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1- CARO SILVIO TI SCRIVO - AMBRA BATTILANA SCRISSE UNA LETTERA AL BANANA PER RINGRAZIARLO DELLA SERATA AD HARDCORE
Giuseppe Guastella per il "Corriere della Sera"
Altro che fuga inorridita dal bunga bunga, Ambra Battilana avrebbe scritto all'allora premier per ringraziarlo della «magnifica» serata ad Arcore, chiedendo aiuto per un lavoro e augurandosi di poter incontrare di nuovo Silvio Berlusconi.
Da 15 mesi le pesanti rivelazioni della miss piemontese Ambra Battilana e della sua amica Chiara Danese mettono a dura prova la reputazione dell'ex premier, ma solo ora la sua «collaboratrice» e deputata pdl Maria Rosaria Rossi rivela l'esistenza di una lettera della ragazza che smentirebbe uno dei testimoni chiave dell'accusa nel processo al Cavaliere per concussione e prostituzione dell'allora minorenne marocchina Karima «Ruby» El Mahroug.
La parlamentare, che non riesce a precisare quando la lettera sarebbe arrivata a palazzo Grazioli a Roma, al processo testimonia che la busta conteneva anche «una foto della Battilana in costume da bagno» e un messaggio «molto semplice» in cui scriveva: «Presidente non sono più riuscita a vederti, mi è dispiaciuto, intendo ringraziarti della serata, siamo state molto bene, lei è una persona meravigliosa, mi piacerebbe incontrarla di nuovo».
Al pm Antonio Sangermano risponde che la lettera, della quale parlò «anche con il presidente», si trova ancora nello sterminato archivio dell'ex premier da quale dovrebbe essere possibile recuperarla. Poi, candidamente: «Ma è importante?». Ripetute le accuse, quando va avanti a porte chiuse, perché si parla della sua denuncia contro un 65enne piemontese che nel 2009, quando lei era minorenne, l'avrebbe molestata e poi pagata per rapporti sessuali, Battilana nega di aver scritto la lettera.
«à assurdo pensare» che Berlusconi possa aver allungato le mani sulle ragazze che non si sono mai spogliate, giurano la Rossi e la europarlamentare Licia Ronzuli. Si parlava di politica, si guardavano documentari, si ballava, al massimo qualche spettacolino artistico mascherate da D'Alema o da Berlusconi stesso, che una volta mostrò «l'album delle foto della madre».
2- "AD ARCORE C'ERA LA STATUA DI PRIAPO" - GEMELLE DE VIVO SEMINUDE PER SEIMILA EURO
Piero Colaprico per "la Repubblica"
Uno dei particolari più incredibili delle feste notturne di Arcore ha avuto ieri, a sorpresa, una conferma: «La statuetta di Priapo? Sì, l'ho vista, era di arte africana, è girata per il tavolo». Ne avevano parlato, prime e uniche, Ambra Battilana e Chiara Danese, due giovani estranee alle feste.
E ieri al processo Ruby-Silvio l'europarlamentare Licia Ronzulli non può negare: «Sì, c'era anche un modo per rendere visibile il fallo...». Certo, in quella serata con una ventina di ragazze, avvenuta il 22 agosto 2010, per lei «nessuna ha mimato il rapporto sessuale, non c'erano donne che si denudavano, che toccavano il presidente ». Però, un dettaglio non da poco trova il riscontro inatteso.
LA PARLAMENTARE
A sostenere la versione di Berlusconi «padrone di casa gentilissimo » c'è un altro deputato pdl, Maria Rosaria Rossi. Presente alla stessa serata, a differenza della collega Ronzulli non sa e non ha visto porno-statuette: «Siccome Berlusconi non ha vizi, per rispetto suo mi alzavo da tavola per fumare». Il suo interrogatorio ha avuto toni a volte accesi: «M'avete intercettato? Ma il regolamento ve lo consente? », chiedeva all'accusa.
Quanto al bunga bunga, c'era, ma «si riferisce al prolungamento della serata oltre un certo orario, fino alle due». Sesso? Mai visto: «Capitava che le ragazze si travestissero, ricordo da babbonataline, da milanisti, da poliziotte, una volta una aveva la faccia di Berlusconi e una di D'Alema ». E tra loro «si toccavano, ma mentre ballavano, creando una sorta di scenografia». E «mai» Emilio Fede («imbalsamato ») e Berlusconi allungavano le mani: «Ma figuriamoci».
AMBRA E L'ANZIANO
Ieri mattina, però, il processo è cominciato con Ambra Battilana, torinese di madre filippina, che sognava di lavorare nel mondo dello spettacolo. Ha raccontato di Eleonora e Concetta De Vivo che rimasero alla festa «semi nude, con un abito corto con le parti intime, il seno e i genitali senza tessuto», e di Emilio Fede che le disse: «Le gemelline si prendono tre mila euro a testa ».
La difesa di Silvio Berlusconi ha tentato di minare la credibilità di Ambra mostrando una carta giudiziaria. Ambra, a sedici anni, e cioè due anni prima di conoscere l'imputato Berlusconi, ha avuto una relazione con un uomo molto più anziano di lei, un imprenditore quasi settantenne che le aveva procurato una casa e la pagava. Ambra l'ha poi denunciato per violenza.
Con questo «passato» Ambra è attendibile? La questione, però, ha una duplice lettura: Ambra ha un agente, il quale conosce bene questa storia, ed è proprio lui che si mette d'accordo con Fede e Lele Mora per portarla - diciottenne fragile, studentessa che piange in classe - ad Arcore, per una «cena elegante». Questa: con il priapo; con Nicole Minetti che ballava «nuda solo con le scarpe di diamantini »; in un clima talmente «allucinante» che lei - dice Ambra - e Chiara, l'altra miss, dovettero fuggirsene il prima possibile.
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