LE NUOVE CIANCE DI CIANCIMINO? - “PANORAMA” SVELA IL CONTENUTO DI ALCUNE INTERCETTAZIONI IN CUI IL FIGLIO DELL’EX SINDACO DI PALERMO VA A RUOTA LIBERA: “LE TELEFONATE DI NAPOLITANO-MANCINO SONO IN TUTTO 4 BOBINE. SE ESCONO, IL PRESIDENTE NE VIENE DANNEGGIATO DAI GIUDIZI TIPO: ‘LA VEDOVA BORSELLINO È UNA PAZZA’. A INGROIA NON GLI CAMBIA NIENTE! L’ATTENZIONE SUL PROCESSO CI SARÀ A PRESCINDERE. QUESTA POLEMICA IN UN SENSO O NELL’ALTRO DANNEGGERÀ IL PRESIDENTE”…

Comunicato Stampa "Panorama"

«Le telefonate di Napolitano sono in tutto quattro bobine»: queste le parole che Massimo Ciancimino, uno dei 12 imputati nell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia nei confronti del quale è stato chiesto il rinvio a giudizio, ha pronunciato il 28 agosto in un'intercettazione disposta dalla Procura di Roma. Lo rivela il settimanale Panorama, in un articolo in edicola da domani, giovedì 18 ottobre.

Il figlio dell'ex sindaco di Palermo si riferisce alle intercettazioni fra Nicola Mancino e Giorgio Napolitano: telefonate sulle quali è in corso un braccio di ferro tra la procura siciliana e il Quirinale che la Corte costituzionale, non prima di dicembre, stabilirà se vadano distrutte oppure se a decidere dovrà essere il giudice di Palermo

Sul contenuto delle chiamate tra il capo dello Stato e Mancino, mai trascritte e in teoria segretissime, Panorama scrive che Ciancimino jr pare avere molte, precise idee. In un'altra conversazione intercettata del 31 agosto scorso, Ciancimino parla del procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia, e afferma: «Tanto a lui (Ingroia, ndr) non gli cambia niente! Se... cioè il clima di attenzione al processo ci sarà a prescindere, pensi che sta...questa polemica in un senso o nell'altro danneggerà il presidente!».

Subito dopo spiega che il «danno» per Napolitano ci sarebbe «perché se escono (le intercettazioni, ndr) esce danneggiato (il presidente Napolitano, ndr) dai giudizi tipo... "la vedova Borsellino è una pazza" cioè poco edificanti (...), se non escono rimarrà sempre il mistero che lui aveva qualcosa da nascondere sull'inchiesta della trattativa».

 

MAssimo Ciancimino in AulaNICOLA MANCINO E GIORGIO NAPOLITANO jpegANTONINO INGROIA E FRANCESCO MESSINEO