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Maurizio Molinari per "la Stampa"
Nel 1983 Nato e Patto di Varsavia arrivarono alla soglia del conflitto come mai era avvenuto dalla crisi dei missili di Cuba nel 1962. A rivelarlo sono documenti governativi americani, declassificati in base al "Freedom of Information Act" su richiesta di Peter Burt, direttore del "Nuclear Information Service" e pubblicati dal britannico "The Observer".
A innescare l'escalation furono le manovre militari dell'Alleanza atlantica, denominate "Operation Able Archer" che videro impiegati 40 mila soldati americani e Nato in più Paesi dell'Europa Occidentale per simulare uno scenario che vedeva le Forze Blu (Nato) difendere gli alleati dopo l'invio di Forze Arancioni (Patto di Varsavia) in Yugoslavia a seguito di sconvolgimenti interni.
Le manovre prevedevano che le Forze Arancioni occupassero Finlandia, Norvegia e Grecia obbligando la Nato a reagire ma Mosca interpretò in maniera errata gli ingenti movimenti di truppe, temette un attacco contro il Patto di Varsavia e si preparò a lanciare un attacco nucleare in piena regola.
I documenti declassificati attestano infatti che i sovietici decisero di montare su una dozzina di bombardieri, in Germania Est e Polonia, armi nucleari e contemporaneamente misero in preallarme 70 missili SS-20 con testate atomiche. Venne inoltre ordinato ai sommergibili nucleari sovietici di posizionarsi sotto il ghiaccio dell'Artico per poter sfuggire alla sorveglianza della Nato.
L'Occidente non avrebbe mai saputo della minaccia di un attacco sovietico nel 1983, quando alla Casa Bianca c'era Ronald Reagan, senza le rivelazioni di Oleg Gordievsky, un ex agente del Kgb che iniziò a collaborare con i servizi britannici consentendo all'allora premier Margaret Thatcher di venire a conoscenza di quanto avvenuto.
Le rivelazioni colpirono la "Lady di Ferro" fino al punto da convincersi della necessità di accelerare gli sforzi per porre fine alla Guerra Fredda quando, arrivato Mikhail Gorbaciov al Cremlino, tale opportunità iniziò a manifestarsi. Per l'ex capo dell'intelligence australiana, Paul Dibb, "Able Archer avrebbe potuto innescare una catastrofe che nessuno desiderava, con attacchi nucleari fra Urss e Stati Uniti di grandezza superiore a quelli che avevamo rischiato nel 1962".
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