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IL PD È TORNATO A FARE QUELLO CHE GLI RIESCE MEGLIO: LITIGARE SU TUTTO – DOPO IL FLOP ELETTORALE NEI DEM È SCONTRO SULLA DATA DEL CONGRESSO “COSTITUENTE”, MA ANCHE SUI TEMPI E I MODI IN CUI DEVE TENERSI. SE CIOÈ SCIOGLIERE IL PARTITO PER CREARE UN’ALTRA “COSA” OPPURE NO – LA RESA DEI CONTI COMINCIA DALLE ALLEANZE PER LE REGIONALI NEL LAZIO E IN LOMBARDIA: LA CORRENTE “FILOGRILLINA” TORNA ALL’ASSALTO – E RENZI INFIERISCE: “IL PD PER COME L’ABBIAMO CONOSCIUTO È FINITO. È IL PASSATO DI QUESTO PAESE”

Estratto dall’articolo di Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

MANIFESTO DI ENRICO LETTA PRONTO PER L AFFISSIONE

È scontro sulla data del congresso “costituente”, ma anche sui modi in cui deve tenersi, se cioè è alle viste un vero e proprio scioglimento del Pd per creare un’altra “cosa” oppure una rigenerazione, che però non tocchi storia e forma del partito. La resa dei conti comincia da qui e dalle alleanze per le Regionali nel Lazio e in Lombardia.

 

Il Pd resta nel mirino. Matteo Renzi, che ha lasciato i Dem con una scissione nel 2019, ed è ora leader del Terzo Polo insieme con Carlo Calenda, interviene a gamba tesa: «Il Pd per come l’abbiamo conosciuto è finito. Ora tutti abbiano piena consapevolezza di questo: il Pd è il passato di questo Paese». Il futuro Renzi ritiene sia rappresentato da “Reniew Europe”, in pratica dai macroniani d’Italia nelle cui file sono tanto Azione di Calenda che Italia Viva.

 

enrico letta

Ma Lorenzo Guerini, il ministro della Difesa, leader della corrente dem Base riformista che ha raccolto gli ex renziani rimasti nel partito dice: «È un giochino questo…Ma la cosa che non dobbiamo fare è buttare via il Pd». […]

 

Quindici anni dopo la sua fondazione nel 2007, il Pd è davanti al bivio sul suo destino. Letta ha annunciato con una lettera agli iscritti che tutto è in discussione, anche il nome, il simbolo, le alleanze. Giovedì prossimo sarà la Direzione dem a discutere i tempi di un percorso ordinato congressuale e costituente. Ma c’è chi lo vuole più rapido, chi più approfondito e lungo (i bersaniani) e chi non lo vuole affatto. «È accanimento terapeutico», secondo Rosy Bindi che ha firmato un appello “demgrillino” con Tomaso Montanari e Domenico De Masi. […]

 

pierluigi bersani roberto speranza

Le divisioni si ripropongono tra riformisti e demgrillini. La data del congresso è intrecciata al primo round della nuova partita delle alleanze. Cosa accadrà nelle Regionali del 2023, in Lazio e in Lombardia? Sarà un mini test politico. Nel Lazio Nicola Zingaretti, ex segretario dem e governatore, appena eletto alla Camera, lascia una alleanza di campo largo, da Azione e renziani fino ai grillini. Probabilmente si voterà a febbraio e in Lombardia a marzo.

 

Per Articolo uno, il partito di Roberto Speranza e Pierluigi Bersani, il percorso dem proprio perché costituente richiede tempo. Arturo Scotto, il coordinatore bersaniano, eletto alla Camera nella lista Pd-Italia democratica e progressista, commenta: «Bene Letta, il nostro è un Sì alla sua proposta ma non è che prendiamo la tessera del Pd. Le piccole patrie a sinistra non hanno troppi spazi. È tempo di definire una forza larga della sinistra del lavoro e dei diritti». I bersaniani riuniscono la loro direzionel’8 ottobre.

CARLO CALENDA MATTEO RENZI lorenzo guerini foto di bacco (1)CARLO CALENDA MATTEO RENZI ETTORE ROSATO luigi di maio e roberto speranza al compleanno di pierluigi bersani