
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
1.PD: PRODI, CENTROSINISTRA UNITO NON È IRRIPETIBILE
(ANSA) - Quella del centrosinistra unito "non penso sia un'esperienza irripetibile. Non penso sia irripetibile, soprattutto dopo quello che sta succedendo. Io vedo che la gente ha bisogno di sentirsi unita in questo mondo che si disgrega, con Trump, con la Brexit, con le crepe che arrivano dappertutto. Io vedo che c'è un naturale desiderio di riunirsi ma è uno sforzo che non mi sembra impossibile". L'ha detto Romano Prodi, a Bologna rispondendo a una domanda sul dibattito interno al Pd sulla necessità di 'un nuovo Prodi'.
Per Prodi, è però necessario "riunirsi su delle idee, su un rinnovamento. Perché riunirsi per riunirsi non serve e niente. Il grande problema è ricominciare a parlare di politica. Di problemi veri come la distribuzione del reddito, l'occupazione, la scuola, pensare nel lungo periodo e non nello scontro quotidiano per riformare una società che è diventata profondamente ingiusta. Perché le basi di queste tensioni - ha concluso - sono date dall'ingiustizia".
2.PRODI, NON SO CHI SARÀ NUOVO PRODI, MA NECESSARIA UNIONE
(ANSA) - Chi potrebbe essere il 'Nuovo Prodi' invocato dalla minoranza Pd? "Non mi interessa, non ne ho idea non partecipo a questo dibattito. Mi fa piacere evidentemente si ricordi l'esperienza unitaria forte coesiva che abbiamo cercato di fare". L'ha detto da Bologna, l'ex premier Romano Prodi a margine del convegno nazionale della Rete C3dem. "Ecco in questo senso - ha aggiunto Prodi - è necessario tornare a una coalizione, a una politica di consenso, di unione. Questo è importante non solo per l'Italia ma per tutti i Paesi con, scusate il termine, il casino che sta succedendo" nel mondo.
3.CACCIA AL NUOVO PRODI NEL PD È SFIDA APERTA SULL' EREDITÀ DELL' ULIVO
Tommaso Ciriaco per ''la Repubblica''
L' originale o la copia, comunque Prodi. «Ciao Presidente, benvenuto!», lo abbraccia Paolo Gentiloni ricevendolo a Palazzo Chigi. «Lanceremo un nuovo Romano », si sbilancia la minoranza del Pd. Un brand conteso, e fin qui nulla di nuovo. La novità è che il Professore torna a unire l' inconciliabile, visto che piace a chi governa nel solco del renzismo e pure a chi combatte il leader di Rignano.
La ferita dei 101 sanguina ancora, ma forse inizia a cicatrizzarsi.
«Guardate che due o tre nomi per il nuovo Prodi li abbiamo individuati per davvero - ripete agli amici Roberto Speranza - e li tireremo fuori al momento giusto».
Ne circolano parecchi, in effetti.
Per fare concorrenza ai grillini si punta su Michele Emiliano, mentre inseguendo un profilo istituzionale si pensa a Enrico Letta. Ci sarebbe anche un cattolico di sinistra come Andrea Riccardi, oppure un bersaniano solido come Vasco Errani. Tanti, però, rimandano soprattutto a un misterioso mister X. «Io ce l' ho in mente - la linea di Pierluigi Bersani - vedrete... ».
Meglio partire da Prodi, quello autentico che ha governato due volte e altrettante ha sbaragliato il Cavaliere. È tornato l' altro ieri nella sede dell' esecutivo, due anni dopo l' ultima visita a Renzi, stavolta per incontrare Gentiloni.
Con lui, che fu suo ministro ai tempi dell' Ulivo, ha ragionato di politica internazionale e scenari europei, di Donald Trump e Bruxelles.
Consigli utili per mantenere la giusta rotta, anche se al termine del colloquio l' ex premier ha scelto il basso profilo: «Se ho dato consigli a Paolo? No, semmai è lui a darli a me...».
La verità è che il tormentone sull' altro Professore - quello ancora da svelare al mondo - l' ha imposto con mossa studiata Bersani, svelando a Repubblica la caccia al «giovane Prodi». Lungo la strada è crollato il paletto anagrafico, «non giovane, intendevo nuovo».
Identikit generico, ma comunque capace di interrogare anche i bersaniani doc: «Emiliano, Letta, Riccardi? Tutti profili interessanti - giura il senatore Federico Fornaro - anche se differenti tra loro ». Renzi non sembra occupersane più di tanto, anche se almeno sulla necessità di allargare la coalizione - "alla Prodi", appunto sembra pensarla come i suoi avversari interni. Nei giorni scorsi si è occupato soprattutto della segreteria, stretto tra i desideri del Giglio magico e gli appetiti dei parlamentari in carica. Con l' emergenza terremoto, però, si è deciso di rimandare ancora di qualche giorno il varo della nuova squadra.
Nel frattempo, la sinistra dem fa i conti con i petali di questa rosa. Michele Emiliano, per dire. È in cima alla lista degli avversari di Renzi, e questo aiuta a scalare la classifica per il "Professore del futuro". Dialoga fitto con il malcontento degli altri governatori del Sud, quasi una corrente. Sarebbe una soluzione d' emergenza, ma comunque di peso: «Se c' è da identificare un profilo che sfida i grillini in vista di una campagna aggressiva - spiega in privato ai colleghi d' area Davide Zoggia - Michele può funzionare».
Chissà. Conta parecchio l' avversario, in questa selezione, ma ancor di più incide la tempistica del ritorno al voto. «Per il partito c' è Speranza e va benissimo - sussurra in Transatlantico Guglielmo Epifani - Ma se si parla di premiership, abbiamo il compito di trovare un altro nome».
Ecco il nodo: soltanto le elezioni nel 2018 permettono di dividere il ruolo di segretario da quello di candidato premier, Speranza dal "nuovo Prodi", appunto. «Questo resta lo schema migliore - ragiona Miguel Gotor - Perché se invece Renzi ci porta alle urne già a giugno 2017, diventa tutto più difficile. La sfida a Matteo si ridurrebbe a una domenica ai gazebo...». In questo scenario, quel che sembra molto improbabile - e cioé una disponibilità alla contesa da parte di Letta sfiorerebbe l' impossibile. Il resto è una girandola di nomi, che coinvolge anche l' ex direttore del Tg3 Bianca Berlinguer. Oltre a mister X, naturalmente.
DAGOREPORT - QUANDO È MORTO DAVVERO PAPA FRANCESCO? ALL’ALBA DI LUNEDÌ, COME DA VERSIONE UFFICIALE,…
DAGOREPORT – MA ‘STI “GENI” ALLA FIAMMA DI PALAZZO CHIGI PENSANO DAVVERO DI GOVERNARE IL PAESE DEI…
PAPA FRANCESCO NON VOLEVA INCONTRARE JD VANCE E HA MANDATO AVANTI PAROLIN – BERGOGLIO HA CAMBIATO…
DAGOREPORT – LA VISITA DEL SUPER CAFONE VANCE A ROMA HA VISTO UN SISTEMA DI SICUREZZA CHE IN CITTÀ…
SE LA DIPLOMAZIA DEGLI STATI UNITI, DALL’UCRAINA ALL’IRAN, TRUMP L’HA AFFIDATA NELLE MANI DI UN…
QUANDO C’È LA FIAMMA, LA COMPETENZA NON SERVE NÉ APPARECCHIA. ET VOILÀ!, CHI SBUCA CONSIGLIERE NEL…