RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Viviana Mazza per il "Corriere della Sera"
ANDREW CUOMO SI DIMETTE IN DIRETTA TV
Era inevitabile, eppure è successo così in fretta da sorprendere tutti. Dopo dieci anni al potere, il governatore di New York Andrew Cuomo si è dimesso ieri in diretta tv. La sua ascesa e caduta resteranno tra le più memorabili della politica americana e segnano la fine di una dinastia. All'inizio sembrava una conferenza stampa convocata per difendersi dalle accuse di molestie sessuali delle 11 donne intervistate nel rapporto della procuratrice Letitia James. Cuomo si è fatto precedere dall'avvocata che per 45 minuti ha demolito la credibilità di quelle donne.
Poi ha preso lui la parola, negando le molestie ma scusandosi se ha offeso qualcuno («errori» dovuti a «cambiamenti generazionali e culturali» che gli sono sfuggiti). Dopodiché ha definito le accuse «politicamente motivate». Solo a questo punto il tono è cambiato: «La cosa migliore che posso fare è farmi da parte». Figlio del governatore Mario Cuomo, un faro della sinistra negli anni di Ronald Reagan, Andrew era il principe di una dinastia che per New York rappresenta ciò che i Kennedy sono per l'America (e lui, di Kennedy, ne aveva sposata una).
cuomo bacia la mamma sulla testa
Lascia a 63 anni senza poter realizzare il sogno di superare i tre mandati del padre toccando i quattro di Nelson Rockefeller - e di arrivare anche più in alto. Fa la fine, invece, del suo predecessore Eliot Spitzer, che si dimise nel 2008 per uno scandalo di prostitute. Ex funzionario dell'amministrazione Clinton, poi procuratore di New York, Cuomo si è visto respingere dalla classe politica in cui è cresciuto e che a lungo ha dominato in modo machiavellico, come osserva Ross Barkan nel suo libro Il Principe.
Lo scandalo sessuale, iniziato con le accuse di Lindsey Boylan a dicembre, non può essere disgiunto da quello per la gestione della pandemia: per il primo rischiava l'incriminazione, per entrambi l'impeachment. Dopo essere stato per mesi elogiato come un eroe nazionale per la leadership nella battaglia contro il Covid e contrapposto a Trump, dopo essere apparso sulla Cnn in siparietti con il fratellino «anchorman» Chris e la madre Matilda cui aveva intitolato una legge per la protezione degli anziani, si è scoperto che il governatore aveva intenzionalmente fornito numeri falsi sui morti nelle case di cura: il 50% in meno, secondo un rapporto della stessa procuratrice James.
A febbraio l'Fbi ha aperto un'indagine, mettendolo nei guai come non succedeva dai tempi in cui il suo consigliere Joe Percoco finì in prigione per corruzione. «Da New York - ricorda Ross Barkan - vengono le dinastie che ispirano e tormentano la nazione: i Roosevelt, i Rockefeller, i Trump».
Trump, da presidente, sapeva che sarebbe sfuggito all'impeachment grazie al sostegno dei repubblicani, Cuomo sapeva di essere rimasto solo. Il presidente Joe Biden e la speaker della Camera Nancy Pelosi lo hanno invitato a dimettersi.
melissa derosa e andrew cuomo 1
Anche la fidata consigliera Melissa DeRosa domenica lo ha abbandonato. Gli amici gli ripetevano che la ritirata era preferibile all'umiliazione d'essere il primo governatore newyorchese sotto impeachment in oltre un secolo. Tra 14 giorni passerà le consegne alla sua vice, Kathy Hochul, una donna felice, ora, di essere stata dimenticata nelle memorie scritte dal suo capo sfruttando lo staff pagato dallo Stato.
Cuomo non ha mai cercato veri alleati o amici, preferiva essere temuto anziché amato, vedeva la politica in modo transazionale, arrivando al punto di aiutare i repubblicani al Senato perché non si fidava dei progressisti del suo partito. Conquiste come i matrimoni gay, l'aumento del salario minimo, si alternano alle ombre. Tutto nelle ore buie della pandemia sembrava dimenticato.
Ma i toni paterni allora rassicuranti stonano oggi, anche quando spiega di aver ascoltato per settimane le accuse di molestie seduto sul divano con le tre figlie ventenni: «Lo sguardo nei loro occhi, l'espressione sul loro viso mi hanno fatto male». La pandemia è stata per Cuomo il palcoscenico che l'11 settembre fu per Rudy Giuliani. «Il nemico è atterrato nello Stato di New York. Il Covid lanciò qui l'attacco. Veniva dall'Europa, non ne avevamo idea. Un'imboscata. Eravamo soli, era una guerra». Così il principe ha annunciato che non combatterà, sapendo di avere già perso, ma proclamandosi vincitore.
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