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OLTRE METÀ DEGLI ITALIANI (57,4%) HA DIFFICOLTÀ AD ARRIVARE A FINE MESE: BOLLETTE (33,1%), AFFITTO (45,5%) E RATE DEL MUTUO (32,1%) RAPPRESENTANO UN PROBLEMA PER MOLTE FAMIGLIE - IL 60,4% DEI CITTADINI È CONTRARIO ALLA COSTRUZIONE DEL PONTE SULLE STRETTO E IL 61,2% DICE NO ALLA REINTRODUZIONE AL REDDITO DI CITTADINANZA - MA DI CHI SI FIDANO GLI ITALIANI? IL PIÙ APPREZZATO È IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA (60,8% DEI CONSENSI) - TRA LE FORZE DELL'ORDINE, LA FIDUCIA VA SOPRATTUTTO ALL'ARMA DEI CARABINIERI (68,8%) - LA RILEVAZIONE EURISPES

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EURISPES, CRESCE LA FIDUCIA DEI CITTADINI PER LE ISTITUZIONI

 (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Torna a crescere la fiducia degli italiani verso le istituzioni, pubbliche e private, ma solo una parte raccoglie oltre la metà dei consensi. Il più apprezzato è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella (60,8% dei consensi, +8,6% rispetto al 2023), mentre il Parlamento fa registrare un lieve aumento di fiducia (dal 30% del 2023 al 33,6% del 2024), anche se i cittadini delusi sono la maggioranza (58%). E' quanto emerge dal Rapporto Italia 2024 dell'Eurispes.

 

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Esprimono consenso nei confronti del Governo poco più di un terzo degli italiani (36,2%), ma gli sfiduciati anche in questo caso restano la maggioranza (55,4%). Tra le forze dell'ordine, l'Arma dei Carabinieri raggiunge il 68,8% dei consensi (+16%), mentre tra le altre istituzioni che crescono nel 2024 in grado di fiducia ci sono anche la Chiesa Cattolica (52,1%), la scuola (66%) e il sistema sanitario (58,3%). A perdere consensi rispetto al 2023 sono solo tre istituzioni: i partiti (che passano dal 32,5% al 29,85%), i sindacati (dal 43,1% al 42,7%) e le altre confessioni religiose (da 38% a 34,5%).

 

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EURISPES,OLTRE METÀ DEGLI ITALIANI IN DIFFICOLTÀ A FINE MESE

 (ANSA) - ROMA, 24 MAG - Alcuni indicatori della situazione economica delle famiglie italiane registrano un lievi miglioramento rispetto al 2023 ma, nonostante questo, oltre la metà della popolazione non riesce ad arrivare a fine mese senza grandi difficoltà (57,4%). Inoltre bollette (33,1%), affitto (45,5%) e rate del mutuo (32,1%) rappresentano un problema per molti nuclei.

 

È quanto emerge dalle indagini campionarie del Rapporto Italia 2024 dell'Eurispes, presentato oggi. Per far quadrare i conti, gli italiani sono costretti a chiedere aiuto alla famiglia di origine (32,1%), oppure a ricorrere all'acquisto a rate (42,7%). Quasi tre italiani su 10 (il 28,3%) rinunciano anche a cure, interventi dentistici o controlli medici.

MATTEO SALVINI E IL PLASTICO DEL PONTE SULLO STRETTO

 

Il 40,9% dei cittadini afferma comunque che la situazione economica personale e familiare negli ultimi 12 mesi è rimasta stabile. Anche se con diversa intensità, complessivamente il 35,4% degli italiani denuncia invece un peggioramento della propria condizione economica, mentre solo il 14,2% parla di un miglioramento. Poco più di uno su quattro riesce a risparmiare (28,3%), mentre il 36,8% attinge ai risparmi per arrivare a fine mese.

PONTE SULLO STRUTTO - BY EMILIANO CARLI

 

La maggior parte degli italiani (55,5%) ritiene che la situazione economica del Paese abbia subìto un peggioramento nel corso dell'ultimo anno, per il 18,6% la situazione è rimasta stabile, mentre solo un italiano su dieci (10%) ha indicato segnali di miglioramento. Guardando al futuro, i cittadini sono invece cauti: per il 33,2% la situazione economica italiana resterà stabile nei prossimi dodici mesi. I pessimisti, che attendono un peggioramento, sono il 31,6%, mentre il 10,8% prospetta un periodo di crescita economica.

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EURISPES, OLTRE METÀ ITALIANI CONTRARI A PONTE SULLO STRETTO

 (ANSA) - ROMA, 24 MAG - La maggioranza degli italiani dice "no" al Ponte sullo Stretto di Messina e alla reintroduzione del Reddito di cittadinanza: è quanto emerge dalle indagini campionarie contenute nel Rapporto Italia 2024 dell'Eurispes. Il 60,4% dei cittadini è infatti contrario alla costruzione della grande opera pubblica, il 61,2% al sostegno al reddito. Inoltre il 58,5% è contrario al prolungamento del Superbonus per l'edilizia. Il 52,7% del campione è infine contrario all'ipotesi di fissare il limite di velocità di 30 Km/h all'interno dei centri urbani.

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