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PADOAN MALTRATTATO (MORE SOLITO) DA RENZI, MINACCIA LE DIMISSIONI – MA MATTARELLA LO STOPPA: SE TI FOSSI DIMESSO PRIMA, UN SOSTITUTO LO AVREMMO TROVATO. ORA FARESTI CADERE UN GOVERNO DEBOLE E FARESTI SOLO UN FAVORE A MATTEO – QUINDI, ABBOZZA

 

Dagoreport

 

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Piercarlo Padoan è incazzato come una jena con Matteo Renzi. Non tanto perché lo ha costretto a rimangiarsi la manovra fiscale già concordata con Bruxelles (la lettera dei Quaranta contro l’aumento delle tasse), e nemmeno per averlo costretto a fare la bella statuina alla Direzione del Pd (raro che un ministro “tecnico” partecipi a riunioni di partito).

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Quel che ha mandato Piercarlo su tutte le furie sono i toni che il “ragazzino” (così lo chiama quand’è seduto alla scrivania di Quintino Sella) ha usato con lui al telefono. Nella sostanza, il Ducetto ha fatto il Ducetto anche con l’ex capo economista dell’Ocse: circostanza che ha ferito l’amor proprio di Padoan.

 

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Che, per lamentarsi, ha subito contattato il Quirinale: “se mi tratta così un’altra volta, mi dimetto”. Dal Quirinale, però, si sarebbe sentito fare un discorso con uno spessore politico diverso da quel che si aspettava: Eh no, caro Piercarlo. Se ti fossi dimesso quando il governo era forte, un altro per sostituirti lo avremmo pure trovato. Ora, se ti dimetti, cade Gentiloni e finisci solo per fare un regalo a Matteo.

MATTARELLA E NAPOLITANOMATTARELLA E NAPOLITANO

 

Morale: se hai le palle tirale fuori, altrimenti abbozza… Regola che sembra anticipare l’atteggiamento che verrà seguito dal Colle per le nomine nelle società pubbliche: i nomi devono essere indicati dal ministero dell’Economia.