
DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN…
Carlo Tarallo per Dagospia
Salvo Torrisi, Pippo Pagano, Roberto Formigoni,Maurizio Sacconi, Luigi Compagna e una senatrice abruzzese (Paola Pelino o Federica Chiavaroli). E' fermo a questi sei nomi, al momento, il "pallottoliere" dei senatori del Pdl - Forza Italia che oggi, in occasione della riunione dei gruppi, dovrebbero comunicare il loro dissenso rispetto alla scelta di Silvio Berlusconi di far dimettere i ministri dal governino.
Due siciliani di rito alfaniano, un "ciellino", un ex socialista, un ex verdiniano (e cosentiniano) di ferro e una senatrice vicina a Gaetano Quagliariello. La geografia dei "volenterosi" rispecchia al momento (ma c'è tempo per colpi di scena) i pronostici della vigilia. Al Senato il clima è torrido: si va alla conta delle conte.
Le "colombe" capitanate ormai più da Maurizio Lupi che da Angelino Alfano non disperano di convincere altri senatori, ma anche dall'altro lato della barricata si tentano recuperi dell'ultimo minuto: il coordinatore regionale campano Nitto Palma ha convocato per le 15 una riunione riservata di tutti i parlamentari campani, prima che si vada alla resa dei conti delle 17.
Ieri pomeriggio i quattro senatori campani dati per "dissidenti" alcune settimane fa (D'Anna, Falanga, Langella e Milo) hanno ribadito assoluta fedeltà a Berlusconi attraverso una nota congiunta. Sorpresa: altrettanto lesto nello schierarsi al fianco del Banana è stato Luigi Cesaro, detto "Giggino 'a Purpetta", coordinatore provinciale del Pdl a Napoli e recentemente avvicinatosi ad Alfano. Giggino ha risposto invece prontamente all'appello giunto ieri da Palazzo Grazioli. Quale appello?
Quello diramato intorno all'ora di pranzo dall'ufficio stampa di Palazzo Grazioli, che invitava i parlamentari a schierarsi a "sostegno del presidente Berlusconi" attraverso un comunicato stampa. Chi non aveva modo per scrivere o dettare, poteva "lasciar fare" all'ufficio stampa nazionale o in alternativa a quelli regionali. Chi non l'ha fatto è fuori? Ah saperlo...
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