DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
F.OLI per “la Stampa”
nello musumeci foto di bacco (2)
Il profumo di vittoria ha avuto effetti benefici per l'armonia del centrodestra, tutti amici e alleati, uniti e compatti per la scalata al governo. Negli accordi siglati negli scorsi giorni manca però qualcosa: i candidati per le elezioni regionali. Si voterà prestissimo in Sicilia, presto nel Lazio e fra pochi mesi in Lombardia. Non si tratta di un dettaglio, anzi la scelta dei governatori è stato l'elemento che ha scatenato le polemiche più dure negli ultimi mesi. Le elezioni anticipate hanno cambiato repentinamente le priorità: la premiership, le liste, i collegi e i programmi.
Ma sullo sfondo resta una questione che andrà risolta presto. Nessuno più la chiama urgenza, al vertice della settimana scorsa il tema è stato debitamente evitato per non creare tensioni, ma il tempo non è molto: in Sicilia si vota al più tardi a novembre, l'ipotesi di un accorpamento con le politiche sembra perdere quota. Lo stallo è totale e non ci si può permettere di trovare un candidato dopo le Politiche del 25 settembre, anche perché il centrosinistra ha già una sua aspirante presidente, Caterina Chinnici.
MUSUMECI SALVINI MELONI BERLUSCONI
Il governatore uscente Nello Musumeci, di Fratelli d'Italia, manda segnali contrastanti, e vuole ancora la riconferma, contro il parere della Lega e di una parte di Forza Italia. Meloni in passato è stata irremovibile, «il principio della ricandidatura degli uscenti è una regola del centrodestra». Gli altri però non si convincono e allora Fratelli d'Italia sta pensando a un'offerta agli alleati: «Scegliete voi il candidato».
La mossa sarebbe quella di chiedere la presidenza dell'Ars, il parlamento regionale, al momento guidata da Gianfranco Miccichè, nemico giurato di Musumeci, che non ha intenzione di lasciarla. Il governatore potrebbe essere dirottato in Parlamento (anche se per ora la sua idea è di non accettare la candidatura alle politiche) o più probabilmente al governo.
Altra regione che andrà presto al voto sarà il Lazio. Se Nicola Zingaretti dovesse, come sembra, essere eletto parlamentare, i seggi si aprirebbero a dicembre. Sulla carta la scelta del candidato spetta a Fratelli d'Italia, a lungo si è parlato di Francesco Lollobrigida, ma l'attuale capogruppo alla Camera non è più della partita, essendo in corsa per un ministero di peso o un ruolo di primo piano nel partito.
GIANFRANCO MICCICHE MATTEO SALVINIGIORGIA MELONI NELLO MUSUMECI MELONI MUSUMECInello musumecinello musumeciNello MusumeciNello Musumeci nello musumecinello musumeci 2
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