FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Mauro Favale per “la Repubblica - Roma”
La campagna elettorale della “sedia vuota”: vuota al dibattito nella sede dell’associazione costruttori, vuota al confronto tv alla tribuna della Tgr Lazio, vuota ieri nel salotto di Barbara D’Urso a Domenica Live.
Virginia Raggi «scappa», dicono i suoi avversari. «Io vicino a questi signori non mi ci siedo», scrive lei su Facebook. Un’ennesima polemica che arriva alla vigilia del primo (e unico) dibattito tv al quale la candidata del M5S ha accettato di partecipare.
Domani sera alle 21 su SkyTg24, questa volta la Raggi sarà costretta a sedere (più probabile una scenografia con i politici in piedi davanti a un leggio) accanto agli sfidanti Giorgia Meloni, Roberto Giachetti, Alfio Marchini e Stefano Fassina.
«Ci vediamo il 31 maggio, cari trasformisti dell’ultima ora», li ha apostrofati la Raggi. Accuse pesanti nei confronti dei partiti che «per 20 anni hanno invaso tv fregandosene dei cittadini, discettando sul nulla e scandendo false promesse mai mantenute. Hanno distrutto Roma e ora vogliono “buttare tutto in caciara”».
Prima era stata in diretta la D’Urso ad annunciare l’assenza della Raggi: «La candidata del M5S — ha detto la conduttrice — non ha accettato il nostro invito, la sua poltrona è vuota». «Noi dobbiamo rispetto ai romani — il commento di Giachetti — una forma di rispetto è confrontarsi, non si può scappare sempre». «Le avevamo anche detto che se veniva poteva tenere l’auricolare per farsi suggerire le risposte dalla Casaleggio», ironizza la Meloni.
Proprio per questo, il confronto di domani sera si carica di significato e di aspettative, con la Raggi che si gioca molto del vantaggio che le assegnavano i sondaggi prima che scattasse il divieto di pubblicazione.
Dovrà schivare le accuse di essere “teleguidata” dalla Casaleggio e difendere le proposte sulle quali si è sollevata più polemica, dalla funivia tra Casalotti e Boccea alla “moneta complementare” per favorire il baratto fino all’assessorato “a tempo”, lanciato ieri in tv dal deputato M5S Luigi Di Maio.
Sarà lei a fare “la lepre”, con gli altri a inseguire per provare a “catturarla” e a convincere i tantissimi indecisi. Intanto i tre (assente Fassina che critica Canale 5 per il mancato invito) hanno provato a dare un’idea delle loro proposte dalla D’Urso. Senza farsi sconti.
Scintille tra Giachetti e Marchini, col primo che ribadisce il suo piano di decentramento per dare «soldi e personale ai municipi» e il secondo ad attaccare: «Ma in 20 anni non avete fatto nulla. È un piano mai attuato. Chi ha governato in questi anni?». «Anche Alemanno che ti porti appresso», ribatte Giachetti.
Frizioni anche tra Meloni e Giachetti in tema di rifiuti. E, ovviamente, tra Meloni e Marchini: «Mi sono candidata perché penso di saper fare meglio di te il sindaco », afferma la leader FdI.
«Ma oggi serve qualcuno che ha più capacità gestionali che politiche. Tu sei una politica, serve qualcosa di diverso», ribatte lui. «I romani sanno chi sono e io non nascondo la macchina», replica la sfidante, alludendo alla Ferrari. «La mia macchina? Io l’ho pagata con i miei soldi, ma andate a lavorare», sbotta l’imprenditore. Appuntamento a domani sera per il confronto a 5.
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