“META DOVRÀ SPIEGARE SE HA VIOLATO LA PRIVACY DI MILIONI DI UTENTI” – IL PREMIER SPAGNOLO, PEDRO SANCHEZ, ANNUNCIA UN’INCHIESTA CONTRO LA SOCIETÀ DI FACEBOOK, INSTAGRAM E WHATSAPP – SANCHEZ SI È RIFERITO A UN'INDAGINE CONDOTTA DA ESPERTI IN OLANDA, SPAGNA E PAESI BASSI, CHE HA RIVELATO COME META ABBIA PRESUMIBILMENTE SPIATO MILIONI DI UTENTI, A LORO INSAPUTA, ATTRAVERSO UN SISTEMA OCCULTO, CHE CONSENTIVA DI MONITORARE I LORO CLIC, INCLUSO QUANDO NAVIGAVANO IN MODO PRIVATO...

Sanchez, inchiesta su Meta per violazione privacy milioni utenti

PEDRO SANCHEZ CON IL MEME 'PERRO' SANCHEZ

(ANSA) - Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato oggi che citerà al Congresso dei deputati i responsabili di Meta (matrice di Facebook, Instagram e WjatsApp) perché "spieghino se hanno violato la privacy di milioni di utenti", con un presunto "massiccio e sistematico" spionaggio, per aver monitorato la navigazione sui cellulari senza permesso.  

Il premier ha anche anticipato che nel prossimo semestre l'esecutivo dispiegherà "un'ampia batteria di misure ambiziose", per far fronte alla disinformazione, per la protezione dei nostri minori in Internet, per lo sradicamento dei reati d'odio e contro la violazione sistematica della privacy" sulle reti sociali.   

Lo ha annunciato oggi Sanchez, intervenendo a Madrid al forum 'Metafuturo' di AtresMedia.   

mark zuckerberg meta ray ban display 1

"Meta dovrà rendere conto al Congresso dei deputati, citeremo i responsabili nella Commissione degli Affari economici e trasformazione digitale perché spieghino se hanno violato la privacy di milioni di utenti in maniera massiccia"., ha detto Sanchez.

Il premier si è riferito a un'indagine condotta da esperti in Olanda, Spagna e Paesi Bassi, che ha rivelato come Meta abbia presumibilmente spiato milioni di utenti, a loro insaputa,, attraverso un sistema occulto, che consentiva di monitorare i loro clic, incluso quando navigavano in modo privato e usavano una Upn occulta.

"Meta sapeva chi faceva cosa nello spazio digitale attraverso i suoi browser e i telefoni mobili, senza consenso degli utenti. Questo caso per la sua gravità non può restare impune", ha assicurato il presidente del governo.    Di fronte a queste irregolarità, il governo iberico intraprenderà un'azione decisa, "perché in Spagna la legge è al di sopra di qualunque algoritmo o piattaforma tecnologica. Chi viola i nostri diritti e le nostre libertà pagherà le conseguenze, non può restare impune", ha insistito il leader socialista.     

pedro sanchez foto lapresse

A fronte di reti sociali che "si sono convertite in uno Stato fallito, in cui governano oligarchi tecnologici" e dove "l'odio quotizza al rialzo e la menzogna si premia con i clic", Pedro Sanchez ha assicurato "una rifondazione".

Questa sarà articolata "su quattro fronti: contro le campagne di disinformazione, per la protezione dei minori nell'ambiente digitale, contro l'odio e la polarizzazione alimentati dagli algoritmi, e contro la violazione sistematica della privacy". "Metteremo ordine nello spazio digitale e lo recupereremo per la gente e per il progresso dell'umanità", ha promesso il leader socialista