CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE…
Carlo Tarallo per Dagospia
Casalesi a Roma: da questa mattina la Guardia di Finanza di Why Not City, in collaborazione con il Servizio Centrale di Investigazione sulla criminalità organizzata delle fiamme gialle (Scico), coordinati dalla Dda partenopea, stanno eseguendo cinque arresti e procedendo al sequestro di una società , ritenuta sotto il controllo della camorra, operante nel settore delle slot machine.
Le cinque persone colpite da ordinanza di custodia cautelare sono accusate di riciclare denaro di provenienza illecita attraverso società operanti nel settore del gioco del bingo, della raccolta delle scommesse sportive e del noleggio di slot machine e new slot.
Prestanomi del clan, soldi sporchi ripuliti attraverso quella immensa "lavanderia" rappresentata dalle slot e dalle sale gioco. La camorra, ormai da anni, è presente a Roma. Ma quali sono le sue ramificazioni? Quali sono i clan che hanno deciso di puntare sul Lazio, così vicino alla Campania, per investire i soldi provenienti per la maggior parte dal traffico di droga e per nascondere i latitanti?
Dagospia ha chiesto a un colonnello dei Carabinieri che lavora nella Capitale, uno che quando stava a Why Not City ha arrestato decine e decine di boss, di aiutarci a chiarire un po' la situazione. E lui, da quello che definisce il suo "esilio dorato", ci ha aiutato a orientarci sulla presenza della criminalità organizzata a Roma. Ecco un riassunto delle sue considerazioni.
MAFIE STRANIERE.
La più numerosa organizzazione criminale straniera a Roma è la Mafia Cinese, dedita alla falsificazione di prodotti di qualsiasi genere nel settore dell'abbigliamento. La Mafia Nigeriana si dedica all'importazione stabile di droga da Castel Volturno nel Viterbese. In termini numerici le altre comunità più importanti sono, nell'ordine, quella Polacca, Ucraina, Albanese, dello Sri Lanka e delle Filippine.. In linea generale le cosiddette mafie etniche si radicano dove non esistono organizzazioni mafiose autoctone.
La criminalità organizzata in genere "tollera" la presenza di consistenti comunità straniere e, in particolare, orientali ma non certo per ragioni "umanitarie". La criminalità straniera è infatti funzionale ai loro interessi illeciti, nei diversi settori: stupefacenti, ricettazione di merci rubate e, in particolare, traffico di documenti contraffatti, valuta falsa e contraffazione.
MAFIE ITALIANE
Le organizzazioni criminali del Sud Italia puntano ad inserirsi mediante prestanome in quei contesti locali ove risultano soggetti sconosciuti. E' per questo che il Lazio costituisce una forte attrattiva per gli appetiti criminali. Dai recenti sequestri di beni e dalle numerose operazioni di polizia giudiziaria di contrasto alla criminalità organizzata che vedono coinvolti sempre più soggetti attivi nella Regione Lazio si ritiene che ormai da tempo sia presente una testa di ponte della criminalità organizzata dedita al riciclaggio dei capitali. Sostanzialmente, negli ultimi anni, sono sempre di più i soggetti affiliati ad organizzazioni criminali del sud che si trasferiscono nel Lazio per avviare attività commerciali, imprenditoriali e finanziarie in grado di riciclare capitali.
IL PATTO CAMORRA - âNDRANGHETA
Secondo quanto segnalato dalla Direzione Investigativa Antimafia di Roma, tra 'ndrangheta e casalesi sarebbe stato stipulato un patto sulla Capitale: ai boss calabresi i locali del centro storico, alla camorra il controllo degli ipermercati nelle periferie. In tal modo gli introiti puliti di hotel, ristoranti e negozi possono essere reinvestiti, in una catena infinita che non manca di infiltrarsi negli appalti per le opere pubbliche.
Clan Moccia: a Roma e nel basso Lazio presenza di esponenti che hanno scelto la Capitale per l'attribuzione fittizia di beni, il rifugio di latitanti di spicco e come testa di ponte di soggetti dimoranti nella capitale per il traffico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinati alla piazza di spaccio di Caivano, una delle più fiorenti della Campania dopo quella di Scampia.
SCISSIONISTI.
Soggetti del clan attivi a Roma per l'attribuzione fittizia di beni e per i rifugio di latitanti di spicco e come testa di ponte di soggetti dimoranti nella capitale per il traffico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.
CLAN ANASTASIO
Attivo ad Anzio, dove aveva costituito una importante "base" per il riciclaggio di denaro proveniente dal traffico di sostanze stupefacenti con l'appoggio di gruppi criminali calabresi, sudamericani e albanesi-macedoni. Il clan reinveste parte dei proventi del traffico internazionale di droga in società per la distribuzione all' ingrosso e al dettaglio di prodotti alimentari, specie nel Lazio, assicurandosi anche il riciclaggio del denaro sporco.
ALTRI CLAN
Presenza di cellule nella zona di Civitavecchia del clan Gionta e del clan Gallo, provenienti dal Comune di Torre Annunziata ove svolgono attività di riciclaggio e come testa di ponte per l'immissione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente provenienti dalla Spagna.
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