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“LE AUTOCRAZIE CORRONO COME TRENI, LE DEMOCRAZIE SONO LUMACHE” – PER CONTESTARE IL RIARMO UE, CI DOBBIAMO SORBIRE SUL “FATTO QUOTIDIANO” ANCHE LE RISIBILI LEZIONCINE FILO-CINESI DI MASSIMILIANO FUKSAS, BEN FORAGGIATO DAL REGIME DI PECHINO CHE GLI HA AFFIDATO IL PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DELL’AEROPORTO INTERNAZIONALE DI SHENZHEN - L’ARCHISTAR TESSE UN ASSURDO ELOGIO DELL’OCCHIUTA DITTATURA DEL DRAGONE: “IN CINA SO DI ESSERE CONTROLLATO MA NON ME NE ACCORGO. SOPRATTUTTO HO L’ASSOLUTA CERTEZZA DI ESSERE AL SICURO: NESSUNO MI INFASTIDIRÀ, LA MIA INCOLUMITÀ NON SARÀ A RISCHIO, POSSO TRANQUILLAMENTE USCIRE DI NOTTE” (ECCO, PROVA A CONTESTARE XI JINPING, VEDRAI COME SARAI AL SICURO). L'EXCUSATIO NON PETITA: "MICA MI SCAMBIATE PER AMICO DEI DITTATORI" (NOOO...)
Antonello Caporale per il “Fatto quotidiano” - Estratti
Le autocrazie hanno sistemi di governo efficienti, progetti chiari, capacità industriali enormi. Le democrazie sono invece lente, imbolsite, corrotte nello spirito.
Massimiliano Fuksas, lei è un architetto che ha lavoro nelle capitali dove la democrazia è tabù. Cina, Emirati, Arabia, Russia...
Bisogna fare un discorso di verità. Le autocrazie corrono come treni, le democrazie sono lumache. In Cina, per dirle, mi è stato affidato il progetto per la costruzione dell’aeroporto internazionale di Shenzhen, un hub con un volume di traffico pauroso. In tre anni pensato, progettato, realizzato.
Basta questo per mandare in soffitta l’Occidente, dichiararlo defunto?
Mica mi scambia per amico dei dittatori? Però la realtà ha bisogno di essere letta senza saltare le pagine che non ci piacciono. Facciamo due conti: negli ultimi duecento anni, nei secoli in cui la democrazia si è irrobustita ed è maturata abbiamo avuto inciampi disastrosi.
Cioè?
massimiliano fuksas progetto aeroporto shenzen
Hitler, Mussolini, Salazar, i colonnelli greci, sono i nomi che mi vengono in mente per primi. Per non parlare di Stalin e della carneficina sovietica, o delle dittature latino americane, del Cile conquistato da Pinochet, dei generali in Argentina.
Lei sta dicendo che le democrazie sono fatte di carta velina, perforabili oltre l’immaginazione.
In due secoli, per tenerci in Europa, abbiamo conosciuto i più spietati esercizi di governo autoritario. Questo ce lo dobbiamo ricordare e poi dire che adesso il problema si è fatto assai problematico.
Cosa intende?
Quando politica ed economia si sono sovrapposte, quando al governo sono giunti i tycoon le democrazie si sono spappolate. L’Italia con Silvio Berlusconi ha aperto la strada a questo concentrato di potere e, come vede, altrove è poi stato rimodulato secondo gli estremi del conflitto di interessi.
(...)
La democrazia Usa muore sotto la coltre dei conflitti di interesse?
La democrazia muore quando i potentati economici si rendono invisibili grazie ai Fondi di investimento. Chi ha i soldi decide le regole del gioco, scrive le leggi. E sa qual è la prima cosa che capita?
Qual è la prima sciagura?
Il ceto medio, l’anima che faceva vivere la democrazia, è sparito dalla scena. Regredito tra le fasce del bisogno, o della paura.
La paura genera l’odio. E l’odio fa da grande amalgama per chi parla di Patria e muove guerra al mondo. La paura infiacchisce l’Occidente.
Io in Cina so di essere controllato ma non lo percepisco direttamente, non me ne accorgo. Soprattutto ho l’assoluta certezza di essere al sicuro: nessuno mi infastidirà, la mia incolumità non sarà a rischio, posso tranquillamente uscire di notte, uomo o donna che sia.
Nelle banlieue parigine avrebbe di che preoccuparsi.
Parigi è la città che ho frequentato meglio, e il senso di insicurezza, di precarietà, di continua apprensione è ormai il segno indelebile della vita in quella metropoli.
Meglio avere un po’ di democrazia in meno e un po’ di sicurezza in più?
Lo scambio è proprio questo, purtroppo.
xi jinping incontra i grandi imprenditori cinesi
E quindi?
Quindi vedo questa corsa al riarmo dell’Europa così fuori tempo, una reazione confusa, un po’ isterica. Adesso scopriamo le urgenze, come neonati in fasce che guardano al mondo e strillano perchè qualcuno ha tolto loro il biberon.
Gli altri mondi corrono.
In Cina, per dirle, di transizione ecologica si è iniziato a parlarne nel 1996. Oggi a Pechino tutti i bus sono elettrici, come i taxi.
E qui?
Qui da noi la Fiat ha chiuso i battenti, il ministro del amde in Italy Urso (sic!) annuncia di voler procedere con la riconversione in industria delle armi. Che disastro!
Lei chi vota
Voto Pd.
massimiliano fuksas doriana fuksas (5)
massimiliano fuksas doriana fuksas (2)
massimiliano fuksas
massimiliano fuksas
xi jinping stringe la mano a jack ma
XI JINPING PADRONE DEL MONDO
xi jinping donald trump
massimiliano fuksas doriana fuksas (4)
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