DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
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Dopo il Financial Times arriva anche ISS, il più grande dei proxy advisor, ovvero i consulenti di voto che consigliano gli investitori mondiali su come votare nelle assemblee delle società quotate.
Sorpresa, sorpresa! Sull’onda del Financial Times, Gianluca Antipasqua, capo della ricerca sulle aziende dell’Europa meridionale di ISS, smentisce con morbidi toni la Sora Giorgia, che nella conferenza di fine anno sosteneva di non credere “sia corretta la lettura” secondo cui il ddl capitali “rischia di allontanare gli investimenti e rendere ingovernabili alcuni grandi gruppi”.
“Quello che la norma fa è limitare il meccanismo per cui a volte si perpetuano all’infinito i Cda a prescindere dai soci. Al mercato una previsione che rafforza il peso degli azionisti piace. Io ci vedo una norma che consente di avvicinare investimenti”.
Non è la prima volta che Antipasqua fa una brutta sorpresa alla cara Giorgia sotto le feste: In occasione della festa del 25 aprile 2023, l’analisi del team del “coniglietto pasquale” ha sostenuto Steven Wood e contribuito significativamente alla vittoria dell’hedge fund inglese in Leonardo definendo “valid” le critiche alle performance della società di difesa nazionale basate più su gli interessi del Governo che sugli interessi degli investitori.
Se fosse vero, come diceva Startmag a maggio scorso, che il padre di Antipasqua è un nome molto noto e apprezzato negli ambienti di centrodestra: allora forse la presidente del Consiglio dovrebbe chiedere consiglio anche al figliolo… Oppure la vicinanza è più con gli ambienti della Lega e del sottosegretario Federico Freni, che con i pistoleri di FdI? Ah saperlo…
Secondo ISS, con le principali modifiche approvate, la proposta di legge porterà a ulteriori distorsioni del principio "un'azione, un voto", esacerbando così le preoccupazioni esistenti tra gli investitori sulla potenziale "corsa al ribasso" in atto in molti mercati europei.
IL REPORT DI ISS SUL DDL CAPITALI
Inoltre, segnala Antipasqua, a differenza del testo iniziale presentato dal governo in aprile, il Ddl Capitali approvato dal Senato e all’ordine del giorno dell’Aula della Camera agli inizi di febbraio, incorpora anche nuove regole sulle liste di candidati presentate dai consigli di amministrazione uscenti.
Le nuove norme hanno sollevato notevoli, diffuse, preoccupazioni (immaginiamo da parte dei clienti di ISS), in considerazione, tra l'altro, della potenziale ulteriore complicazione del sistema elettorale italiano a voto di lista e dell'impatto sulle future elezioni dei consigli di amministrazione di diverse società.
giovanbattista fazzolari giorgia meloni al senato
Considerato l'intento originario del disegno di legge e la complessità della questione, alcuni hanno sostenuto che una potenziale revisione del sistema elettorale italiano potrebbe meritare un'analisi più approfondita da parte del regolatore, svincolata da interessi di parte e trattata nell'ambito di un processo legislativo separato.
ISS sembra proprio fare eco al Financial Times. Proprio pochi giorni fa il quotidiano della City scriveva che “Il beneficiario più evidente del disegno di legge emendato è il miliardario Francesco Gaetano Caltagirone, ottuagenario barone delle costruzioni e dei media, azionista di rilievo di due dei più potenti gruppi italiani di servizi finanziari, Generali e Mediobanca. Lui e i suoi alleati sono stati ostacolati nel tentativo di imporre nuovi consigli di amministrazione in entrambe le società. Caltagirone è anche un alleato chiave per il governo della Meloni: possiede giornali influenti in regioni dove il suo sostegno è forte”.
Fondata nel 1985, Institutional Shareholder Services (ISS) è una società di consulenza sul voto nelle assemblee delle società quotate. Fondi Pensione, Hedge fund, fondi comuni d'investimento e organizzazioni simili che possiedono azioni di più società pagano ISS per fornire loro consulenza (e spesso votare le loro azioni) in merito ai punti all’ordine del giorno in oltre 40.000 assemblee di società quotate ogni anno in ben 115 mercati in tutto il pianeta.
ISS, che appartiene in maggioranza al Gruppo Deutsche Börse, è la più grande società di questo tipo, con oltre il 61% del settore e fornisce soluzioni di corporate governance e di market intelligence, per gli investitori istituzionali e le aziende a livello globale. I 3.000 dipendenti di ISS operano in tutto il mondo attraverso 25 sedi in 15 Paesi. Tra i suoi circa 3.400 clienti, che gestiscono oltre 50.000 miliardi di dollari, figurano molti dei principali investitori istituzionali del mondo che si affidano alle analisi imparziali di ISS sulla qualità della governance e delle proposte assembleari delle società quotate mondiali.
giorgia meloni e giovanbattista fazzolari
L'ANALISI COMPLETA DI ISS: Italy’s Proposed “Capital Markets Bill” Expected to Reshape Corporate Governance Landscape
francesco gaetano caltagironegiovanbattista fazzolari giorgia melonifrancesco gaetano caltagirone
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