mario giordano giorgia meloni

NON CI SONO PIÙ I TROMBETTIERI DESTRORSI DI UNA VOLTA – L’INCREDIBILE GIRAVOLTA DI MARIO GIORDANO CHE DEMOLISCE GIORGIA MELONI: “È DIVENTATA QUEL CHE PROMETTEVA DI COMBATTERE: ESTABLISHMENT. SE GOVERNI E NON CAMBI NULLA, POI LA GENTE SI ALLONTANA. NON PER RABBIA, MA PER DELUSIONE. LA SENSAZIONE CHE RACCOLGO È QUELLA DI UNA SPERANZA TRADITA.  SI È ALLINEATA ALL’EUROPA CONTRO CUI AVEVA FATTO BATTAGLIA. SULL’UCRAINA SANZIONIAMO 19 VOLTE LA RUSSIA, MA SU ISRAELE SIAMO TIMIDISSIMI”. POI INFILZA IL “CERCHIO MAGICO” DELLA DUCETTA: “GRUPPO RISTRETTO E POCO ALL’ALTEZZA. NON HANNO SAPUTO ALLARGARE LA SQUADRA…” – IL DAGOREPORT: L'ARRIVO DI TOMMASO LABATE SU RETE4 HA FATTO INVIPERIRE GIORDANO...

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Estratto dell’articolo da www.huffingtonpost.it

 

MARIO GIORDANO

A tre anni dall’insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi, anche una voce storicamente vicina alla destra, come quella di Mario Giordano, comincia a sollevare dubbi e critiche.

 

Il volto noto di Mediaset, simbolo della comunicazione più populista e “viscerale” della destra italiana, in un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, esprime un giudizio severo: "Giorgia è diventata ciò che prometteva di combattere: l’establishment".

 

Per Giordano, la premier è riuscita a garantire stabilità al Paese, smentendo le previsioni apocalittiche su conti pubblici e credibilità internazionale.

 

giorgia meloni ospite di mario giordano fuori dal coro

Ma proprio questa stabilità rischia di essere la sua più grande delusione per l’elettorato di destra: "Ci si aspettava un cambiamento radicale, invece ci siamo ritrovati con Von der Leyen e l’Europa che voleva cambiare".

 

Giordano critica la metamorfosi meloniana in politica estera: da euroscettica a “ultrà euro-atlantica”.

 

"Si è allineata all’Europa contro cui aveva fatto battaglia. È inevitabile che una parte del suo elettorato si senta tradita. Sull’Ucraina sanzioniamo 19 volte la Russia, ma su Israele siamo timidissimi. Servirebbe più coraggio".

giorgia meloni mario giordano 3

 

Sul fronte immigrazione e sicurezza urbana, Giordano è ancora più netto: "Gli sbarchi continuano e le città sono in mano agli spacciatori. I decreti sono blandi, le promesse non mantenute. Il caso dei ladri di case è emblematico: una norma inutile, fatta solo per i social".

 

Anche sulla sanità il giudizio è impietoso: "Il ministro Schillaci è stato deficitario. La legge sulle liste d’attesa, annunciata in fretta prima delle Europee, non ha risolto nulla".

fuori dal coro - mario giordano

 

E sull’economia: "Conti stabili, occupazione in crescita, ma molti lavori sono sottopagati. Vedremo cosa succederà con la manovra".

 

Giordano non mette in dubbio la preparazione della premier: "[…] Se governi e non cambi nulla, poi la gente si allontana. Non per rabbia, ma per delusione. La sensazione che raccolgo è quella di una speranza tradita".

Sul “cerchio magico” che circonda Meloni: "Non è familismo, ma un gruppo ristretto e poco all’altezza. Non hanno saputo allargare la squadra".

 

giorgia meloni ospite di mario giordano a fuori dal coro

"Il consenso regge perché mancano alternative. Ma governare sul vuoto non è una strategia. Nei prossimi due anni Giorgia deve recuperare il suo popolo. E per farlo, deve tornare al coraggio, al cambiamento, ai temi che non piacciono alla sinistra. A partire dalla sicurezza".

giorgia meloni mario giordano 1giorgia meloni mario giordano 2giorgia meloni 3giorgia meloni a new york - assemblea onumario giordano