DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…
Ernesto Ferrara e Luca Serranò per “la Repubblica”
Un posto nella Città Metropolitana di Firenze per Celeste Oranges, 28 anni, figlia del magistrato Acheropita Mondera Oranges, capo della Corte dei conti toscana.
Fu lei nel 2014 a firmare la richiesta di archiviazione per l' ex premier Matteo Renzi in relazione ad un procedimento per danno erariale.
A ricordarlo sono 5 Stelle e sinistra. E per il sindaco Dario Nardella partono gli attacchi: «La poltronopoli del Pd aggiunge un' altra poltrona ai suoi scambi di favori. La giudice che ha archiviato Renzi è premiata con l' assunzione della figlia per chiamata diretta. È una vergogna» tuona il senatore del M5S Mario Michele Giarrusso. Duro pure il " colonnello" di Grillo a Firenze Alfonso Bonafede: «Questo è lo stile Pd».
E Tommaso Grassi, consigliere di Sinistra Italiana: « La figlia è assunta dalla persona che la madre dovrebbe controllare, assurdo». È Il Fatto Quotidiano a sollevare la vicenda: Celeste Oranges è stata assunta lo scorso 26 ottobre con un incarico fiduciario a chiamata diretta dalla Città metropolitana guidata da Nardella. Non si tratta di un posto a tempo indeterminato ma legato al mandato amministrativo. Retribuzione lorda: 47 mila euro annui.
Ma è l' opportunità della nomina a far discutere in Palazzo Vecchio e pure nell' ambiente della magistratura contabile toscana: la madre della neo assunta a settembre 2014, allora in veste di viceprocuratore generale, formulò la richiesta di archiviazione per tre accusati, fra cui Renzi, nella causa contro altri quattro soggetti, tutti dirigenti della Provincia, di cui Renzi era allora presidente, accusati di un danno erariale tra 200 e 800 mila euro. Mondera sostenne che il danno era attribuibile ai dirigenti e non ai politici. E ora riesplode la bufera.
Com' è arrivata fin lì, sua figlia-Celeste? Ha seguito a titolo gratuito un progetto sulla giustizia di prossimità che vedeva la collaborazione di più enti tra cui la Città metropolitana e l' Università fino alla scorsa estate. Quando il progetto è arrivato alla " fase due", sulla base di un curriculum in cui si segnalano una laurea in legge, un master in criminologia e nessuna esperienza professionale è stata chiamata dalla Città metropolitana.
Nardella non commenta, come del resto neanche Mondera.
Dalla Corte filtra irritazione per ricostruzioni della vicenda ritenute «diffamatorie».
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