LA FINANZA A SERVIZIO - DOPO SEI MESI DI DISCUSSIONE, ECCO LE NOMINE AI SERVIZI: DUE GENERALI DELLA GUARDIA DI FINANZA. AL VERTICE DELL'AISE, L'EX GENERALE LUCIANO CARTA, GIÀ VICE DI MANENTI (COME PREVISTO). SORPRESA INVECE PER IL DIS, DOVE ARRIVA GENNARO VECCHIONE. IL PREFETTO PANSA DIVENTERÀ CONSIGLIERE PER LA SICUREZZA DEL PREMIER CONTE - CONFERMATO IL GENERALE MARIO PARENTE ALL'AISI

1. VECCHIONE VA AL DIS CARTA ALL' AISE, COSÌ CAMBIANO I SERVIZI `

Cristiana Mangani per “il Messaggero

generale luciano carta

 

Un po' trattativa, un po' braccio di ferro. Ma alla fine il governo giallo-verde ha trovato la quadra sui vertici dei servizi di sicurezza. Sono stati sei mesi a discutere se cambiarli o meno, se procedere alla sostituzione dei direttori di Dis e Aise, Alessandro Pansa e Alberto Manenti, visto che il mandato era stato allungato di un anno lo scorso 7 marzo - tre giorni dopo le elezioni - dall' esecutivo Gentiloni. E alla fine l' accordo è stato trovato, ma non senza vittime illustri, e con un en plein della Guardia di finanza.

 

GENNARO VECCHIONE

Al vertice dell' Aise, il Servizio segreto esterno, è stato nominato l' ex generale della Gdf Luciano Carta, che era già il vice di Manenti. Mentre al Dis, l' Agenzia che coordina i servizi di intelligence, è arrivato il generale Gennaro Vecchione, direttore della Scuola di perfezionamento delle forze di polizia. Saldo in carica al vertice dell' Aisi, l' ex generale dei carabinieri Mario Parente, che ha già ottenuto la proroga da parte del governo in carica.

 

Un dossier contrastato, quello dei servizi. Fino all' ultimo momento, quando la riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr), organismo in seno al quale il premier Giuseppe Conte ha comunicato i nomi, è stata spostata dalle 17 alle 22.

 

La volontà di arrivare ai cambi era stata chiaramente espressa in mattinata dal vicepremier e ministro dell' Interno, Matteo Salvini, a margine della sua audizione al Copasir. «C' è una riunione ad hoc del Cisr e conto che si chiudano le partite aperte. Vediamo cosa ci propone il premier».

MARIO PARENTE

Come per tutte le nomine di questo Governo, però, ci sono state lunghe contrattazioni tra i due alleati, con l' interlocuzione anche del Colle che, su un capitolo così delicato, tradizionalmente viene chiamato in causa.

 

LE PRESSIONI

A spingere per sostituire Pansa e Manenti è stato fin dall' inizio il titolare del Viminale. Che non aveva gradito la mossa di Gentiloni di allungare la vita ai due direttori. «È incredibile - aveva detto il leader della Lega - che dopo un voto che ha cambiato equilibri e volto al paese, ci sia un governo delegittimato che mette mano a rinnovi di incarichi importanti e non urgenti come quelli dei Servizi».

 

Ma la fretta di Salvini è stata frenata dai Cinquestelle e da Conte, che ha mantenuto la delega al settore e a cui compete formalmente la nomina. Sono così passati mesi con i vertici di Dis e Aise lasciati in una situazione di incertezza. Alla fine la decisione sembra essere stata quella di procedere al cambio dopo la Conferenza internazionale sulla Libia a Palermo, che aveva visto l' intelligence - in particolare l' Aise - impegnata in maniera massiccia nella preparazione dell' evento per arrivare a mettere al tavolo negoziale quanti più interlocutori possibili.

alessandro pansa (2)

 

E ieri, accompagnate dai ringraziamenti del governo per il lavoro svolto a Pansa e Manenti, sono arrivate le nomine, in una giornata particolare, con la notizia del rapimento della giovane cooperante italiana Silvia Romano in Kenya. Si apre dunque un nuovo fronte di impegno per l' Aise, già alle prese con la difficile situazione della Libia che ha pesanti riflessi sull' Italia per il profilo della sicurezza, dell' immigrazione e per quello energetico.

 

 

2. LA FINANZA PRENDE TUTTO. SERVIZI SEGRETI: VECCHIONE NOMINATO AL DIS, CARTA ALL'AISE

Estratto dall'articolo di Maria Antonietta Calabrò per www.huffingtonpost.it

 

Il Prefetto Pansa dovrebbe essere nominato Consigliere per la sicurezza del Presidente Conte.

ALBERTO MANENTI

 

Il rinnovo dei vertici è rimasto in sospeso fino all'ultimo. Per il Dis, il vertice dell'intelligence era accreditata fino a ieri la promozione di uno degli attuali vicedirettori Enrico Savio, da tutti considerato come molto vicino all'ex capo della Polizia e del DIS, Gianni De Gennaro.

 

Invece a sorpresa è stato scelto per l'incarico più importante, quello di capo del DIS, il generale Vecchione, che non faceva parte della rosa dei più quotati papabili. Nel suo curriculum degli incarichi più recenti, si deve sottolineare il comando per quattro anni ( dal settembre 2013 al giugno 2015 e dal settembre 2015 al luglio 2017) dell'attività operativa svolta dai cosiddetti Reparti dipendenti ( cioè il Nucleo speciale anticorruzione, delle Commissioni parlamentari d'inchiesta del Nucleo speciale Privacy (protezione dati personali), Antifrodi tecnologiche, per l'energia, tutela della proprietà intellettuale, Antitrust, Radiodiffusione ed editoria), in collaborazione con istituzioni ed Autorità indipendenti, Autorità con le quali aveva collaborato fin dal 2004.

 

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini