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DAGOREPORT – IN UN MESE, TRUMP HA MACIULLATO L’ORDINE MONDIALE: RIABILITATO PUTIN, ISOLATA LA CINA…
Carlo Tarallo per Dagospia
1- Pacco, doppio pacco e contropaccotto: per Aurelione De Laurentiis stanno per scattare trappoloni in serie. Ormai, con una "sparata" al giorno, i nemici del presidente del Napoli non si contano più. Ma la chiave per rivelare chi e perché aspetta il momento buono per togliersi dalle scarpe tutti i macigni arriva da una notizia Dagoanticipata ieri: il Comune di Napoli ha rimesso ufficialmente in discussione il progetto "Naplest", di cui è capofila Marilù Faraone Mennella in D'Amato.
La lettera del capo di gabinetto Attilio Auricchio, che solleva dubbi e chiede integrazioni al protocollo d'intesa del 2011 sul quale si basa il progetto da due miliardi di euro per la riqualificazione della zona orientale di Napoli, non avrebbe provocato, al contrario di quanto era lecito attendersi, nemmeno un piccolo, piccolissimo sussulto alla "Faraona". Possibile?
Possibilissimo: stando a fonti di prima mano, la mossa di Giggino âa Manetta era ampiamente prevista dalle parti di Naplest. Perché? Perché servirebbe a un solo scopo: far stare un po' tranquillino De Laurentiis, considerato ormai "fuori controllo". In una delle sue recenti "picconate" Aurelione ha fatto intendere che dietro il dialogo sul nuovo stadio tra Comune e "Faraona", che ha presentato una manifestazione d'interesse accolta con entusiasmo dagli "arancioni", ci sarebbe la necessità del narcisindaco di "ricompensare" Antonio D'Amato del sostegno alle elezioni. Un ragionamento che avrebbe fatto letteralmente infuriare Marilu', che ancora non avrebbe scartato l'idea di querelare De Laurentiis.
Ma per evitare il fiorire di ulteriori scazzi e polemiche, il Comune avrebbe deciso di lanciare il segnale tanto desiderato da Aurelione, ovvero la lettera di Auricchio. L'idea sarebbe quella di far calmare le acque dando un "contentino" al Presidente furioso. Tra l'altro, anche lo stesso De Magistris non ha digerito per niente la definizione di "paraculo" appioppatagli dall'ex amico Aurelio. E per il nuovo stadio ci sarebbe pure un altro progetto in arrivo. Proprio così: sarebbe pronto a presentarlo Dario Boldoni, imprenditore napoletano con la passione del calcio, fratello di Patrizia, ex moglie del presidente del Napoli di Maradona, Corrado Ferlaino.
Ma non ci sono solo de Magistris e D'Amato ad attendere che per De Laurentiis arrivino tempi più duri di quelli attuali, visto che, finchè il Napoli vince, attaccarlo è praticamente impossibile.
Anche dalle parti della Lega Calcio, della Figc e dei grandi club del Nord (Juve, Milan e Inter) gli atteggiamenti guasconi di De Laurentiis restano senza repliche proprio perché fino ad ora i risultati gli stanno dando ragione. Ma è certo che per Moratti e Galliani sentirsi dire che "Inter e Milan buttano via i loro soldi, dovrebbero imparare a spendere" non è il massimo della vita. Ma la parola d'ordine è fare buon viso a cattivo gioco, almeno per ora. Ma fino a quando?
Tutti aspettano De Laurentiis al varco del prossimo campionato: ai primi intoppi l'esercito di "gufi", sempre più imponente, si scatenerà . Intanto, sarebbe partita una "controffensiva" strisciante basata sull'isolamento del patron azzurro sul mercato. Porte chiuse ai giocatori che il Napoli vuole cedere, e azioni di disturbo sui calciatori nel mirino di Aurelione, basate su rilanci, "inserimenti" nelle trattative, "consigli" ai giocatori su quale piazza accettare (mai quella napoletana ovviamente).
Per ora è una guerriglia che qualcuno confonde con un "rifiuto" dei vari Poli, Ranocchia, Balzaretti, nei confronti della città . Ma non è un caso se De Laurentiis ormai punta solo calciatori dell'Atalanta, il cui Dg è Pierpaolo Marino, ex Napoli. Gabbiadini, Peluso Schelotto: gli obiettivi di De Laurentiis sono tutti a Bergamo. Perché?
Paura di un ambiente difficile o semplicemente "conventio ad excludendum" verso De Laurentiis? Non si sa. Quello che si sa è che tutti aspettano al varco 'O Presidente (al quale sarebbe venuto a mancare tra l'altro l'appoggio dell'amico Gianni Letta, papà del "collega" e concorrente Giampaolo, ad di Medusa con il quale i rapporti sono ottimi e improntati al "non facciamoci del male") per restituirgli con gli interessi accuse, critiche e maleparole. Riuscirà ad evitare tutte le trappole? Ah saperlo...
2- Avvertite Antonio Di Pietro che i "transfughi" di Idv hanno già pronto il nome dell'eventuale nuovo partito. Si chiamerà "Moderati e riformisti di centrosinistra". Nascerebbe intorno alla rivista on line moderatiriformisti.it, diretta da Giorgio Benvenuto, che ha nel Cdr l'ex fedelissimo di Tonino Aniello Formisano...
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