DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Cesare Damiano non le manda a dire. Ospite di Coffe Break su La7, l'ex ministro del Lavoro commenta le liste varate dal Pd. Le sue parole cercano di spiegare come sono andate le cose questa notte. La direzione dem è stata di fuoco. Proteste, veleni e accuse hanno accompagnato la lunga nottata di Letta. Alla fine è arrivata la candidatura di Andrea Crisanti, la rinuncia della Cirinnà e soprattutto l'esclusione di Luca Lotti.
L'ex fedelissimo di Renzi in un lungo sfogo ha puntato il dito contro Letta accusandolo di aver usato scuse vigliacche per comunicargli l'esclusione. E Cesare Damiamo ha voluto puntualizzare un aspetto: "Letta ha usato lo stesso metodo portato avanti da Renzi quando preparò le liste nel 2018. Io ad esempio in quella occasione rientravo tra gli esclusi. Ora è toccato a Lotti".
Insomma tra le righe Damiano lascia intendere che è giunto il momento della vendetta. Insomma Lotti avrebbe ricevuto lo stesso trattamento che Damiano aveva avuto sotto la segreteria Renzi. Insomma a sinistra ormai è tutti contro tutti.
Il taglio dei parlamentari per la prossima legislatura ha certamente acceso la corsa a un posto in lista. Ma nel Pd la guerra va avanti ormai da anni e il partito rischia di entrare in una fase di alta instabilità dopo il prevedibile flop del 25 settembre.
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