
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
QUI RADIO COLLE! “NO A CONCENTRAZIONI DI POTERE E FINANZA”, IL CEFFONE DI MATTARELLA ALLA TECNODESTRA TRUMPIANA - “LA CONCENTRAZIONE DEI POTERI È SPESSO LA CARTINA AL TORNASOLE DI UN RESTRINGIMENTO DELLE LIBERTÀ” COME SI E' VISTO "NELLE PRETESE DI MASSIFICAZIONE DELLE IDEOLOGIE AUTORITARIE DEL ’900" - IL CAPO DELLO STATO METTE IN GUARDIA DALLE “CONCENTRAZIONI CHE INDEBOLISCONO L’IMPIANTO DEMOCRATICO”
Marzio Breda per il Corriere della Sera – Estratti
sergio mattarella foto quirinale
Una vulnerabilità, fra le altre, dell’Occidente è l’accumulo di comando e forza in poche mani o, peggio, in una soltanto. Infatti, la concentrazione dei poteri è spesso «la cartina al tornasole di un restringimento delle libertà», dunque di una lesione della democrazia. Una ferita all’ordine liberaldemocratico i cui esiti abbiamo visto «nelle pretese di massificazione delle ideologie autoritarie del ’900, che hanno portato all’oppressione dell’uomo sull’uomo», e che rivediamo oggi, «con la verticalizzazione del potere e la prevalenza di quello finanziario».
È il caso di certe formule politico-istituzionali contemporanee che rivendicano, a volte perfino esplicitamente, di essere autocrazie illiberali. E qui si coglie un cenno quasi subliminale al tecno-capitalismo di marca americana.
Ecco come Sergio Mattarella illustra la sua idea di Stato-comunità incontrando i vertici della Fondazione per la sussidiarietà, guidata da Giorgio Vittadini, che lo premiano per aver fatto crescere quel principio giuridico.
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trump e musk in versione studio ghibli
È il motivo per il quale Mattarella sollecita l’importanza di «irrobustire il principio di sussidiarietà», che ha ispirato il disegno costituzionale. L’alternativa, aggiunge, «sarebbe di introdurre arbitrari criteri gerarchici o addirittura favorire di fatto poteri separati dalla società» o, per l’appunto, «concentrazioni che indeboliscono l’impianto democratico». Lo Stato insomma non è un Moloch al quale si possa sacrificare tutto, tantomeno la libertà dei cittadini, che dev’essere garantita sempre. Non per nulla la nostra Carta è detta «personalista», spiega ancora, perché «colloca la dignità della persona e della comunità, non la ragion di Stato, al centro dell’azione della Repubblica».
VLADIMIR PUTIN - ELON MUSK - DONALD TRUMP - MEME
SERGIO MATTARELLA - PRIMA ELEZIONE
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