matteo salvini alfonso bonafede

MISTERO DELLA BONAFEDE - SALVINI DEPOSITA LA MOZIONE DI SFIDUCIA, IL MINISTRO PROMETTE CHE ''ALLA FINE DEL RISCHIO COVID TUTTI I BOSS TORNERANNO IN CELLA''. E GRAZIEARC…, IL PROBLEMA È SE NEL FRATTEMPO SCAPPANO O DANNO ORDINI ALLE RISPETTIVE MAFIE DAL CALDUCCIO DI CASA PROPRIA - E SU DI MATTEO: ''NON CI FU NESSUNA PRESSIONE PER NON DARGLI L'INCARICO'', MA CONTINUA A NON SPIEGARE PERCHÉ CAMBIÒ IDEA

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1.SALVINI, DEPOSITATA SFIDUCIA C.DESTRA SU BONAFEDE

 (ANSA) - "E' stata presentata pochi minuti fa la mozione di sfiducia del centrodestra compatto al ministro Bonafede". Lo ha annunciato Matteo Salvini in conferenza stampa. "Non sta a me ricordare le rivolte nelle carceri, con morti e feriti, le scarcerazioni, siamo arrivati a più di 400, fra mafiosi, assassini, delinquenti usciti dalle carceri nell'inattività, quantomeno, del ministero della giustizia, le proteste degli avvocati in tutta Italia, il caso che c'è nei tribunali sulle riaperture.

 

bonafede salvini conte

E poi ancora sulla prescrizione senza una riforma del diritto penale: mi sembra che disastri simili meritino l'attenzione di tutto i Parlamento" ha detto Salvini. "Non entriamo poi - conclude - nel merito, da garantista, delle dichiarazioni del giudice Di Matteo che hanno sollevato ombre preoccupanti sulle nomine da parte del ministro Bonafede, su quello che è accaduto, su pressioni o su omissioni: io non so se se abbia ragione il giudice di Matteo o se abbia ragione il ministro Bonafede, so però che entrambi non possono aver ragione".

 

2.SALVINI, ANCHE CHI È IN MAGGIORANZA VALUTI SFIDUCIA BONAFEDE

 (ANSA) - "Conto che anche dentro la maggioranza qualcuno si stia ponendo la stessa domanda" sull'utilità della permanenza al governo del ministro Bonafede. Lo ha detto Matteo Salvini in conferenza stampa dove ha annunciato il deposito della mozione di sfiducia del centro-destra contro il Guardasigilli. "Un ministero così importante deve garantire che i mafiosi vengano portati in galera non fuori dalla galera" ha commentato.

 

salvini bonafede

 

3.BONAFEDE, DECRETO CONTRO LE SCARCERAZIONI DEI BOSS: «FINITO IL RISCHIO COVID TUTTI IN CELLA»

Da www.ilmessaggero.it

 

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha rivendicato la sua massima determinazione nella lotta alle mafie durante il question time alla Camera dei Deputati, annunciando un provvedimento contro le scarcerazioni dei boss a causa del coronavirus: «Rimando dentro tutti i boss». Bonafede, infatti, rispondendo al question time alla Camera, ha infatti rivendicato la sua «massima determinazione» nella lotta alla mafia. Ma le sue parole sono state accolte da brusii in Aula. Il ministro della Giustizia ha poi detto che sta studiando una norma, un decreto legge, che consenta ai magistrati di sorveglianza di rivalutare le scarcerazioni già disposte di boss della criminalità organizzata alla luce del mutato quadro dell'emergenza coronavirus. Gran parte delle scarcerazioni sono state disposte per gravi patologie, ma molte ordinanze fanno esplicito riferimento all'emergenza da Covid19.

 

 

ALFONSO BONAFEDE MATTEO SALVINI

Bonafede: «Nessuna interferenza nella nomina a capo del Dap». «Mi viene chiesto innanzitutto se e quali interferenze si siano manifestate sulla nomina di capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria nel 2018. La risposta è molto semplice: nel giugno 2018 non vi fu alcuna interferenza diretta o indiretta, nella nomina del capo Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria». Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, durante il question time alla Camera dei Deputati.

 

 

 

Bonafede: «Illazioni campate in aria, già note le parole dei boss». «Ogni ipotesi o illazione costruita in questi giorni da alcune forze politiche è del tutto campata in aria, perché, come emerso dalla ricostruzione temporale dei fatti, le dichiarazioni di alcuni boss erano già note al ministero dal 9 giugno 2018 e quindi ben prima di ogni interlocuzione con il diretto interessato». Lo ha detto al question time il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede sulla mancata nomina di Nino Di Matteo a capo del Dap nel 2018.

di matteo bonafede

 

 

Cafiero De Raho: «Di Matteo mi accennò del suo incontro con Bonafede sul Dap». «Probabilmente DI Matteo mi accennò che vi era stata (nel giugno 2018 ndr) quell'offerta» del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede «ma poi non so quale sia stato il successivo sviluppo». Lo ha rivelato il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho rispondendo all'Adnkronos alla domanda se durante la permanenza di Antonino Di Matteo alla Direzione nazionale antimafia l'ex pm gli avesse mai parlato della proposta fatta dal Guardasigilli come capo del Dap. «Mi parlò di dell'incarico di capo del Dap o forse agli Affari generali, qualcosa mi accennò in verità...», ha aggiunto Cafiero De Raho.

cafiero de raho foto di bacco