FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
DAGONEWS - Sulle nomine le cose stanno andando per le lunghe, molto più del previsto: i due fronti si sono arroccati e Giorgetti si trova a far da paciere tra Di Maio (che ha affidato i dossier a Buffagni) e Salvini, che invece ha delegato Massimo Garavaglia. L'obiettivo del sottosegretario leghista è arrivare a nomi condivisi, che abbiano un valore e un peso al di là dei partiti. Il manuale Cencelli che stanno sfogliando i due leader, con nomine di stretta osservanza politica, rischia di riempire le controllate di personaggi senza la necessaria professionalità. Soprattutto dalle parti dei 5 stelle, che non hanno un loro ''establishment'', girano certi nomi che fanno rizzare i capelli.
STEFANO BUFFAGNI LUIGI DI MAIO
Casaleggio jr. è particolarmente in difficoltà, perché subissato di richieste mentre prova a tenere buone le tre anime del Movimento (fedeli a Di Maio/Grillo/Fico). Il suo amico Rocco Casalino non è amatissimo da Conte, che vorrebbe accanto un professionista rodato del settore: va bene uno alla prima esperienza nei palazzi, ma due è un po' troppo. Il fattore principianti allo sbaraglio è emerso prepotentemente al G7 e al vertice di Bruxelles, dove la comunicazione e i rapporti con gli altri leader non sono stati gestiti benissimo (eufemismo).
rocco casalino scrive a mentana
Anche tra i ministri a 5 stelle il caro Rocco ha causato qualche mugugno: soprattutto per il ruolo ingombrante di Chicco Mentana, che ha un filo diretto col portavoce grillino (addirittura immortalato in un video) e anticipa notizie e provvedimenti che invece vorrebbero annunciare loro…
SU CDP SFIDA IN MAGGIORANZA - IL CARROCCIO STOPPA SCANNAPIECO, CANDIDATO AD IN QUOTA 5S, E PUNTA SULL' EX INTESA SALA
Estratto dall'articolo di Goffredo De Marchis e Roberto Mania per la Repubblica
(…) Cdp, (…) pare sia definitivamente saltato il patto per portare il ticket, proposto dai grillini, Dario Scannapieco ( vicepresidente della Banca europea per gli investimenti) e Fabrizio Palermo al vertice della Cdp, il primo come amministratore delegato il secondo promosso da direttore finanziario a direttore generale. Ipotesi troppo continuista secondo la Lega per il profilo dei candidati molto legati all' establishment ( Scannapieco) e anche ai partiti oggi all' opposizione ( Palermo e i suoi passati rapporti con il Pd).
Così la Lega avrebbe cominciato ad avanzare la candidatura di Marcello Sala, ex vicepresidente vicario del consiglio di gestione di Intesa, manager molto vicino al Carroccio, già liquidatore della Crediteuronord, il fallito tentativo della banca leghista. In cambio Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio che per Salvini sta negoziando la spartizione avrebbe offerto ai cinquestelle la scelta dell' amministratore delegato della Rai. Pacifica, invece, la nomina di Massimo Tononi (già sottosegretario con Prodi) alla presidenza della Cdp, scelta che spetta alle Fondazioni, soci di minoranza. Mentre è ancora ferma la sostituzione di Vincenzo La Via alla direzione generale del Tesoro.
(…)
Dario ScannapiecoFABRIZIO PALERMO
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