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“BARELLI E FORZA ITALIA POSSONO DIRE LA LORO MA NON SONO I PADRONI DELLA COALIZIONE” - RICCARDO MOLINARI, CAPOGRUPPO ALLA CAMERA DELLA LEGA, RISPONDE AI FORZISTI TAJANI E BARELLI CHE HANNO MINACCIATO UNA CRISI DI GOVERNO SE SALVINI INSISTERA’ NEL VOLERE A TUTTI I COSTI IL MINISTERO DELL’INTERNO: “SE IL SECONDO PARTITO DEL CENTRODESTRA AVANZA UNA PROPOSTA SE NE DISCUTE, SENZA VETI DA PARTE DI NESSUNO. UNA CRISI DI GOVERNO? FORZA ITALIA FAREBBE FATICA A SPIEGARE AI SUOI ELETTORI CHE APRE UNA CRISI PERCHÉ SALVINI AVANZA UNA RICHIESTA LEGITTIMA” - PIANTEDOSI FA IL PESCE IN BARILE: “IO, FUORI DAL MINISTERO, AMBIREI SOLO AD UN RUOLO ALL’AVELLINO CALCIO, È L’UNICA PASSIONE CHE COLTIVO…”
1 - LA LEGA MEDIA SU SALVINI AL VIMINALE MA GLI ALLEATI INSISTONO: NO A RIMPASTI
Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
MATTEO SALVINI RICCARDO MOLINARI
[…] Dopo che la Lega, dal congresso di Firenze, ha chiesto il ritorno di Matteo Salvini al Viminale — e dopo che lui ha «ascoltato» la richiesta — il partito getta acqua sul fuoco. Ma il punto di giornata lo segna il ministro dell’Interno in carica, Matteo Piantedosi: «Questo fine settimana per me è stato molto bello — ha detto un po’ sornione — perché l’Avellino ha vinto a Catania confermando il primo posto nella classifica di serie C. Questo ha completamente monopolizzato la mia attenzione».
I cronisti però non mollano la presa, insistono. Piantedosi, pure: «Io, fuori dal ministero, ambirei solo ad un ruolo all’Avellino Calcio, è l’unica passione che coltivo al di fuori del Viminale». Che è un no anche all’ipotesi di correre alla presidenza della Regione Campania nel prossimo autunno. […] Salvini aveva annunciato che della richiesta sollevata al congresso, avrebbe parlato con Giorgia Meloni, oltre che con il ministro dell’Interno.
In realtà, […] la Lega getta una secchiata d’acqua sulla vicenda: da una nota si apprende che «la richiesta del congresso della Lega rispetto al Viminale è molto chiara in un’ottica puramente costruttiva». […] Salvini non intende fare forzature o accelerazioni». Insomma: «La Lega non pone e non porrà problemi a Giorgia Meloni, e Salvini è totalmente immerso nel suo lavoro» al Mit […]
MATTEO SALVINI RICCARDO MOLINARI
Il caso, per il momento, è chiuso. Anche se in giornata uno degli uomini forti della Lega, il vice di Salvini Claudio Durigon, su Affari italiani aveva messo la vicenda sotto la luce del risarcimento: «Salvini ha subito un’enorme ingiustizia, prima le chat di Palamara, poi un processo iniquo e ingiusto». Dunque, gli «va ridato ciò che gli è stato tolto». Con una considerazione un tantino meno garbata: «C’è bisogno di una forza politica al ministero dell’Interno, una volontà politica con la P maiuscola».
Gli alleati anche ieri sono stati freddi. Dagli azzurri, Antonio Tajani osserva che «in questo momento gli italiani non sono preoccupati di spostamenti e di poltrone ma di ciò che accade nel mondo» […]
antonio tajani maurizio gasparri paolo barelli festa dei 30 anni di forza italia
2 - MOLINARI: «È CONTRARIA AL CAMBIO? MA FORZA ITALIA NON È PADRONA DELLA COALIZIONE»
Estratto dell’articolo di Cesare Zapperi per il “Corriere della Sera”
La Lega è uscita compatta dal congresso di Firenze. Ma è unità vera o di facciata?
«No, è unità vera — spiega Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega — Nei mesi passati i giornali hanno raccontato di dissensi nei confronti del segretario.
Ma la guida di Matteo Salvini non è mai stata in discussione. […] Salvini ha sempre saputo fare sintesi».
MATTEO SALVINI RICCARDO MOLINARI
Dal congresso, per sua iniziativa, è partita la richiesta di «restituire» il ministro dell’Interno al vostro segretario. Un passaggio rilevante politicamente.
«È un pensiero che gira da quando Matteo è stato assolto a Palermo. Questo è il sentimento della base e dei nostri amministratori. Il congresso era la sede giusta perché diventasse la posizione di tutto il partito. Adesso è una richiesta che Salvini avanzerà alla presidente del Consiglio».
Ma il suo collega capogruppo di Forza Italia Paolo Barelli ha già rispedito la pratica al mittente.
ANTONIO TAJANI - ELISABETTA CASELLATI - CLAUDIO LOTITO - PAOLO BARELLI - 1
«Barelli e Forza Italia possono dire la loro ma non sono i padroni della coalizione. Se il secondo partito del centrodestra avanza una proposta se ne discute serenamente, senza veti da parte di nessuno».
C’è chi teme addirittura una crisi di governo.
«Penso che un partito moderato e che si dice fondamentale per il centrodestra farebbe fatica a spiegare ai suoi elettori che apre una crisi perché un leader di partito avanza una richiesta legittima».
Il generale Roberto Vannacci ha preso la tessera della Lega che finora aveva disdegnato. Non c’è più il pericolo che si faccia un partito suo.
«Diciamo che è stata normalizzata una situazione anomala. Lui era stato eletto con la Lega, il suo essere indipendente poteva costituire un elemento di ambiguità che ha alimentato qualche frizione e incomprensione. L’aver preso la tessera è un passo importante e che fa chiarezza».
MATTEO SALVINI RICCARDO MOLINARI
La Lega cerca un rapporto privilegiato con Elon Musk e Donald Trump. Con i mercati al collasso, non temete di pagarne il prezzo?
«Gli Stati Uniti sono il nostro principale alleato ed è naturale che i rapporti con una Amministrazione repubblicana siano più stretti. Noi vogliamo rafforzare il dialogo mentre Macron e Ursula von der Leyen si spingono su posizioni di rottura».
Ma i dazi di Trump non fanno male?
«Di sicuro non fanno bene, però ricordiamo che gli Usa rappresentano solo il 10% del nostro export. Trump vuole riequilibrare la sua bilancia commerciale. È chiaro che ha alzato la posta per avviare una trattativa che noi auspichiamo si apra al più presto».
Può bastare?
«No, noi chiediamo all’Europa di mettere i dazi verso quei paesi da cui importiamo troppo. Mi riferisco all’India, alla Cina, alla Turchia. Ma siamo contro ad una strategia basata sul dazio contro il dazio». […]
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