RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”
Il nome emerso per Roma, sia pure in maniera informale, è quello di Gianfranco Bertolaso. Potrebbe essere il già direttore della Protezione civile la carta che il centrodestra intende giocarsi per la sfida a Virginia Raggi. Molta acqua, però, deve ancora passare sotto i ponti prima della decisione definitiva. Sotto quelli del Tevere ma anche quelli dei Navigli: per Milano, i nomi che corrono sono quelli di Paolo Veronesi, il presidente della fondazione creata dal padre Umberto, l'imprenditore farmaceutico Sergio Dompé, il capitano del grande Milan Franco Baresi, il supermanager con il cuore a destra Flavio Cattaneo, il rettore del Politecnico Ferruccio Resta.
sergio dompe con fidanzata jasmine e mariella boerci.
Tra i citati anche il già sindaco Gabriele Albertini. Alcuni dei possibili candidati sono già stati sondati, altri no. Tra i contattati, Veronesi: «Sono lusingato dalla proposta - ha detto - e sto pensando se sia possibile conciliare i miei impegni da chirurgo e da professore universitario con il ruolo di sindaco». Molto citato, per Torino, l'imprenditore Paolo Da Milano. Il centrodestra ieri si è riunito al massimo livello negli uffici di Matteo Salvini, arrivato mano nella mano con le fidanzata Francesca Verdini al Senato.
C'erano non soltanto il leader leghista, Giorgia Meloni e Giorgio Tajani con Licia Ronzulli ma anche Silvio Berlusconi, sia pure in collegamento via Zoom dalla villa della figlia Marina a Châteauneuf-de-Grasse, vicino a Nizza. Al termine, la nota. Per dire che «più di venti nomi» sono stati analizzati come possibili candidati per le cruciali amministrative della primavera prossima: «L'obiettivo è chiudere al più presto le intese per esprimere candidati unitari e vincenti nei 1.300 Comuni che andranno alle urne. Nei prossimi giorni ci rivedremo per proseguire il lavoro».
Nessun nome ufficiale, ma soltanto un'indicazione venuta da Matteo Salvini: «Sono quasi tutti esponenti della società civile ed è un motivo di orgoglio che ci sia tanta bella gente che si mette a disposizione. Sono tutti di area centrodestra, ma quasi tutti i nomi intercettati non penso abbiano tessera di partito in tasca».
Insomma, quello che Salvini aveva cominciato a chiedere all'indomani delle regionali dello scorso settembre. Soddisfatta della giornata Giorgia Meloni: «Giornata di lavoro proficua nel centrodestra, stiamo vagliando diversi nomi per i candidati sindaco per le grandi città. Molte le proposte interessanti sul tavolo, ci vedremo di nuovo già in settimana, lavoriamo spediti per proposte definitive che arrivino nel minor tempo possibile. L'altro tema del summit, che si è aperto anche ai capigruppo parlamentari del centrodestra, è stata una strategia comune nei confronti delle iniziative del governo Conte. L'hashtag, sul tema, è «granitici».
Nella Lega si apprende infatti che «i capigruppo faranno riunioni costanti e a breve distanza: l'idea è quella di essere sempre più compatti, granitici e credibili». Con Matteo Salvini che rinnova comunque al governo la disponibilità: «Noi siamo pronti a collaborare. Qualcuno in questi mesi ha dormito, altrimenti non ci troveremmo a richiudere quello che abbiamo appena riaperto. Che ci ascoltino, Conte non può far da solo». Antonio Tajani aggiunge che «ci aspettiamo di essere chiamati. Sarebbe giusto avere un tavolo permanente tra governo e opposizione per studiare cosa fare per gli italiani».
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