salvini di maio

ULTIME DAL QUIRINALE: OK A UN GOVERNO POLITICO M5S-LEGA MA CON PAOLO SAVONA IN QUALSIASI MINISTERO CHE NON SIA IL MEF. IN ALTERNATIVA, MATTARELLA CHIEDE UN ATTO DI RESPONSABILITÀ CON FIDUCIA TECNICA A COTTARELLI DAL MAGGIOR NUMERO DEI PARTITI - ANCHE TRAVAGLIO FA IL CONTROPELO ALL’INETTITUDINE DI DI MAIO CHE SI E’ FATTO FREGARE DA SALVINI: “HA CEDUTO ALL’IMPULSIVITÀ E HA PARLATO TROPPO, O TROPPO PRESTO, O TROPPO TARDI: DANDO PER FATTE..."

sergio mattarella carlo cottarelli

1- DAGONOTA

Il governo Cottarelli è pronto ma è in stand-by. Ultime dal Colle: ok a un governo politico M5S/Lega ma con Paolo Savona in qualsiasi ministero che non sia il MEF. In alternativa, Mattarella chiede un atto di responsabilità verso il paese con una fiducia tecnica a Cottarelli da parte del maggior numero dei partiti.

 

2 - AAA BUONSENSO CERCASI

Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto quotidiano”

 

[…] Di Maio, sopraffatto dalla rabbia per un governo andato in fumo quando pareva pronto a partire, ha perso lucidità e ha invocato in tv la messa in stato d’accusa di Mattarella, salvo poi, previa lavata di capo di Grillo, ingranare la retromarcia.

MATTARELLA E LUIGI DI MAIO

 

Troppe volte, in questa crisi che ha messo a dura prova il sistema nervoso di tutti, il leader 5Stelle ha ceduto all’impulsività e ha parlato troppo, o troppo presto, o troppo tardi: dando per fatte cose da fare, dando per chiusi forni ancora aperti, dando per aperti forni già chiusi, lanciando ultimatum sulla sua premiership che poi la sua rinuncia ha trasformato in penultimatum, esagerando negli elogi al partner Salvini (che si è ben guardato dal fare altrettanto) e tacendo anziché vantare l’unico gesto nobile e disinteressato di tutta la crisi: il suo rifiuto, per 80 giorni, di legittimare B. con un incontro, una stretta di mano, una telefonata, un selfie, una photo opportunity, un ministro forzista travestito da leghista, giocandosi ogni possibilità di diventare premier. […]

MATTARELLA SALVINI

 

Salvini, come tutti i bari che possono giocare su due tavoli perché non hanno scrupoli (Di Maio o B., purché se magna), ha colto al balzo l’assist di Mattarella per fare comunque gol: le elezioni subito, almeno secondo i sondaggi, convengono solo a lui. Se ci va col M5S (che sarebbe mangiato vivo), fa il pieno di collegi uninominali e governa con loro, ma stavolta da pari a pari; se torna con B. (che vorrebbe mangiarsi vivo), la destra può vincere e lui fare il premier.

marco travaglio

 

Errori politici non ne ha fatti, sempreché la politica sia il partito e non lo Stato. E sempreché Salvini riesca a realizzare almeno qualcuna delle mille promesse: altrimenti, con tutte le aspettative che ha creato, gli elettori scopriranno quel che è sempre stato fino a un mese fa: il Cazzaro Verde. […]

 

3 - IL PRIMO SOLCO FRA I NUOVI ALLEATI

Estratto dell’articolo di Adalberto Signore per “il Giornale”

 

Una delle domande più ricorrenti fra gli attoniti deputati che gironzolano in Transatlantico in attesa di scoprire se la legislatura andrà avanti è se Luigi Di Maio abbia o no capito di essersi consegnato mani e piedi a Matteo Salvini. Passati 87 giorni dalle elezioni, infatti, gli equilibri usciti dalle urne sembrano essersi completamente ribaltati e nel braccio di ferro sotterraneo che è in corso tra i due, il segretario della Lega dà ormai l'impressione di condurre le danze senza alcuna esitazione. Con buona pace del 32,7% con cui solo tre mesi fa i Cinque stelle avevano quasi doppiato il 17,4 del Carroccio.

PAOLO SAVONA

È anche per questa ragione […] che ieri Di Maio ha deciso una repentina conversione ad «U». Così, prima ha archiviato la richiesta di impeachment per Sergio Mattarella, […] poi è salito al Quirinale per un faccia a faccia informale con il presidente che solo 24 ore prima voleva far decadere. E infine ha cercato di ribaltare il tavolo […] «Troviamo un altro nome eccellente per l' Economia e diamo a Savona un altro ministero» […]

 

L'ennesimo cambio improvviso di passo di una crisi che sta ormai diventando cronica.

Ma che ha un obiettivo chiaro sul quale convergono gli interessi sia di Di Maio che del capo dello Stato: far sì che Salvini si assuma in prima persona la responsabilità di non far nascere il governo. […]

 

matteo salvini luigi di maio contratto

[…] La convinzione di molti, infatti, è che il leader della Lega abbia ormai deciso di tornare al voto per capitalizzare questi 87 giorni in cui i sondaggi lo stanno dando in continua crescita, al punto che il Carroccio potrebbe perfino puntare a scavalcare il M5s. Per Salvini significherebbe ribaltare non tanto gli equilibri all' interno del centrodestra, ma nell' intero panorama politico. Insomma, per dirla con le parole usate da Di Maio ieri con un suo collega di partito, «ci siamo fatti fottere...». Ecco perché il leader pentastellato ha deciso di provare a ribaltare il tempo. Probabilmente, fuori tempo massimo.

luigi di maio matteo salvini