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SIAMO MESSI MALE SE L’UNICO A FARE OPPOSIZIONE ALLA MELONI È RENZI – MATTEONZO NON HA DIGERITO LA NORMA CONTRO GLI INCARICHI ALL’ESTERO DEI PARLAMENTARI. E SI VENDICA CON UNA DOPPIA INTERROGAZIONE ALLA CAMERA PRESENTATA DAL FEDELE FRANCESCO BONIFAZI – ITALIA VIVA CHIEDE ALLA PREMIER DI DICHIARARE L’ELENCO DEI REGALI SUPERIORI A 300 EURO RICEVUTI NEGLI ULTIMI ANNI E MEZZO, E DI SAPERE SE LI ABBIA TENUTI O DATI IN BENEFICENZA. IL SECONDO CAZZOTTO ALLA DUCETTA È SULLA VILLA APPENA COMPRATA CON UN MUTUO: “GRAZIE AI BONUS FISCALI SU CUI È INTERVENUTO IL GOVERNO, HA BENEFICIATO DI…”

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Estratto dell’articolo di Wanda Marra per “il Fatto quotidiano”

 

GIORGIA MELONI NEGLI EMIRATI ARABI

Matteo Renzi ci si è messo d’impegno ad attaccare Giorgia Meloni e ancor di più a cercare di farle saltare i nervi. E così ieri, per festeggiare a modo suo il quarantottesimo compleanno della premier, nel giorno in cui era ad Abu Dhabi, accolta dal premier Edi Rama in ginocchio e con un foulard in regalo, ha fatto presentare dal fido Francesco Bonifazi due interrogazioni alla Camera, rivolte alla presidenza del Consiglio dei ministri.

 

Riguardano i regali ricevuti dalla premier in questi anni e l’abitazione da lei recentemente acquistata. Il sospetto dell’ex premier, più o meno esplicitato, è che Meloni non sia stata trasparente.

 

renzi meloni

Nella prima interrogazione, Bonifazi “chiede di verificare l’elenco dei regali superiori a 300 euro l’anno ricevuti dalla premier negli ultimi due anni e mezzo e di avere accesso agli atti per capire se abbia restituito la differenza dei regali superiori a 300 euro che ha tenuto nella sua disponibilità”, riferendosi alle norme che regolano la materia.

 

La richiesta è che sia reso noto l’elenco dei doni inferiori ai 300 euro, ma anche quello di quelli superiori, sia che la premier abbia deciso di tenerli, sia di darli invece in beneficenza.

 

IMMAGINE DI CASA MELONI CON LA VECCHIA PISCINA, SCATTATA DOPO LA FIRMA DEL PRELIMINARE DI VENDITA

[…] L’escalation dello scontro tra Renzi e Meloni, dopo la norma da lei voluta contro di lui è evidente. Ovvero, quella che prevede che i membri del Parlamento, i membri del governo, gli europarlamentari eletti in Italia e i presidenti di Regione non possano svolgere incarichi di lavoro retribuiti per conto di società che hanno sede fuori dall’Unione europea.

 

È prevista anche una deroga in base alla quale un incarico di questo tipo si può avere, ma solo dopo aver ricevuto un’autorizzazione dall’ente di appartenenza e a patto che i compensi non superino i 100 mila euro all’anno. Autorizzazione che Renzi – comunque – ha chiarito di non aver intenzione di chiedere, anche a costo di guadagnare meno. […]

 

L’interrogazione relativa alla casa si basa su “organi di stampa”. È stato il Fatto Quotidiano a dare notizia dell’acquisto. Bonifazi cita “una villa da 18 vani e 433 mq, con piscina, box e una rendita catastale che, dopo i lavori di ristrutturazione, è passata da 3,762 a 4.369 euro, acquistata per un valore di 1,254 milioni di euro senza mutuo ipotecario”. In realtà il mutuo, a differenza di quanto scritto dal nostro giornale, al quale si riferisce il senatore Renzi, esiste ma è stato depositato il 9 gennaio, una settimana dopo la notizia uscita sul Fatto (vedi articolo qui a fianco).

 

L’interrogazione affronta anche la questione dei bonus: “Si ricaverebbe che, anche grazie ai bonus fiscali su cui è intervenuto il governo, l’interrogata ha beneficiato di diverse migliaia di euro di detrazioni per lavori edilizi e bonus mobili”.

 

giorgia meloni viene stirata 7

Bonifazi chiede “se per i lavori della casa della presidente del Consiglio sia stato impiegato denaro pubblico e stanziamenti del ministero dell’interno o della Presidenza del Consiglio”, più una serie di dettagli sui fornitori e “sulla inerenza e coerenza tra le detrazioni e bonus goduti ai mq e ai vani delle abitazioni oggetto di ristrutturazione”. Renzi, attraverso Bonifazi, evidentemente vuole sapere se – come accaduto in passato nella storia italiana – siano stati utilizzati fondi pubblici con la giustificazione della sicurezza del presidente del Consiglio in casa.

francesco bonifazigiorgia meloni alla camera foto lapresse. GIORGIA MELONI - ABU DHABIrenzi meloniGIORGIA MELONI AD ABU DHABI CON ANTONIO TAJANI 1ARTICOLO SULLA CASA DI GIORGIA MELONI SUL FATTO QUOTIDIANO