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Danilo Taino per “Il Corriere della Sera”
Per un capo di governo è peggio avere un malore o avere la sedia che vacilla? La battutaccia – riferita ad Angela Merkel che si credeva avesse avuto uno svenimento ma poi si è saputo che era scivolata a causa di una seggiola malferma – è un po’ meno terribile se si pensa che questo luglio è stato il mese peggiore da quando è cancelliera, da quasi dieci anni.
Un luglio che l’ha mostrata non perfetta e non invincibile. Può sbagliare i suoi famosi calcoli, come nel negoziato sulla Grecia. Può essere colta di sorpresa, come quando una ragazza immigrata irregolare è scoppiata a piangere mentre le parlava. Oppure può capitare che la facciano sedere sulla sedia rotta. Ha più rughe di un mese fa, notano i tedeschi.
angela merkel e la profuga palestinese
Tra sabato sera e ieri mattina, era sembrato che Frau Merkel avesse avuto un mancamento durante una pausa del Tristan und Isolde, nella giornata di apertura del festival wagneriano di Bayreuth, e fosse caduta sotto a un tavolo nella caffetteria della Festspielhaus. Un portavoce del governo ha poi fatto sapere che, in realtà, si è trattato del collasso della sedia sulla quale era seduta.
angela merkel e la profuga palestinese 8
Niente di grave: leggera botta alla testa e imbarazzo degli osti. La cancelliera, in completo azzurro cielo, ha potuto vedere il finale della rappresentazione (sei ore con due lunghi intervalli). Che le è piaciuta – ha poi detto. Malore o sedia, che la signora Merkel non fosse invulnerabile era ovvio e noto. In fondo, è proprio la dose di normalità che esprime, abbinata al metodo scientifico che usa in politica, a piacere agli elettori.
Normale, o quasi, che mentre cadeva il Muro di Berlino facesse la sauna. Normale che si rilassi con le passeggiate ischitane e altoatesine. E normale è che si rompa il bacino sciando e decida di rinunciare alle salsicce per le carote per perdere peso (riuscendoci). È una proiezione di totale adesione allo stile della maggioranza dei tedeschi e, naturalmente, piace.
Come la mancanza di ostentazione del potere: ieri, domenica di sole, davanti alla casa dove vive con il marito Joachim Sauer, di fronte al Pergamon Museum, sostavano due poliziotti, in apparenza più interessati ai turisti che ai terroristi.
La novità portata da questo luglio, durante il quale ha compiuto 61 anni, è che la normalità sta forse arrivando in politica: anche Frau Merkel può perdere. Non che stia crollando: i sondaggi continuano a darla come leader per parecchi anni a venire. Ma nella gestione della crisi greca è sembrata avere qualche incertezza. E il rapporto con il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble non è a livello di scontro però la mette per la prima volta di fronte a qualcuno che le può fare ombra.
È che quando un politico perde il mantello dell’invincibilità, ogni fragilità viene messa a nudo. Non è detto che accada, la signora ha molte risorse. E agosto è a un passo: durante le vacanze, magari, le sedie si riparano.
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