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“MUSK? VA TENUTO A FRENO” - STEVE BANNON, EX STRATEGA DI TRUMP, TORNA A METTERE NEL MIRINO IL MILIARDARIO KETAMINICO CHE AVEVA POLEMIZZATO CON IL TYCOON SUL PROGETTO “STARGATE”, CON LA CREAZIONE DI UNA JOINT VENTURE TRA OPENAI DI SAM ALTMAN (NEMICO DI MUSK), SOFTBANK E ORACLE PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE – “ELON STA PORTANDO LE SUE VENDETTE PERSONALI NELL’AMMINISTRAZIONE. IL SUO UNICO OBIETTIVO È DIVENTARE TRILIONARIO. FARÀ QUALSIASI COSA PER ASSICURARSI CHE OGNI SUA AZIENDA SIA PROTETTA O ABBIA UN ACCORDO MIGLIORE O FACCIA PIÙ SOLDI” - SECONDO IL SITO “POLITICO”, ANCHE LO STAFF DI TRUMP È “FURIOSO” PER L’USCITA DI MUSK...

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Viviana Mazza per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

trump bannon musk

Un «intervento» per controllare Elon Musk: a chiederlo non è «l’opposizione», ma sono voci all’interno del mondo trumpiano. L’annuncio di martedì fatto dal presidente Trump di una joint venture tra OpenAI, SoftBank e Oracle che investirà 100 miliardi (e nel giro di 4 anni fino a 500 miliardi) per l’intelligenza artificiale non è piaciuto a Musk, che ha dichiarato sul suo social X che le aziende coinvolte «non hanno davvero i soldi».

 

«Non so, spero che li abbiano, sono molto ricchi», ha detto Trump ieri ai giornalisti, suggerendo che il progetto non sia comunque a rischio e spiegando che gli amministratori delegati coinvolti sono persone «intelligenti».

 

Poi, con un sorriso: «Elon odia una di queste persone». Ma ha aggiunto: «Anche io odio alcune persone». La portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt aveva dichiarato a Fox News il giorno prima: «Gli americani dovrebbero credere alle parole del presidente Trump e di questi ceo. Gli investimenti arriveranno».

 

bannon musk

Le parole di Trump arrivano dopo che Steve Bannon, il suo ex stratega nel 2016, ha rilanciato lo scontro con Musk, dicendo al sito Politico che serve un intervento di Susie Wiles, capo dello staff della Casa Bianca, per «tenere a freno» il miliardario. In un’intervista esclusiva con il Corriere prima dell’insediamento, Bannon ci aveva detto: «Il suo unico obiettivo è diventare trilionario. Farà qualsiasi cosa per assicurarsi che ogni sua azienda sia protetta o abbia un accordo migliore o faccia più soldi». L’altro ieri Bannon ha dichiarato a Politico che Musk sta «portando le sue vendette personali nell’amministrazione».

 

Secondo il sito, anche lo staff di Trump è «furioso» per l’uscita di Musk. Il commentatore radio conservatore Erick Erickson ha scritto social X: «Credo che stia diventando Icaro».

 

La rivalità tra Musk e Altman è iniziata anni fa: entrambi hanno contribuito a fondare OpenAI e si sono scontrati su chi dovesse gestirla. Musk ha fatto causa all’azienda accusandola di aver tradito gli obiettivi di ricerca non-profit e si è rivolto ad un tribunale della California per impedire che operi come un’azienda. Musk ha lanciato una sua società rivale nel settore dell’intelligenza artificiale, chiamata xAI, e sostiene che la concorrenza di OpenAI — supportata da Microsoft — è sleale.

STEVE BANNON

 

Altman ha risposto a Musk sul social X che si sbaglia sul fatto che non abbiano i soldi.

«Questa è una grande cosa per il Paese. Mi rendo conto che ciò che è grande per il Paese non è sempre ottimale per le tue aziende, ma nel tuo nuovo ruolo metterai per lo più l’America First al primo posto».

 

 

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SCRICCHIOLA IL FRONTE DELLA SILICON VALLEY

Raffaele d'Ettorre per “il Messaggero” - Estratti

 

E vissero per sempre felici e contenti. Almeno fino ai primi bisticci. Il "blocco compatto" di mogul dell'hi-tech, presenti in fronte unito alla cerimonia dell'insediamento per rendere omaggio al nuovo presidente eletto e festeggiare insieme l'alba di una nuova era per la Silicon Valley, mostra già i primi segni di cedimento. Alla conferenza stampa di presentazione di Stargate (la joint venture tra OpenAI, Oracle e Softbank che entro il 2029 metterà sul tavolo 500 miliardi di dollari per creare «la più grande infrastruttura di intelligenza artificiale della Storia»), l'assenza di Microsoft pesa come un macigno. E giunge in coda a mesi di tensione tra l'azienda di Altman e il colosso di Redmond.

DONALD TRUMP ANNUNCIA STARGATE IL PROGETTO PER L INTELLIGENZA ARTIFICIALE CON SAM ALTMAN LARRY ELLISON E Masayoshi Son

 

Tensioni che adesso, secondo il Wall Street Journal, rischiano di compromettere la solidità della partnership tra i due giganti tech. A Microsoft (che fa comunque parte del progetto ma con un ruolo di minor rilievo) il sodalizio trilaterale non piace: mette a rischio quell'accordo firmato nel 2019 che obbliga OpenAI ad appoggiarsi ai server di Redmond per lo sviluppo dei suoi modelli IA.

 

trump bannon musk

Ma al colosso di San Francisco, perennemente affamato di potenza di calcolo, quei server hanno cominciato a star stretti mesi fa. L'accordo di esclusiva smorza ogni velleità di fuga, ma nel futuro di OpenAI c'è un cambio di formula societaria, e quei vincoli potrebbero essere rinegoziati, magari proprio per far spazio a Stargate. Altman si muove con prudenza: «La partnership con Microsoft non è assolutamente a rischio, sarà lunga e duratura. Ma ci serve più potenza».

steve bannonBANNON CPACSCAZZO TRA ELON MUSK E SAM ALTMAN SU STARGATEsam altman - openai e soldi - immagine creata con intelligenza artificialesam altman - openai - soldiBANNON CPAC

 

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