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1 - BARBATO E PECORARO SCANIO, I "TUTOR" DEI 5 STELLE NEL PALAZZO
Caterina Perniconi per "Il Fatto Quotidiano"
Interrogazioni, interpellanze, emendamenti, progetti di legge. Se si sceglie di fare politica dentro il Parlamento bisogna rispettarne il regolamento. E produrre un'intensa attività legislativa e di bilancio.
I grillini partono da zero, la loro prima missione è quella di imparare il funzionamento del Palazzo. Ma a chi rivolgersi ? Per ora l'unico cordone ombelicale tra il Movimento 5 stelle e la vita istituzionale è Francesco Barbato.
Ex deputato dell'Italia dei valori, noto per il suo comportamento colorito e anti istituzionale, (lo scorso anno è stato espulso dall'aula dopo un'imprecazione e ha alzato il dito medio contro i parlamentari del Pd), è stato definito da Beppe Grillo "un guerriero". Dopo un avvicinamento ai Pirati, ieri Barbato è andato alla tesoreria di Montecitorio per informarsi sul rifiuto dei contributi parlamentari.
Sempre lui, sta organizzando una squadra di funzionari, alcuni già al lavoro nel gruppo dell'Italia dei valori, che possano sostenere i grillini fin dai primi giorni: "Ho dato la disponibilità a Roberto Fico, capolista del Movimento in Campania, a utilizzare la mia esperienza per fare da apripista in Parlamento e lui ne è stato ben contento".
Perché lei scusi? "Perché è andato via un Barbato e ne sono arrivati altri cento" . Addirittura? "Con i grillini ci capiamo. Naturalmente spero che si avvalgano del personale specializzato che ha fatto esperienza nell'Idv perché sono preparati sui temi anticasta e di riduzione dei costi della politica fondamentali per la politica a 5 stelle".
Basilare anche l'ambiente. Raccolta differenziata ed energie alternative sono i cavalli di battaglia di Grillo. "Finalmente un grande partito ambientalista in Parlamento" gioisce l'ex ministro dell'Agricoltura Alfonso Pecoraro Scanio. Lei non è riuscito a portare i Verdi al 25%. "Nessuno c'è riuscito in Europa". Grillo le piace? "Lo conosco da dieci anni, l'ho sentito a San Giovanni. Su questi temi non posso che essere d'accordo con lui".
à tornato a fare l'avvocato, ora però vuole fare una scuola di formazione politica per grillini. "Non solo per loro. Insieme a Domenico De Masi, professore di Sociologia del lavoro, stiamo seriamente pensando a degli incontri per i parlamentari". Per insegnare che cosa? "Ho scritto un manifesto sulla green economy, con dieci riforme urgenti. Oltre ai nomi importanti lo hanno condiviso anche Adriano Zaccagnini, agricoltore eletto con il Movimento nel Lazio, e Maurizio Buccarelli, capolista in Puglia. Ma anche parlamentari di Sel". Questo che c'entra con la formazione? "Vogliamo parlare con chi ha a cuore l'ambiente e naturalmente aiutarli a trasformare i dieci punti in iniziative legislative".
Ma i nuovi eletti accetteranno lezioni da coloro che considerano parte della "vecchia politica"? Quel che è certo è che "l'Educazione grillina" al Parlamento comincerà lunedì a Roma. Circa 60 ore di corso per apprendere velocemente rudimenti economici e regolamenti. Tra i professori potrebbe esserci Loretta Napoleoni, il cui nome era già circolato come possibile candidato sindaco di Roma del Movimento 5 stelle. Scopo delle lezioni: non farsi fregare dalla Casta, che il Parlamento lo conosce molto bene.
2- IL DECALOGO DEL NEO-ELETTO PER NON FARE ERRORI
Dal "Fatto Quotidiano"
I gruppi parlamentari del Movimento 5 Stelle non dovranno associarsi con altri partiti o coalizioni o gruppi se non per votazioni su punti condivisi". C'è una norma scritta nero su bianco e diffusa a novembre sul sito del Movimento alle origini del dialogo impossibile tra Beppe Grillo e Pier Luigi Bersani. Ancora prima delle Parlamentarie, le primarie online usate per selezionare i candidati alle elezioni politiche, sul sito beppegrillo.it era stata pubblicata una serie di punti destinata ai futuri eletti.
Un decalogo con lo scopo di spiegare il comportamento da tenere una volta varcate le soglie dei palazzi romani e non fare passi falsi. Un codice, si legge sulla pagina online, ispirato ai principi di "trasparenza nei confronti dei cittadini attraverso una comunicazione puntuale sulle scelte politiche attuate con le votazioni in aula".
Si va dal divieto di alleanze e accordi con avversari politici, alle modalità per la formazione dei gruppi parlamentari: "Gli incarichi nelle commissioni o in altri incarichi istituzionali delle due camere verranno decisi a maggioranza da parte dei parlamentari riuniti di Camera e Senato".
I parlamentari a 5 stelle dovranno poi lavorare "per la massima attuazione del programma del Movimento attraverso proposte di legge e in ogni altra modalità possibile" e "mantenere una relazione con gli iscritti tramite il recepimento delle loro proposte durante l'arco della legislatura".
Le richieste di proposte di legge arrivate dal portale del Movimento 5 Stelle attraverso gli iscritti dovranno obbligatoriamente essere portate in aula se votate da almeno il 20% dei partecipanti. Una volta in aula le votazioni saranno decise a maggioranza dei parlamentari del Movimento. Per quanto riguarda la comunicazione, è prevista la "rotazione trimestrale del capogruppo e del portavoce delle due camere".
I deputati e i senatori dovranno inoltre stare alla larga dagli studi dei talk-show televisivi, ed evitare di farsi chiamare "onorevole". Il codice prevede anche la formazione di "due gruppi di comunicazione, uno per la Camera e uno per il Senato", decisi e diretti da Beppe Grillo. Saranno questi organismi a gestire i fondi destinati all'attività di comunicazione parlamentare.
Le espulsioni, che tanto hanno agitato il Movimento 5 stelle negli scorsi mesi, non caleranno più dall'alto, ma dovranno essere proposte, discusse e nelle riunioni dei parlamentari e poi votate online da tutti gli iscritti.
Il parlamentare eletto dovrà comunque dimettersi obbligatoriamente se condannato, anche solo in primo grado, nel caso di rinvio a giudizio sarà invece sua facoltà decidere se lasciare l'incarico. Lo stipendio dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili. Il residuo dovrà essere restituito allo stato insieme all'assegno di solidarietà .
I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo. Tutto rendicontato ogni mese con tanto di pezze di supporto.
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