DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Carlo Tarallo per Dagospia
1 - IL PAPA RESTA CARCERATO...
Il Papa resta Carcerato: il gip Luigi Giordano ha respinto questa mattina la richiesta di scarcerazione del parlamentare del Pdl Alfonso Papa, avanzata nei giorni scorsi dagli avvocati Giuseppe D'Alise e Carlo di Casola. Nel provvedimento il giudice non ha fatto riferimento alle condizioni di salute di Papa, su cui avevano insistito i difensori, ma si è riportato alle argomentazioni della recente del Tribunale del Riesame che a sua volta aveva rigettato un'analoga istanza. Papa è in galera dallo scorso 21 luglio.
2 - MUNNEZZA IN OLANDA? NON PRIMA DI UN MESE...
Partono i bastimenti? Non prima di un mesetto. Mentre la Giunta Arancione insiste sull'ipotesi di mandare via nave la munnezza in Olanda, dalla Sapna, l'azienda provinciale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, arriva qualche dagorisposta ufficiale ai tanti dubbi che circondano l'operazione "Crociere di munnezza".
I precontratti, in particolare, sarebbero stati firmati; il tempo previsto per avviare l'operazione è stimato in circa 30 giorni; lo stoccaggio dei rifiuti prima dell'imbarco avverrebbe in via Brin e negli Stir; le navi trasporterebbero in Olanda il "tal quale", ovvero i rifiuti così come vengono raccolti dalle strade.
3 - L'ARIN CHIUDE IN ATTIVO, MA L'ACQUA NON ERA UN "BENE COMUNE"?...
Sinistrati inviperiti sotto âo Vesuvio: ce l'hanno, manco a dirlo, con l'Armata Brancarancione. Addetti ai livori scatenati sull'attivo di 3,8 milioni di euro dell'Arin, l'acquedotto del Comune. Due milioni andranno direttamente nelle casse comunali. "Se l'acqua è un bene comune - smanetta un sinistrato ex Dc - l'utile dell'Arin dovrebbe essere zero, e andrebbero diminuite le tariffe per 3,8 milioni di euro alla povera gente. Giù le mani dall'acqua pubblica lo dovremmo dire noi. Ma quest'acqua è un Bene Comune o un bene del Comune?".
4 - TRABALLA LA RICAPITALIZZAZIONE DI ASIA PER 40 MILIONI...
Grana in vista per Giggino âa Manetta: ieri gli spifferi segnalavano difficoltà per la ricapitalizzazione per 40 milioni di euro di Asìa, l'azienda che si occupa dei rifiuti in città . Il relativo mutuo bancario, infatti, non sarebbe stato concesso: approfondimenti in corso sulla capacità di investimento e sull'ipotesi che il prestito possa andare a coprire in parte la spesa corrente...
5 - UN CARDINALE ARANCIONE SOTTO âO VESUVIO: IL PATTO D'ACCIAIO TRA SEPE E GIGGINO âA MANETTA...
Intanto, tra sabato e domenica a Largo Donnaregina e Palazzo San Giacomo è stato letto e riletto il retroscena del Velino sul patto d'acciaio tra Giggino âa Manetta e il Cardinale Sepe, con auguri reciproci anticipati di buon Pasquino.
Da Il Velino Campania
Cambiano i rapporti politici a Napoli, dopo i primi cento giorni di lavoro di Luigi de Magistris come sindaco. In particolare, gli ambienti vicini alla Curia sembrano avvicinarsi sempre più al primo cittadino. Il feeling, simbolicamente rappresentato dal bacio alla techa di S.Gennaro da parte di de Magistris, ha radici più profonde, a partire dai salotti buoni della città . A quanto risulta al Velino, infatti, a intensificare i rapporti con la nuova giunta comunale, benchè molto spostata a sinistra, è l'associazione "NapolixNapoli", molto vicina appunto al cardinale partenopeo Crescenzio Sepe.
Le iniziative pubbliche sono praticamente scomparse, dopo i forum svolti con i vari candidati a sindaco durante la campagna elettorale, e l'unico punto di riferimento è l'ex pubblico ministero. Nel direttivo composto da Sergio Sciarelli, Mario Di Costanzo e Gianpaolo Leonetti - fondatori del movimento nato con l'obiettivo di far esercitare dal mondo cattolico un ruolo nella vita pubblica della città - non si è mai formata una linea netta su chi appoggiare.
Tralasciata l'idea di presentare una lista civica, durante il ballottaggio tra de Magistris e Lettieri NapolixNapoli si sarebbe spaccata in due correnti: Sciarelli si sarebbe esposto per l'ex numero uno dell'Unione industriali, mentre Di Costanzo e Leonetti sarebbero stati più attendisti perchè consapevoli che l'ex pm avrebbe potuto rappresentare comunque un momento di svolta per la città . In tempi di formazione della sua giunta, de Magistris avrebbe pensato anche di nominare assessore Antonio D'Urso, direttore ufficio giovani della Diocesi di Napoli. Ora le idee del sindaco e dell'ambiente che circonda Sepe sembrano convergere definitivamente.
De Magistris bacia la teca del sangue di San GennaroCardinale SepeMunnezza NapoliNAPOLI MUNNEZZAAlfonso Papa a Poggioreale
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