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Valentina Frezzato per “la Stampa”
il vescovo di alessandria guido gallese
La fanno tutti gli anni ma stavolta per celebrare il Duce hanno scelto il duomo di Alessandria. E così, lunedì alle 18, la messa in onore di Benito Mussolini, nella cattedrale in cui fu firmata il 25 aprile la resa dei tedeschi, non è passata inosservata alle decine di fedeli accorse per ricordare i defunti dell’associazione Beata Vergine della Salve. Fra questi, a sorpresa, il nome di Mussolini, come annunciato nei manifesti affissi in città per celebrare «il sacrificio di Benito Mussolini e dei trecentomila caduti della Repubblica sociale italiana». Firmato «Gli Italiani di Alessandria».
A officiare il rito c’era il parroco don Gianni Toriggia che a inizio funzione ha avvertito: «Questa è in ricordo di Mussolini». Qualcuno se l’è presa ed è uscito, altri hanno deciso di non partecipare alla comunione, ma c’è anche chi ha minimizzato dicendo «è un morto come un altro». L’ha fatto anche lo stesso don Toriggia: «Si tratta di misericordia, io ho pregato per questa anima come farei per qualsiasi altra. Il Signore è morto per tutti. Mi scandalizza che i cristiani si scandalizzino».
Peccato che uno di questi sia proprio il vescovo di Alessandria, monsignor Guido Gallese, che ieri ha ammesso: «Non ero a conoscenza di questa messa, non sono stato avvertito, io non l’avrei celebrata. Le messe in suffragio non si negano a nessuno, questo è vero. La Chiesa prega per tutti i morti al di là di visioni e divisioni. Mi scoccia però la strumentalizzazione: quei manifesti appesi per la città sono questo».
don gianni torriggia parroco del duomo di alessandria
Il vescovo in quei giorni era impegnato nell’organizzazione della processione per la Madonna della Salve, patrona della diocesi, per questo non si è accorto di nulla: «Se avessi visto quei manifesti, avrei stoppato tutto». Appena ha saputo, ha subito contattato il parroco della cattedrale: «L’ho “sgridato”, gli ho detto di fare attenzione la prossima volta. Non si usa Dio per portare avanti giochi di parte, per le nostalgie. Non si deve usare la fede come atto politico».
duomo alessandria messa in ricordo di mussolini
Il pastore del duomo, però, non è per nulla pentito: «È Papa Francesco - spiega - che insegna questo, che dice di avere misericordia. Ci sarà persino il Giubileo sulla riconciliazione. Io prego, non dò giudizi. Quelli devono rimanere fuori dalla mia chiesa».
Se in città pochi si sono scandalizzati, ci ha pensato il web a rincarare la dose. Selvaggia Lucarelli in un suo post su Twitter ha sentenziato: «Ad Alessandria si celebrano messe per onorare il sacrificio di Benito Mussolini. Andiamo bene». Alla funzione c’erano una dozzina di nostalgici tra cui molti ex consiglieri comunali e regionali e consiglieri in carica di Casale.
MUSSOLINI CON RACHELE
Mussolini e Petacci - Piazzale Loreto
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