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1. MERKEL DELLA GERMANIA «ÜBER ALLES» VUOLE ESPELLERE L’INGHILTERRA ANTI-SCHENGEN
Mirko Molteni per "Libero Quotidiano"
Le anticipazioni sul piano del premier britannico David Cameron per limitare l’immigrazione nel Regno Unito da altri Paesi dell’Unione Europea ha causato le reazioni stizzite, e un po’ ipocrite, della Germania. La Cancelliera Angela Merkel, stando a fonti governative riprese da Der Spiegel, avrebbe detto che «piuttosto di accettare con Londra un compromesso su principi fondamentali di Schengen, non farò nulla per trattenere la Gran Bretagna nella Ue».
Di ufficiale c’è il comunicato diramato dal portavoce della Merkel, Steffen Seibert: «Non c’è un problema bilaterale fra Germania e Gran Bretagna, ma fra la Gran Bretagna e tutte le sue controparti europee. Londra chiarisca che ruolo vuol giocare nell’Unione». Cameron entro maggio 2015 vuole che l’immigrazione in Gran Bretagna scenda sotto i 100.000 ingressi all’anno, la metà di adesso. Per farlo dovrà mettere limiti anche ai «comunitari». I dettagli saranno stabiliti da un progetto di legge fra un mese e mezzo: «prima di Natale», assicurano i giornali di Londra.
Dal parlamento di Londra il Cancelliere dello Scacchiere, George Osborne ribatte che «il primo ministro sta solo facendo gli interessi nazionali». È vero che perfino all’interno del partito conservatore ci sono posizioni diverse. Per il deputato David Davis «la Merkel non è affatto una Lady di Ferro, dovrà pensare anche lei all’immigrazione in Germania da Paesi con salari più bassi», mentre il collega Kenneth Clarke dice al contrario: «Solo con la libertà di movimento dei lavoratori affronteremo la concorrenza di Usa e Cina».
Cameron sa che l’arrivo di troppi stranieri non qualificati appesantisce i servizi sociali inglesi. Continuerà sulla sua strada, forse rinfacciando alla Merkel un ostacolo da lei stessa posto sul trattato di Schengen sulla libera circolazione. Il 31 ottobre si è concretizzata infatti la proposta di legge tedesca per introdurre un pedaggio sulle autostrade della Germania, finora gratuite per veicoli inferiori ai .3500 kg, ma solo a carico degli automobilisti stranieri.
immigrati londra interna nuova
Una sorta di bollo che andrà dai 10 euro, per 10 giorni di validità, a 20 euro per due mesi, fino a 150 euro all’anno. Il ministro dei Trasporti Alexander Dobrindt spera di farlo entrare in vigore dal 1° gennaio 2016 e anche se le cifre paiono modiche non c’è dubbio che è un’altra crepa nel patto di Schengen.
2. "GRAZIE A DIO NIENTE EURO"
Da “Libero Quotidiano”
«Grazie a Dio - e a Gordon Brown - la Gran Bretagna non è nell’euro, che sta portando l’Europa a un punto di rottura: deflazione, enorme disoccupazione giovanile eccetera». Con questo tweet il magnate dell’editoria Rupert Murdoch è entrato nel dibattito sulla possibile uscita dell’Inghilterra dall’Unione europea. C’è da chiedersi se questo «posizionamento» autorevole dell’editore australiano avrà conseguenze sui suoi media. Di certo il suo giudizio sulla moneta unica e sulle istituzioni europee è chiaro.
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