DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
1 - LA FINE DEL PARTITO AZIENDA
Massimiliano Panarari per “La Stampa”
La storia infinita (delle metamorfosi). Con la messa in cassa integrazione dei dipendenti dell'associazione Rousseau e la querelle velenosa che oppone Davide Casaleggio al suo oramai ex Movimento arriva un altro colpo di scena nella neverending story grillina.
grillo con la moglie e casaleggio
Ovvero la fine del partito-azienda, di cui l'Italia è stata laboratorio a partire da Forza Italia. Nella fattispecie, per meglio dire, l'azienda-partito, dato il rapporto simbiotico tra Casaleggio Associati e M5S. Un divorzio storico, dunque.
Ma pure, a ben guardare, per Giuseppe Conte «il Temporeggiatore» (che, per ora, si barcamena tra correntismi e mal di pancia interni) una potenziale finestra di opportunità.
Quella per fare uno scatto verso un «partito (più) normale», anche smarcandosi con decisione dall'imprevedibile Grillo, reduce dall'autogol del suo ultimo inqualificabile video. Al momento, però, come da tradizione, non si va oltre il cerchiobottismo.
2 - ACCUSE CHOC AL FIGLIO DI GRILLO CRESCE L'IMBARAZZO NEL M5S
Alessandro Di Matteo per “La Stampa”
BEPPE GRILLO DAVIDE CASALEGGIO
L'imbarazzo dentro M5s era già forte, ma la lettura dei verbali dell'inchiesta pubblicati ieri da la Stampa ha ulteriormente sconfortato i tanti parlamentari che già avevano trovato fuori luogo il video del "Grillo furioso" in difesa del figlio Ciro.
Il procedimento giudiziario farà il suo corso, solo alla fine si potrà dire se il ragazzo e i suoi amici sono colpevoli di stupro o no, ma certo le testimonianze raccolte dagli inquirenti descrivono un quadro ben diverso da quello che il fondatore M5s ha cercato di accreditare parlando di rapporto «consensuale».
VIGNETTA DI NATANGELO SUL CASO DI CIRO GRILLO
Colpisce, tra le altre cose, quella frase che uno dei quattro scrive su whatsapp agli amici per ricordare i fatti di quella notte: tre contro una, dice, ma scritto «3 vs 1», la formula che negli Usa viene utilizzata per le partite di football americano o per gli incontri di boxe, situazioni dove non c'è un partner ma un avversario da battere.
Il disagio dei 5 stelle, soprattutto delle donne, aumenta. Molte parlamentari non rispondono proprio al telefono, qualcuna appena capisce che l'interlocutore è un cronista taglia corto: «Mi scusi, non posso parlare». Ma persino chi solo pochi giorni fa aveva pubblicamente criticato il video di Grillo stavolta sembra a disagio a commentare.
Maria Edera Spadoni, per esempio, aveva detto di essere dispiaciuta per Grillo «come padre», aggiungendo però: «Personalmente ritengo che ogni donna debba poter denunciare in qualsiasi momento». Inevitabile, visto che proprio la Spadoni nel 2019 presentò la norma che ha portato a 12 mesi il tempo utile per presentare una denuncia di violenza sessuale, contro i 6 previsti prima.
Oggi anche lei si nega e al telefono si limita a poche parole: «Non faccio commenti sui processi in corso e quello che dovevo dichiarare l'ho dichiarato. E' una situazione che credo sia meglio che rimanga personale. Ma credo che le leggi italiani per la tutela delle donne siano giuste».
laura boldrini si mette i guanti 1
Lo stesso capita con Alessandra Maiorino, solitamente disponibile al dialogo: «Non ho letto le carte dell'inchiesta, non posso commentare. Certo, resta valido quello che ho detto: da persona che si occupa dei diritti delle donne ribadisco che (quello di Grillo, ndr) è stato un video che ha fatto male a tutti gli attori di questa vicenda».
Se nel Movimento 5 Stelle tacciono i big e si eclissano tutti gli altri, contro Grillo si fa sentire Laura Boldrini, reduce da un pesante intervento in ospedale, che in una intervista al Corriere della sera afferma: «Il video di Grillo? Deprecabile, ma non mi ha stupito, è coerente con il post che nel 2014 fece contro di me: "Cosa fareste alla Boldrini in macchina?", che scatenò i peggiori istinti sessisti».
La storia è tutt' altro che conclusa insomma, tanto sul piano giudiziario quanto su quello politico. La Lega, dal canto suo, replica ancora ad Anna Macina, la sottosegretaria alla Giustizia che aveva sollevato il sospetto che Giulia Bongiorno, deputata leghista e avvocato della ragazza che accusa Ciro Grillo, avesse rivelato a Matteo Salvini informazioni riservate sulla vicenda. «Matteo Salvini non ha mai parlato di informazioni riservate sull'inchiesta a carico di Ciro Grillo, non si è mai sognato di chiederle» incalzano dal Carroccio. Ma più che le parole, in questa vicenda, pesano i silenzi.
ciro grillo su instagrambeppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 3gianroberto casaleggio grillofoto di ciro grilloGRILLO DI MAIO CASALEGGIO
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