DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Estratto dell’articolo di Antonello Guerrera per www.repubblica.it
Si è dimessa Tulip Siddiq, sottosegretaria al Tesoro del governo britannico di Keir Starmer, con delega su anticorruzione e City di Londra. Una defezione che cela ancora misteri irrisolti, insieme a connessioni internazionali e controverse. Siddiq infatti, 42 anni, è anche la nipote di una zia famigerata, l’ex prima ministra del Bangladesh Sheikh Hasina, deposta lo scorso agosto dopo numerose proteste di piazza che l’hanno travolta prima di fuggire in India in esilio forzato per evitare il carcere.
Ma cosa c’entra questo con la defenestrazione politica di Siddiq? Tutto è iniziato con un paio di scoop dei giornali inglesi, prima il Sunday Times e poi il Financial Times, che hanno scoperto uno scheletro nell’armadio della sottosegretaria del governo laburista e parlamentare di Hampstead: Siddiq infatti ha abitato o ha avuto a che fare con tre immobili sospetti e legati al governo bengalese di sua zia negli ultimi decenni.
Il primo è una casa da 2,1 milioni di sterline (circa 2,5 milioni di euro) a Finchley, a nord di Londra, dove Siddiq al momento vive e paga l’affitto. L’immobile però appartiene a Abdul Karim Nazim, uomo di affari bengalese e membro esecutivo del ramo britannico della Lega Popolare Bengalese (Awami League), ossia il partito di sua zia Sheikh Hasina.
Il secondo immobile sospetto è un appartamento a King’s Cross, sempre a Londra, che le è stato donato in passato da Abdul Motalif, altro esponente della Lega Popolare Bengalese, e che poi l’ex sottosegretaria ha affittato a terzi.
L’ultima proprietà in questione si trova invece as Hammersmith, sempre nella zona nord della capitale britannica, dove Siddiq ha vissuto in passato e che appartiene a sua sorella, dopo che l’appartamento era stato donato a quest’ultima da Moin Ghani, un avvocato bengalese che ha rappresentato in passato il governo Hasina, come ricorsa Sky News Uk.
Siddiq è finita nella bufera non solo per possibile conflitto di interessi e per aver sostenuto apertamente sua zia Hasina, anche se lo ha spesso negato in questi anni. Ma soprattutto perché, per il secondo immobile, ha dichiarato in passato di averlo ottenuto come regalo dei genitori. Affermazione falsa (secondo lei detta in “buona fede”) che poi ha dovuto smentire.
Non solo: in Bangladesh è in corso un’inchiesta per cui Bobby Hajjaj, uno dei principali oppositori di Hasina, accusa Siddiq di frode allo Stato: secondo l’accusa, la parlamentare laburista avrebbe partecipato a un complotto per gonfiare i costi di un progetto di centrale nucleare in Bangladesh nel 2013, cui ha partecipato anche la Russia di Putin. All’epoca Siddiq si fece fotografare addirittura insieme al leader russo e alla zia Hasina per celebrare l’infrastruttura, e secondo Hajjaj, Tulip avrebbe così dirottato milioni di sterline sul suo conto. [...]
Ma quest'ultima, sottosegretaria anti-corruzione, ha deciso comunque di lasciare “per non creare distrazioni al governo”, ha scritto in una lettera al primo ministro Starmer. Che ha accettato “a malincuore” le sue dimissioni, dopo aver difeso Tulip nei giorni scorsi, “anche se non ci sono prove di cattiva condotta”.
Insomma, una decisione politica, ma che alla fine si è resa inevitabile anche per il momento complicato che sta attraversando il governo di Sir Keir: in caduta nei sondaggi, dove si avvicinano Nigel Farage e il suo partito di destra Reform Uk, e con il Paese ancora preda di una tempesta finanziaria che negli ultimi giorni ha portato gli interessi dei titoli di Stato ai livelli della crisi finanziaria del 2008 e fatto crollare la sterlina. […]
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