FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
(ANSA-AFP) - Il nuovo ministro dell'economia finlandese Vilhelm Junnila, 41 anni, del Partito dei finlandesi di estrema destra, ha annunciato le sue dimissioni dopo appena dieci giorni in carica, a seguito delle proteste suscitate da alcune sue dichiarazioni di stampo filo-naziste. Due giorni fa era stato sfiduciato dal parlamento con 95 voti a favore e 86 contrari. Junnila aveva espresso le sue convinzioni politiche almeno una volta nel 2019 nel corso di una protesta organizzata dal gruppo di estrema destra.
Durante l'ultima campagna elettorale aveva scherzato sul numero dei candidati, 88, un numero associato ai simpatizzanti di Hitler. Il voto di sfiducia era stato chiesto da tre partiti dell'opposizione, Verdi, Alleanza di Sinistra e Socialdemocratici, che si erano detti indignati per i legami del ministro con ambienti di estrema destra. Nel 2015, durante un'altra campagna legislativa, il suo slogan "Gaz!" aveva suscitato un vespaio di polemiche dopo che era stato interpretato come un riferimento alla Seconda Guerra mondiale e alle camere a gas.
La scorsa settimana Junnila aveva rilasciato una precisazione, senza però spegnere il fuoco delle polemiche: "Spero sia chiaro a tutti che condanno fermamente e in modo assoluto l'Olocausto, l'antisemitismo e tutti gli atti antisemiti", aveva assicurato.
Ieri sera sono però emersi altri dettagli. Il deputato democristiano Paivi Rasanen ha ricordato un altro episodio del 2019, quando Junnila aveva suggerito, durante una sessione del Question time al parlamento, la promozione dell'aborto in Africa per preservare il pianeta dal cambiamento climatico.
Il Partito dei finlandesi, di cui fa parte il ministro dimissionario, è arrivato secondo alle elezioni legislative di aprile e si è unito in un governo di coalizione con il leader conservatore Petteri Orpo, che ha vinto le elezioni. Il nuovo presidente del Consiglio ha promesso una politica migratoria più dura, assicurandosi così il sostegno al suo piano di austerità da sei miliardi di euro, sua principale promessa elettorale.
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