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GIUSEPPE CONTE A DRITTO E ROVESCIO
Il posizionamento di Giuseppe Conte – molto contrario all’invio di armi pesanti all’Ucraina, e di fatto in posizione assai critica verso la linea ufficiale del governo Draghi – sta suscitando non pochi malumori nel gruppo parlamentare M5S.
Tanto più in un momento in cui il leader M5S sembra orientato a chiedere un passaggio parlamentare, senza il vincolo di fiducia, sul tema armi e Ucraina, che potrebbe rappresentare un grosso problema per l’esecutivo, visto che di fatto la Lega di Matteo Salvini è sulla stessa posizione di contrarietà o forte scetticismo sull’invio delle armi.
Le preoccupazione sono state riaccese dalla partecipazione di Giuseppe Conte, ieri sera in tv, a un dibattito sull’Ucraina. L’ex premier M5S ha scelto Rete4 – la tv dell’intervista a Serghey Lavrov – per intimare: «È necessario e urgente quanto invochiamo da giorni: che il premier Draghi e il ministro della Difesa [Guerini] vengano in Parlamento e si confrontino con i rappresenti del popolo. Noi siamo contrari all'invio di armi sempre più letali e offensive - ha tuonato Conte con Paolo Del Debbio - ma il tema vero è l'indirizzo politico: l'Italia sta partecipando nel fornire gli aiuti all'Ucraina, ma con quali obiettivi?».
E così qualcosa tra i parlamentari M5S si sta muovendo. Le tensioni sempre più crescenti tra il Movimento 5 Stelle e il premier Mario Draghi preoccupano una parte dei grillini in Parlamento, che adesso invoca un'assemblea di gruppo per chiedere al leader Conte un chiarimento sulla linea politica in merito ai dossier più scottanti: dalla questione ucraina ai rapporti con l'esecutivo, passando per l'alleanza con il Pd, che ormai appare scossa e arrugginita dopo frizioni e anche scontri recenti, per esempio la lite interna al consiglio dei ministri sull'inceneritore a Roma.
giuseppe conte e vladimir putin
Questa dell’assemblea è l'intenzione di un gruppo di senatori M5S, che ha già fatto richiesta alla capogruppo Mariolina Castellone di convocare una riunione. In assemblea i parlamentari chiederanno una «riflessione collettiva» visto il deterioramento dei rapporti tra M5S e governo, e un confronto sulla politica estera, a partire dalla collocazione internazionale dell'Italia alla luce delle posizioni assunte dal leader 5 Stelle Giuseppe Conte sulla crisi ucraina.
mario draghi e luigi di maio alla camera
Tutto questo avviene proprio nel momento in ci, ieri, il ministro degli esteri ucraino si congratula con il suo omologo Luigi Di Maio, del M5S, per la linea fortemente europeista presa dalla Farnesina e ovviamente da Palazzo Chigi. Il ministro Dmytro Kuleba ha avuto un colloquio con Di Maio, che ha ringraziato per «la leadership dell'Italia sulle sanzioni» alla Russia, «incluso l'embargo sul petrolio, e le consegne di armi all'Ucraina». Durante il colloquio telefonico, scrive Kuleba, si è discusso anche delle «garanzie di sicurezza» per l'Ucraina.
Sembrano dunque esserci compitamente almeno due movimenti, un nodo che può pesare sulla navigazione di Mario Draghi.
GIUSEPPE CONTE A DRITTO E ROVESCIO giuseppe conte scuola di formazione m5s 2giuseppe conte 1
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