papa francesco bergoglio netanyahu

UN ALTRO “PAPAGNO” A NETANYAHU - IL PAPA INCONTRA IL RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DELLE RELIGIONI E DELLE DENOMINAZIONI DELL’IRAN, ABOLHASSAN NAVAB, E SI LASCIA ANDARE A COMMENTI AL VETRIOLO SUL PREMIER ISRAELIANO: “NON ABBIAMO PROBLEMI CON GLI EBREI; L’UNICO PROBLEMA È CON NETANYAHU CHE, IGNORANDO LE LEGGI INTERNAZIONALI E I DIRITTI UMANI, HA CREATO CRISI NELLA REGIONE E NEL MONDO. LE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI DEVONO AFFRONTARE URGENTEMENTE QUESTA QUESTIONE” - DUE MESI FA, QUANDO USCIRONO LE ANTICIPAZIONI DEL LIBRO PER IL GIUBILEO, BERGOGLIO DISSE: “A DETTA DI ALCUNI ESPERTI, CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA HA LE CARATTERISTICHE DI UN GENOCIDIO. BISOGNEREBBE INDAGARE CON ATTENZIONE…”

BERGOGLIO - MESSA DI NATALE 2024

Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”

 

Nessuna smentita, a distanza di ore, giunge dal Vaticano. Mentre si apre un nuovo capitolo ad alta tensione nella storia dei difficili rapporti tra papa Francesco e il governo di Benjamin Netanyahu.  Stavolta Bergoglio non ha usato, come due mesi fa, la parola «genocidio» a proposito dell’assedio israeliano a Gaza, ma ci è andato vicino. Due giorni fa, ha incontrato in Vaticano il rettore dell’Università delle Religioni e delle Denominazioni dell’Iran, Abolhassan Navab.

 

bibi netanyahu

Secondo l’agenzia di stampa iraniana Irna , che ha ricostruito nei dettagli il loro colloquio, a Navab che lodava apertamente «la posizione coraggiosa del Papa nella difesa del popolo palestinese», aggiungendo che «l’Iran non ha alcun problema con il popolo ebraico, il nostro problema è con assassini come il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu», papa Francesco avrebbe risposto testualmente: «Anche noi non abbiamo problemi con gli ebrei; l’unico problema è con Netanyahu che, ignorando le leggi internazionali e i diritti umani, ha creato crisi nella regione e nel mondo. Le organizzazioni internazionali devono affrontare urgentemente questa questione...».

papa francesco apre la porta santa foto lapresse

 

E ancora: «Non c’è nessuno che abbia il diritto di calpestare i diritti umani e limitare la loro libertà — avrebbe detto il Papa, citato da Irna —. Ma oggi ci sono coloro che vogliono schiavizzare gli esseri umani e l’umanità per raggiungere i propri obiettivi». D’accordo con lui, il rettore iraniano: «Non dobbiamo rimanere in silenzio nella difesa degli oppressi, indipendentemente da razza, colore, etnia e religione».

 

Insomma, ce n’è abbastanza per riaprire la ferita con Israele, tanto più che ieri sull’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, è comparso anche un articolo sull’incontro a Damasco il 31 dicembre scorso tra il nuovo leader siriano Abu Mohammed al Jolani e Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa.

bibi netanyahu

 

E le parole di Jolani non sono certo passate inosservate: «Provo grande ammirazione, stima e rispetto per papa Francesco. Lui è un vero uomo di pace, ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà. I cristiani sono parte integrante della Siria».

 

[…] due mesi fa, quando uscirono le anticipazioni del libro di Francesco per il Giubileo ( La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore ), aveva fatto […] rumore quella sua frase fatidica: «A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali». […]

papa francesco apre la porta santa in san pietro foto lapresse