, con il loro bel dirigente a nomina diretta, si terranno stretti gli introiti, altri mille siti importanti – che da quei soldi oggi dipendono – inizieranno a evidenziare crepe e disperdere calcinacci, le tracce di umidità e gli impianti rotti, insieme alle toilettes merdeuses, costringeranno le Autorità a chiuderli al pubblico o regalarli ai privati- Perché sarà questa l’unica alternativa.
Un’ultima notazione: sempre nello stesso programma di governo si legge che – in omaggio alla spending review – i dirigenti devono diminuire, da 30 a 24 in I fascia e da 198 a 167 in II fascia. Insomma con una mano si tagliano 37 dirigenti e con l’altra il Terminator Franceschini ne reintroduce altri 20. Poi, con la legge di stabilità, si gratterà qualche altro “comma 6” e alla fine non sarà difficile recuperarli tutti, quei 37.
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