DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
DAGOREPORT - GIORGIA MELONI, CON LA "PROMOZIONE" DI ARIANNA E DI FAZZOLARI, RESTRINGE ULTERIORMENTE LA "FIAMMA MAGICA": DIFFIDENTE VERSO TUTTI, NERVOSA PER I DOSSIER SCOTTANTI IN ARRIVO, LA DUCETTA SI FIDA SOLO DEL SUO "INNER CIRCLE": OLTRE ALLA SORELLA E AL BRACCIO DESTRO (E TESO), CI SONO DONZELLI E IL COGNATO, LOLLOBRIGIDA. MA ASSERRAGLIARSI NEL BUNKER NON È UNA BUONA IDEA. LO SA BENE RENZI: PER MATTEONZO, L'INIZIO DELLA FINE FU QUANDO DECISE DI AFFIDARE TUTTO A BOSCHI-BONIFAZI-LOTTI-BIANCHI (GUEST STAR LA CAPO VIGILE MANZIONE)
1. FAZZOLARI E ARIANNA: ECCO I PRIMI VELENI NELLA TRIBÙ MELONIANA
Estratto dell'articolo di Simone Canettieri per “il Foglio”
GIORGIA E ARIANNA MELONI COME LE GEMELLE DI SHINING - FOTOMONTAGGIO DEL FATTO QUOTIDIANO
Io, patria e famiglia. Giorgia Meloni accorcia ancora di più la catena di comando fra Palazzo Chigi e Via della Scrofa ed ecco sgorgare rivoli di veleni. Tra chi assicura di non essere stato ridimensionato (vedi Giovanni Donzelli dentro Fratelli d’Italia) e chi nella riorganizzazione della comunicazione del governo e del partito (la stessa cosa) non ci sta a passare da scavalcato.
Le due notizie rivelate dal Foglio hanno agitato il rientro di ieri a Roma della premier dopo le ferie. La prima: Arianna Meloni, sorella maggiore della “capa” e partner del ministro Francesco Lollobrigida, diventerà responsabile della segreteria politica (oltre che del tesseramento). Per un bel pezzo del partito è una mossa per limitare il potere assunto dal “Donze”, l’unico della generazione Atreju a non ricoprire incarichi di governo o parlamentari.
(...) Il partito parla e ribolle. Il deputato rampelliano (corrente Gabbiani di Colle Oppio) Massimo Milani chiede “un congresso e maggiore coinvolgimento”.
E si becca un “no” secco da Donzelli, che lo ha commissariato alla guida della federazione di Roma. Discorso più complesso per la seconda notizia rivelata sempre da questo giornale: il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari dal primo settembre, in concomitanza con l’uscita di Mario Sechi verso la direzione di Libero, è stato nominato coordinatore della comunicazione con un messaggio in una chat di big e staff di Palazzo Chigi (chat chiusa ieri dalla premier).
(...) E poi ci sono anche gli scontenti dell’onnipresente Patrizia Scurti – “la segretaria non condivide l’agenda della premier: non fa lavorare nemmeno lo staff più stretto”, si mormora nel Palazzo – e così via. E’ tutto un Io, patria e famiglia. Con i primi veleni dopo nemmeno un anno di governo. Dalla Lega già se la ridono: “Palazzo Chigi fa questo effetto: auguri”.
GIORGIA ORA SI FA IL FORTINO: LA SORELLA E IL FEDELISSIMO PER LA BATTAGLIA D’AUTUNNO
Estratto dell'articolo di Paola Zanca per “il Fatto quotidiano” - Estratti
Il fortino si è chiuso, proprio come il cancello della masseria Beneficio, dove Giorgia Meloni ha trascorso due settimane di vacanze. Ma al suo rientro a Roma la premier ha deciso di sfrondare l’inner circle, ché questo anno di governo le ha insegnato una cosa: sono pochi quelli di cui si può fidare.
Così, fuori Mario Sechi – il giornalista che doveva “istituzionalizzare” la comunicazione di Palazzo Chigi, durato 5 mesi – dentro, nessuno. O meglio, a fare il lavoro dell’ex direttore dell’Agi ora promosso a Libero, sarà Giovanbattista Fazzolari, braccio destro di Meloni dai tempi di Azione Giovani, un ventennio fa.
(...)
Parliamo della componente maschile, sia chiaro: perché il vero plotone che accompagna Giorgia nella traversata di governo, come noto, è composto dalla sorella Arianna (della cui promozione parleremo più avanti), dalla segretaria Patrizia Scurti e dalla coordinatrice della comunicazione Giovanna Ianniello.Ora Fazzolari non ha bisogno di entrare in punta di piedi in questo gineceo: non solo perché tutti si conoscono da sempre, ma soprattutto perché non ne sarebbe capace.
(...)
Dalla legge di Stabilità al caos sull’immigrazione: sulle cose italiane, Meloni ha deciso di tornare a fare la capo-partito. Quella, per capirci, che un mercoledì d’agosto può permettersi di rispondere nei commenti a un post Facebook dell’avversaria Elly Schlein, come una troll qualunque.Così, in vista dell’autunno caldo, la premier si concederà un surplus di trasferte internazionali, una specie di comfort zone, dove i protocolli delle diplomazie le consentono di muoversi con il pilota automatico, a bassissimo rischio scivoloni. Il lavoro sporco, in patria, è in buone mani.
A cominciare dal partito, dove è stata annullata ogni possibile interferenza a favore di una appendice dinastica: la sorella Arianna è salita al vertice di Fratelli d’Italia. Anche lei finora, come Fazzolari, ha lavorato nell’ombra: “Non ricopre incarichi pubblici”, sbraitavano per difenderla dalla vignetta del nostro Natangelo sul marito teorico della sostituzione etnica. Ma pur di dimostrare di non essere stato scavalcato, ieri, il responsabile dell’organizzazione del partito Giovanni Donzelli ha dovuto ammettere: “È l’ufficializzazione di un ruolo che Arianna svolgeva da tempo”. Un passaggio obbligato in vista delle prossime Europee: avere una Meloni sulla scheda può fare la differenza.
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