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L’IDEOLOGIA TOSSICA DEL FEMMINISMO OLTRANZISTA FA SOLO DANNI: LA NUOVA NORMA SUL REATO DI VIOLENZA SESSUALE CHE INTRODUCE “IL CONSENSO LIBERO E ATTUALE” È UN ABOMINIO GIURIDICO (PER PROTEGGERE LE DONNE NON SI DEVONO DISTRUGGERE GLI UOMINI) - SMANTELLA LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA E INVERTE L’ONERE DELLA PROVA. DA ORA IN POI SARÀ L’IMPUTATO A DOVER DIMOSTRARE LA PROPRIA INNOCENZA. UN UOMO CHE SI DIFENDERA' DALL'ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, SOSTENENDO CHE LA PARTNER FOSSE CONSENZIENTE, DOVRÀ SPIEGARE E PROVARE COSA GLI HA FATTO CREDERE CHE CI FOSSE CONSENSO - NON SOLO: IL MAGISTRATO DOVRÀ CREDERE ALLA DONNA A PRESCINDERE – CRUCIANI: “SIAMO AL ‘CONSENSO MINUTO PER MINUTO’ - L’AVVOCATA BERNARDINI DE PACE: “GLI UOMINI DEVONO REGISTRARE OGNI ATTO SESSUALE, OPPURE SMETTERE DI FARE L’AMORE” – I DUBBI SUL TESTO DELLA LEGHISTA GIULIA BONGIORNO E IL RISCHIO DI INTERPRETAZIONI GIURIDICHE FUORVIANTI, SENZA CONTARE LE ZONE D'OMBRA IN CUI POTREBBERO FACILMENTE FINIRE RICATTI, VENDETTE, REGOLAMENTI DI CONTI ATTRAVERSO FALSE ACCUSE DI STUPRO...
Niccolò Carratelli Francesco Malfetano per lastampa.it - Estratti
manifestazioni contro la violenza sulle donne 2
Prima dello slittamento alla Ddl sulla violenza sessuale e il consenso. Prima delle polemiche e dei dubbi dell'opposizione circa uno sgambetto post-elettorale del centrodestra. E prima ancora della telefonata tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, a raccontare lo strano 25 novembre della maggioranza (giornata contro la violenza sulle donne) ci sarebbe un incontro avvenuto in mattinata a Palazzo Madama.
La presidente della Commissione Giustizia e senatrice leghista Giulia Bongiorno si confronta con il capogruppo del Carroccio al Senato Massimiliano Romeo e - secondo diverse fonti - lo stesso Matteo Salvini. Uno scambio utile a chiarire come l'iter accelerato della norma "promesso" da Meloni a Schlein non abbia soddisfatto l'avvocata. Secondo le ricostruzioni Bongiorno - in seguito supportata sia da FdI che da Forza Italia - si sarebbe detta indisponibile a far passare per la Commissione che guida un testo che non l'ha vista «coinvolta» e che ritiene imperfetto, oltre che potenzialmente soggetto a interpretazioni giuridiche fuorvianti.
il sesso senza consenso è stupro
(…)«Non possiamo approvare una legge imperfetta solo perché il centrosinistra ha bisogno di un comunicato stampa» è la voce che si leva dai leghisti a difesa della presidente della Commissione.
«Un approfondimento è necessario per rendere più efficace la legge» sostanzia Romeo a La Stampa, dando il là all'idea di un approdo in Aula abbastanza rapido, probabilmente all'inizio del prossimo anno.
C'è infatti da dire che nei corridoi del Senato non è difficile imbattersi in chi - tanto in maggioranza quanto all'opposizione - riconduce lo stop su iniziativa leghista alla volontà di non consentire a Schlein di intestarsi una vittoria mediatica proprio all'indomani dei risultati delle Regionali deludenti per il centrodestra. Dietro all'improvvisa presa di coscienza, rispetto ad un testo già approvato all'unanimità alla Camera, ci sarebbe insomma la volontà di depotenziare la vittoria del centrosinistra. «Un fallo di reazione», bollano la vicenda dal Pd.
IL CONSENSO LIBERO E ATTUALE
Annarita De Giorgio per ilfoglio.it - Estratti
Eppure destra e sinistra, unite nell’abbraccio tra Meloni e Schlein, hanno approvato all’unanimità alla Camera una legge pericolosa, che sacrifica sull'altare del populismo penale secoli di civiltà giuridica. È la legge Boldrini che modifica l’articolo 609-bis del codice penale in materia di violenza sessuale e di libera manifestazione del consenso, con l’emendamento proposto da Michela Di Biase (Pd) e Maria Carolina Varchi (FdI), che stabilisce: “Chiunque compie o fa compiere o subire atti sessuali a un’altra persona senza il consenso libero e attuale di quest’ultima è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.
Quando fu proposta, i giornali di destra si scagliarono contro, parlando di “green pass per fare l’amore”. Perché l’uomo (la legge tutela chiaramente soprattutto le donne: nessuno ha ancora chiesto cosa succede se la vittima è un uomo, magari aggredito da un altro uomo) dovrà dimostrare in tribunale le prove del consenso. Qui sta uno degli elementi più gravi introdotti dalla nuova norma: smantellando la presunzione di innocenza, si inverte l’onere della prova. Da ora in poi sarà l’imputato a dover dimostrare la propria innocenza.
Chi si difende dicendo che lei era consenziente — la linea difensiva più ricorrente — dovrà spiegare e provare cosa gli ha fatto credere che lo fosse. Mentre il magistrato dovrà credere alla donna a prescindere: se denuncia, significa che non voleva. E se, dopo una notte di sesso consenziente, viene mollata e vuole vendicarsi? Inoltre il consenso deve essere “attuale”, cioè riguardare quel momento specifico e persistere durante il rapporto. La donna può tirarsi indietro anche dopo aver accettato l’approccio: in quel caso è violenza. Come l’ha chiamata Cruciani — uno dei pochi, insieme a Mario Giordano e Nicola Porro, a criticare la destra per aver votato la legge — siamo al “consenso minuto per minuto”.
Il centrodestra, pur di non perdere consenso su un tema facile e populista, ha accettato di assecondare questa boldrinata. La riforma vuole rendere più semplice essere credute. Il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, lo ha ammesso chiaramente: “Il pm deve credere alla donna che denuncia”.
Eppure l’articolo 27 della Costituzione impedisce la presunzione di colpevolezza. “Non si arriverà al consenso scritto — dice Roia — ma da ora in poi questo è un problema che riguarda gli uomini”. Ripetiamo la domanda: e se la vittima fosse lui? Qui c’è anche la violazione dell’articolo 3: “Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso…”. Ma chi potrà mai impugnarla? È un fatto genetico, direbbe Nordio.
E questo consenso vale solo per la penetrazione, o devo chiedere il permesso anche per un bacio? E come lo dimostro, se è la sua parola contro la mia? La verità non si ricostruisce più: si presume. Come ha detto l’avvocata Bernardini De Pace: “Gli uomini devono registrare ogni atto sessuale, oppure smettere di fare l’amore”(…)
FEMMINISMO
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