DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
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ZAIA
Giampaolo Visetti per repubblica.it - Estratti
“La mia priorità restano i veneti. Un candidato calato dall’alto è inimmaginabile e questa fibrillazione può innescare dinamiche pericolose, a livello locale e nazionale. Abbiamo però davanti ancora dieci mesi per ragionare, a da passà a nuttata dicono a Napoli, il tempo c’è. In ogni caso resto a disposizione del mio partito, l’ultima cosa a cui penso è il mio futuro personale: prima vengono i veneti, poi la Lega e infine il centrodestra".
GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI
Luca Zaia continua a sperare nella possibilità di ricandidarsi alla presidenza del Veneto “il prossimo ottobre, o più saggiamente in un election day nella primavera del 2026”. Non scrive dunque la parola “fine” alla telenovela delle prossime elezioni regionali.
"Certo è che il blocco al terzo mandato in Italia riguarda solo 150 sindaci, guarda caso solo le cariche direttamente elettive – prosegue -: trovo così surreale nei confronti dei cittadini imporre limiti per legge, dicendo che altrimenti si creano centri di potere. A sostenerlo sono proprio i politici che non devono rispettare alcun limite di mandato. In attesa del giudizio della Corte costituzionale, se il centrodestra non troverà una sintesi, sarà comunque la Lega a indicare la strada: possiamo correre da soli e se richiesto io non mi tirerò indietro”.
(…) “Qui devono decidere i veneti – ripete – io sono a disposizione del mio partito e non parlo di altri candidati. Capisco che una mia non candidatura farebbe felici molti politici, ma i cittadini si sono già espressi a mio favore in modo inequivocabile. È impensabile che uno tutto inamidato arrivi qui e dica salve io sono il candidato”.
(…)LA FRECCIATA A MELONI
Da open.online
La questione del terzo mandato «è un’anomalia tutta nostra», dice ancora. «Io non perdo i sonni, ma è inaccettabile dire che si blocchino dei mandati a amministratori eletti direttamente dal popolo altrimenti si creano centri di potere. Ed è stucchevole che la lezione venga da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento». Riferimento neppure troppo velato alle considerazioni fatte dalla premier, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di inizio anno, circa la necessità di limiti ai mandati dei presidenti di regione: «La Lega viene dopo i cittadini ma prima del centrodestra. Io sono a disposizione della Lega in qualsiasi progetto», dice ancora lui. E sulle aspirazioni di Fratelli d’Italia, anche queste ribadite da Meloni e non solo, va giù durissimo: «È legittimo ma allora, se ci diranno che non abbiamo amministrato bene, le strade si separano».
GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI
SALVINI SOTTO ASSEDIO
Antonio Fraschilla per repubblica.it - Estratti
Messo all’angolo sul caso treni, con l’opposizione che minaccia di sfiducialo. Senza alcuna difesa da parte degli alleati e del governo. E con la fronda dei governatori del Nord che cresce di giorno in giorno dentro il suo partito.
(...)
Salvini, isolato nella maggioranza e accerchiato dall’opposizione che ne chiede le dimissioni da ministro, cerca di nascondersi.
(...)
Quello che lo preoccupa di più in queste ore è il fuoco amico. Il segretario della Lega deve fare fronte a una vera e importante fronda interna al partito che non riguarda più solo la Lega lombarda ma anche tutto il Nordest. Il non detto ieri nella conferenza stampa del governatore Luca Zaia, che minaccia con la sua Liga veneta di andare da solo alle prossime regionali se non sarà lui o un leghista il candidato governatore, è che il malcontento della base del Carroccio in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, è forte.
I contatti tra Zaia, il governatore friulano Massimiliano Fedriga e Maurizio Fugatti che guida la Provincia autonoma di Trento sono ormai molto frequenti. Si sentono poco ascoltati dal partito nazionale e in vista del congresso di marzo studiano una ipotesi clamorosa: quella di un tandem Zaia-Fedriga per sfidare il vicepremier senza rinunciare al progetto di partito nazionale. «Fedriga come presidente della conferenza delle Regioni ha curato i contatti con tanti dirigenti leghisti anche del Centro e del Sud — ragionano in casa Lega Nord-Est — e Zaia è un nome apprezzato anche al di sotto della Capitale».
I rumor sono arrivati alle orecchie del Capitano di un tempo, che intanto prepara le contromosse. In primis nei confronti della fronda interna al partito. Al momento non sembra intenzionato a fare concessioni al Nord in subbuglio,
luca zaia disinfetta il microfono usato da matteo salvini
(...) Il segretario del Carroccio cercherà poi nelle prossime ore di spostare l’agenda mediatica su temi a lui più congeniali: avvierà un forte pressing per non far fare marcia indietro al governo sulle modifiche al dl sicurezza che vanno verso una maggiore tutela delle forze dell’ordine. E rilancerà l’argomento dell’immigrazione illegale. Sperando pian piano di riprendere fiato.
LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI - GUIDO CROSETTO - ADUNATA DEGLI ALPINI VICENZAZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGAzaia salviniMATTEO SALVINI LUCA ZAIA LORENZO FONTANAZAIA TAJANI SALVINI VINITALY
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