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NON SOLO CASALINO: RENZI PER RIENTRARE IN MAGGIORANZA VUOLE ANCHE LA TESTA DI DOMENICO ARCURI, ALFONSO BONAFEDE E ROBERTO GUALTIERI. CHE FARÀ LA POCHETTE CON LE UNGHIE DI FRONTE A QUESTE RICHIESTE? – CRIMI CHIUDE AL MES: “ABBIAMO CHIESTO CHE VENGA TOLTO DALL’AGENDA”

 

davide faraone matteo renzi

MES: CRIMI, È TEMA DIVISO, ACCANTONIAMOLO ++

 (ANSA) - ROMA, 30 GEN - "Abbiamo chiesto che siano accantonati alcune temi, strumentali e divisi, penso al mes" e "prendere atto che non c'è una maggioranza" che lo appoggia e quindi che "venga tolto dall'agenda e ci si concentri sulle questioni che hanno un sentire comune e siano più importanti". Lo ha detto il capo politico del M5s, Vito Crimi, dopo le consultazioni con il presidente della Camera, Roberto Fico.

Arcuri Conte

 

RENZI, NEL MIRINO DUE MINISTRI: ORA DISCONTINUITÀ NEL GOVERNO

Maria Teresa Meli per www.corriere.it

 

ALFONSO BONAFEDE GIUSEPPE CONTE

Dunque, Roberto Fico, proprio come aveva chiesto ieri al Presidente della Repubblica Matteo Renzi, che infatti mostra di gradire la decisione di Sergio Mattarella: «È una scelta saggia». Un altro giro di consultazioni è quello di cui il leader di Italia viva ha bisogno per piazzare le sue pedine e fare le sue mosse.

 

SERGIO MATTARELLA ROBERTO FICO

Il Conte ter è sempre all’orizzonte, però secondo l’ex premier c’è il tempo per trovare l’intesa su un altro nome o per porre delle condizioni stringenti al presidente del Consiglio dimissionario. La parola d’ordine è «discontinuità» perché, ripete Renzi, «io non ce l’ho con Conte anche se lui ha posto un veto su di me quando pensava di trovare un bel gruppo di responsabili».

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Già, il problema del premier per il leader di Italia viva è un altro: il senatore di Scandicci è stufo di veder derubricato il braccio di ferro con l’inquilino di palazzo Chigi a un problema personale, a uno scontro tra caratteri: «Il governo — ripete ai suoi Renzi — è caduto sulla sua incapacità di fare le cose». È su questo che l’ex premier se ne è andato, «non perché a me sta antipatico Conte e io sto antipatico a lui».

 

giuseppe conte alfonso bonafede

Del resto non bisogna scordare che il leader di Italia viva nell’agosto del 2019, quando stava ancora nel Pd, ha lanciato l’attuale governo accettando di stare in maggioranza con i grillini con cui aveva litigato ferocemente fino al giorno prima. Perciò rifiuta la vulgata che lo vuole contro Conte per «un fatto personale».

 

MATTEO RENZI COME UN ASSALTATORE DEL CONGRESSO USA

E infatti si tiene tutte le strade aperte come dimostrano le accomodanti dichiarazioni di ieri di Ettore Rosato: «Noi non abbiamo posto veti a Conte. Ci sono tutti i presupposti per fare un buon lavoro», spiega il vice presidente della Camera. Che poi plaude alla repentina inversione di marcia dei grillini che nel giro di meno di 48 ore sono passati da «giammai con Renzi» a «non ci sono veti nei confronti di Iv»: «Le parole dei 5 Stelle vanno in direzione delle richieste di Italia viva, c’è la volontà di costruire una maggioranza politica seria, Si può varare un programma di fine legislatura».

DOMENICO ARCURI GIUSEPPE CONTE

 

Dunque Matteo Renzi non scopre le sue carte ma si siede al tavolo delle trattative. Il leader di Italia viva sa che ora deve puntare tutto sui programmi e sulla qualità del governo.

 

Da Iv dicono che sono tre i nomi nel mirino: il super commissario Domenico Arcuri, il Guardasigilli Alfonso Bonafede e il titolare del dicastero dell’Economia Roberto Gualtieri. Anche in questo caso niente di personale, ma secondo Italia viva la gestione della pandemia e della politica economica hanno mostrato delle lacune profonde. Per il partito di Renzi, che pure ha già contribuito a cambiare il Recovery plan, si può fare di più. Quanto alla giustizia, quello è stato sempre terreno di dissidio tra Italia viva, Conte e i 5 stelle.

crisi di governo i tweet sulla conferenza stampa di renzi 6

 

Tutti a questo punto vogliono fare in fretta, perché c’è la pandemia e c’è il Recovery e tutto lascia presagire che dopo questo mandato al presidente della Camera Roberto Fico toccherà di nuovo a Conte. Ma da Italia viva avvertono: «Attenzione perché ci potrebbe anche essere qualche sorpresa».

 

giuseppe conte alfonso bonafede

E Renzi, in tutte le sue conversazioni a 360 gradi con esponenti della maggioranza giallorossa e dell’opposizione di centrodestra, continua a ripetere come un mantra che non è vero che Mario Draghi è indisponibile. Ma la sorpresa potrebbe essere anche un’altra. E riguardare l’esploratore Fico…