“IO NON MI ASPETTO NIENTE DI CORAGGIOSO DA BEPPE SALA E SO QUANTE PRESSIONI RICEVA DALLA COMUNITÀ EBRAICA” - SELVAGGIA LUCARELLI ATTACCA IL SINDACO PER IL POST SULLA SCRITTA "SPARA A GIORGIA" ALLA MANIFESTAZIONE PRO PALESTINA DI MILANO ACCUSANDOLO DI "BENALTRISMO" – "IN PIAZZA C’ERANO MIGLIAIA DI PERSONE PACIFICHE CHE CHIEDEVANO AL MONDO DI FERMARE IL MASSACRO DI GAZA. QUESTA ERA LA VERA NOTIZIA, NON LA SCRITTA DI UN DEFICIENTE. IL FATTO CHE LEI SI INDIGNI PER UNA SCRITTA IDIOTA SU UNA VETRINA È LA METAFORA DI CIÒ CHE È LA SUA POLITICA: VETRINA"

Da milanotoday.it

selvaggia lucarelli

"Alla manifestazione di Milano hanno partecipato migliaia di persone pacifiche: famiglie, giovani, anziani, bambini, tutti lì per chiedere al mondo di fermare il massacro di Gaza. Questa era la vera notizia, non la scritta di un deficiente". È parte del lungo commento di Selvaggia Lucarelli al post del sindaco Beppe Sala pubblicato dopo gli scontri alla manifestazione pro Palestina di sabato scorso. Per la giornalista le parole del primo cittadino non fanno bene alla causa, a chi ha manifestato pacificamente contro la guerra a Gaza (migliaia di persone), riducendo tutto ai tafferugli dei pochi. E alla scritta contro la premier Giorgia Meloni.

"Io non mi aspetto niente di coraggioso da Beppe Sala e so perfettamente quante pressioni riceva dalla comunità ebraica. L’ultima richiesta nota è stata quella di illuminare di arancione Palazzo Marino in ricordo dei due fratellini rapiti da Hamas e poi restituiti cadaveri. E ha detto no. Credo più che altro per evitare che qualcuno potesse ricordargli che per i 50 000 morti di Gaza non si è acceso neanche un lampione a Nolo, ma fa niente", ha esordito Lucarelli, per la quale il post su Facebook di Sala è "inaccettabile". La vera notizia, spiega, non era la "scritta di un deficiente", ma la grande partecipazione.

selvaggia lucarelli post contro beppe sala

"E no, Milano non 'ha assistito' alla manifestazione come da lei scritto, ha partecipato - prosegue la giornalista -. Sarebbe stato corretto scegliere il verbo giusto, anche per ricordare che questa non è solo la città dei lobotomizzati che si mettono in fila per uno sgabello di Etro o l’atollo privilegiato dei 115 000 milionari". Per Lucarelli Sala avrebbe potuto evitare di sottolineare che quella di sabato scorso "fosse 'un'altra' manifestazione pro Pal, come a dire 'l’ennesima'. Le manifestazioni non si fermano perché non si ferma il massacro, caro Sindaco".

beppe sala

"Che dire poi di quel benaltrismo d’accatto per cui 'nel mondo ci sono 56 guerre, noi europei vediamo solo quelle più vicine' - scrive la giudice di Ballando con le stelle -. A parte che è falso, perché vediamo solo quelle che ci fa comodo vedere, a parte che come ha scritto qualcuno, sembra di sentire 'ho tante amiche guerre0, dovrebbe ricordarsi che questa non è una guerra. È un anno e mezzo di bombardamenti ininterrotti su persone, case, ospedali, scuole, campi profughi, mezzi di soccorso, stampa e operatori umanitari in un pezzo di terra da cui nessuno può uscire. E in cui nessuno può entrare, senza il permesso di chi bombarda. Il fatto che lei si indigni per una scritta idiota su una vetrina (per le cui indagini immaginiamo che la Digos impiegherà i suoi uomini migliori) è la metafora di ciò che è la sua politica: vetrina".

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