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Lorenza Sebastiani per "il Venerdì - la Repubblica"
I giovani italiani sognano di fare gli 007. Sono arrivate ben 7.096 candidature al sito di Sicurezza nazionale del governo, solo tra il 1° luglio e il 31 ottobre scorso. Ne sono state selezionate 1.500, che diventeranno presto poche decine: i «sopravvissuti» entreranno in servizio alla fine dell'anno o all'inizio del 2015.
La richiesta era mirata, preferibilmente, a trovare profili di eccellenza in campo cyber (su settemila, ben 4.096 sono ingegneri informatici, matematici e fisici), economico (1.320 candidati tra economisti e ingegneri gestionali), energetico (1.680, tra ingegneri energetici, industriali ed esperti di energie alternative).
Circa il 65 per cento dei candidati ha un'età compresa tra i 26 e i 35 anni, l'80 per cento sono uomini, molti già laureati e attivi nel mondo del lavoro. Spesso, però, i futuri agenti segreti vengono segnalati direttamente dalle Università . Grazie ad accordi firmati con i più importanti atenei italiani (tra cui la Sapienza di Roma e il Politecnico di Torino), nell'ultimo anno sono stati esaminati circa 2.500 neolaureati.
«Urgono nuove leve, con nuove competenze» spiega il direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Giampiero Massolo. «Anche perché la legge 124 del 2007 ha rinnovato la macchina dell'intelligence aprendola a una maggiore comunicazione con il mondo esterno. L'obiettivo è integrare un patrimonio di risorse umane che possa affrontare nuove minacce».
Ma perché i nostri giovani sono corsi in massa all'appello lanciato dal sito di Sicurezza nazionale? «Sono affascinati da una professione che ha il sapore di una sfida culturale. Il compito primario di questo mestiere è proteggere lo Stato nei suoi interessi politici, economici, scientifici, energetici», spiega Paolo Scotto di Castelbianco, responsabile comunicazione, con una lunga carriera nei servizi segreti, «Sono banditi i candidati vanitosi o esibizionisti. à un lavoro per persone dotate di immaginazione, creatività , motivazione, senso dello Stato. E riservatezza».
Il profilo del candidato ideale? Ottimo equilibrio psicofisico, padronanza assoluta di inglese scritto e parlato, capacità di adattamento: bisogna esser pronti a partire in missione in ogni momento, anche all'estero. Punti in più per chi conosce arabo, lingue afgane, russo e cinese. I curricula vanno inviati al sito www.sicurezzanazionale.gov.it.
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