
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…
NIET AL SALVINELLUM - LA CORTE COSTITUZIONALE DICHIARA INAMMISSIBILE IL REFERENDUM PROMOSSO DALLA LEGA, CHE AVREBBE TRASFORMATO L'ATTUALE SISTEMA IN MAGGIORITARIO PURO. TUTTA COLPA DELL'''ECCESSIVA MANIPOLATIVITÀ DEL QUESITO REFERENDARIO''. IN POCHE PAROLE: I PROMOTORI AVEVANO SCRITTO CHE, PUR MOZZATA, LA LEGGE ELETTORALE SAREBBE STATA IN PIEDI DA SOLA, SENZA ULTERIORI NORME. INVECE NON ERA POSSIBILE
Liana Milella per www.repubblica.it
Inammissibile. Dopo otto ore di camera di consiglio la Corte costituzionale ha deciso di bocciare il quesito referendario proposto dalla Lega. Ha cioè detto no al referendum sulla legge elettorale - promosso da otto consigli regionali guidati dal centrodestra - per trasformare in un maggioritario puro l'attuale sistema con l'abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. Preventivamente la corte ha anche bocciato il conflitto di attribuzione che 7 regioni su otto avevano presentato il 7 gennaio.
Questo il testo della consulta: "Per garantire l’autoapplicatività della “normativa di risulta” – richiesta dalla costante giurisprudenza costituzionale come condizione di ammissibilità dei referendum in materia elettorale - il quesito investiva anche la delega conferita al Governo con la legge n. 51/2019 per la ridefinizione dei collegi in attuazione della riforma costituzionale che riduce il numero dei parlamentari.
In attesa del deposito della sentenza entro il 10 febbraio, l’Ufficio stampa della Corte costituzionale fa sapere che a conclusione della discussione la richiesta è stata dichiarata inammissibile per l’assorbente ragione dell’eccessiva manipolatività del quesito referendario nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l’autoapplicatività della “normativa di risulta”.
Preliminarmente, la Corte ha esaminato, sempre in camera di consiglio, il conflitto fra poteri proposto da cinque degli stessi Consigli regionali promotori e lo ha giudicato inammissibile perché, fra l’altro, la norma oggetto del conflitto avrebbe potuto essere contestata in via incidentale, come in effetti avvenuto nel giudizio di ammissibilità del referendum".
La maggioranza sta lavorando - in commissione affari costituzionali alla Camera - a una proposta di tipo proporzionale, il Germanicum (con sbarramento al 5 per cento). Ma la Lega stessa negli ultimi giorni ha avanzato l'ipotesi di un ritorno al Mattarellum.
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