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"NESSUN POPOLO PUÒ ESSERE COSTRETTO A UN ESILIO FORZATO" - IL RUGGITO DI PAPA LEONE XIV CONTRO NETANYAHU, CHE VUOLE CACCIARE I PALESTINESI DALLA STRISCIA DI GAZA PER POI OCCUPARLA: "TUTTI I POPOLI, ANCHE I PIÙ PICCOLI E I PIÙ DEBOLI, DEVONO ESSERE RISPETTATI DAI POTENTI NELLA LORO IDENTITÀ E NEI LORO DIRITTI, IN PARTICOLARE IL DIRITTO DI VIVERE NELLE PROPRIE TERRE..."

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BENJAMIN NETANYAHU

(ANSA) - "La rinnovata prospettiva del vostro ritorno nel vostro arcipelago natale è un segno incoraggiante e ha forza simbolica sulla scena internazionale: tutti i popoli, anche i più piccoli e i più deboli, devono essere rispettati dai potenti nella loro identità e nei loro diritti, in particolare il diritto di vivere nelle proprie terre; e nessuno può costringerli a un esilio forzato". Lo dice papa Leone XIV ricevendo in udienza la Delegazione del "Chagos Refugees Group" di Port Louis delle Isola Mauritius.

 

PAPA LEONE XIV

Leone ha parlato così ricevendo l'associazione "Chagos Refugees Group", lodata per aver operato "con perseveranza da molti anni per il ritorno del popolo chagossiano nelle sue isole". "Mi inserisco pienamente nella scia del compianto Papa Francesco - ha detto papa Prevost - che avete incontrato nel giugno 2023, e che vi aveva incoraggiati nelle vostre azioni.

 

Due anni dopo, sono lieto che la vostra causa abbia ottenuto un importante successo, poiché la restituzione delle Isole Chagos alla Repubblica di Mauritius è stata sancita di recente dalla firma di un trattato. È un passo significativo verso il vostro ritorno a casa. Condivido la vostra gioia e le vostre speranze". "Ringrazio tutte le persone delle parti coinvolte - ha aggiunto - che, aprendo il loro cuore, hanno compreso la sofferenza del vostro popolo e sono giunte a questo accordo.

 

papa leone XIV incontra gli influencer cattolici

Sono lieto che il dialogo e il rispetto delle decisioni del diritto internazionale, come aveva auspicato il mio predecessore al ritorno dal suo viaggio a Mauritius, abbiano potuto finalmente porre rimedio a una grave ingiustizia. Rendo omaggio alla determinazione del popolo chagossiano, e in particolare a quella delle donne, nella rivendicazione pacifica dei propri diritti".

 

"Formulo ora l'auspicio che le autorità di Mauritius e anche la comunità internazionale - ha detto anche - si impegnino affinché il vostro ritorno, dopo 60 anni, avvenga nelle condizioni migliori possibili. La Chiesa locale non mancherà di apportare il suo contributo, soprattutto spirituale, come ha sempre fatto nei giorni di prova. Questi anni di esilio hanno causato molte sofferenze tra voi.

 

NETANYAHU INCONTRA I GIORNALISTI - 2

Avete conosciuto la povertà, il disprezzo e l'esclusione. Possa il Signore, nella prospettiva di un futuro migliore, guarire le vostre ferite e concedervi la grazia del perdono verso quanti vi hanno fatto del male. Vi invito a guardare risolutamente al futuro".

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